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giovedì 15 settembre 2011

Arbos, Piacenza 18 Settembre


il caro amico beppe di Piacenza, appassionato restauratore e collezionista, ci segnala questa interessante iniziativa organizzata dall'associazione Velo Lento:

L’Associazione Velolento e la Pro Loco di Santimento hanno organizzato per Domenica 18 Settembre un evento culturale-sportivo legato ad un’industria piacentina che ha contribuito a scrivere la storia della bicicletta e del ciclismo: l’ARBOS. L’iniziativa si articolerà nell’arco di un’intera giornata. Già al mattino, infatti, si svolgerà una pedalata su biciclette d’epoca (anche da viaggio). Il ritrovo è fissato alle 9 nella piazza di Santimento; la partenza verrà data alle 9.30. I partecipanti affronteranno il seguente percorso (in qualche tratto sterrato): Santimento, Calendasco, argine Po, Malpaga, Cotrebbia, Incrociata, Bonina, Santimento, Rottrofreno. L’arrivo, al piazzale del Mercatone Uno, è previsto un concomitanza con quello del cicloraduno “Pedalata con un Amico”, organizzato dal Gruppo sportivo Rottofreno per ricordare ilo compianto Mario Raschiani. Al pomeriggio, alle 15, ancora a Santimento, ci sarà l’inaugurazione della mostra “Arbos, un grande marchio piacentino” (peraltro sarà visitabile già dal mattino). Nell’esposizione troveranno posto biciclette e immagini riguardanti non solo l’Arbos, ma anche gli altri marchi storici piacentini (Gitan, Omega, Ricar, Azzali, solo per citarne qualcuno). Nel corso della presentazione, si parlerà anche la squadra dell’Arbos, che per un decennio, tra gli anni Quaranta e Cinquanta, fece onore a Piacenza nel mondo del ciclismo professionistico.


lunedì 19 luglio 2010

due leve

leva 1938, franco insieme a me, un po' più giovane di qualche decennio, a Le Valli della Lana, 5° Tappa del Giro d'Italia d'Epoca. due leve. franco a sfidare il tempo, su bicicletta Bieffebi, parente della Benotto. Mayno impacciato alle prime prove di un cambio Campagnolo a due stecche che, una volta domato, si è rivelato strumento affidabile ed efficace. su Camandona, di telaio Benotto. bella esperienza di ciclismo d'epoca! per pedalare 'sì tanto e bene a quell'età ci vuole un cuore grande, tanto che il porta-borraccia l'ha regalto a me, che c'avevo la bicicletta più antica della sua. la storia si tramanda. grazie davvero, e l'acqua nella seconda la tengo per te!

Leve e freni Universal mod. 50
un percorso molto piacevole per i morbidi palmer, di salite dolci, discese lunghe, paesaggi densi di fascino, ciclisti eroici. da parma e ditorni, ma non solo, grandi biciclette in gara! tra echi di lavorazioni decadute di lane e tessuti, paesaggi romantici, sotto un cielo azzurro e ombre di fresco sollievo sotto gli alberi. giusto un pelo disturbati dal progresso del motore - ma va bene così. finitelo questo petrolio, che poi i copertoni ce li faremo di nuovo in caucciù e continueremo a giocare con le biciclette! - grazie dunque agli amici dell'organizzazione, a federico che ha ideato e voluto la manifestazione, agli espositori, ai volontari delle pro-loco. presto saranno pubblicate fotografie su www.levallidellalana.com e www.bicidepoca.com. alla prossima! unico rammarico, già sentito in altre corse, la fuga dei più sportivi. sarebbe assai più divertente, a mio parere, pedalare il più possibile tutti insieme. ma ad ognuno il suo passo, la sua bicicletta. per ciò, l'augurio è che i gruppi crescano, sempre di più!

a biagio, per avermi destinato la bicicletta e a franco, per la voglia di pedalare, per lo spirito gioioso, per i biscotti nelle tasche ed il porta-borraccia! testimone di un ciclismo eroico. per il ciclista gentile che, su bicicletta Gitan, nel mentre che mi spiegava come utilizzare abilmente il cambio, uguale al suo, mi ha preannunciato il passaggio ad un paesino dal nome Camandona

TUTTE LE FOTO DELLA BICICLETTA QUI

a parer di alcuni, radunatisi intorno alla bancarella di enzo, i forcellini di questa bicicletta, dentati sì, sono predisposti però ad un cambio Campagnolo Parigi-Roubaix, perchè leggermente più lunghi. ma la bicicletta non viene da un mercatino di settore, per cui ci sta che sia un allestimento originale dell'epoca, ad opera del ciclomeccanico Camandona. e mi piace di lasciarla così come l'ho trovata, con anche pedali Way Assauto, all'apparenza più recenti. grazie infine a salvatore, subentrato al negozio che fu di Camandona, per avermi spiegato come piegare il palmer da legare sotto la sella. il ciclismo era e rimane uno sport di collaborazione!