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giovedì 3 dicembre 2015

La Misteriosa del '26

Dopo una lunga pausa, torniamo in corsa con Simone, che ci presenta la sua corsaiola piemontese degli anni '20!



 
La Misteriosa del ‘26

Ormai mi sto affezionando alle biciclette piemontesi… nella mia piccola collezione di biciclette sino agli anni ’30, le uniche tre bici italiane presenti provengono tutte dalla stessa regione, il Piemonte. Dopo la Gremo e la Cicli Augusta Petoletti, ecco la Misteriosa di Carmagnola del 1926, così da me denominata in quanto la lego un po’ all’opera Manzoniana del Conte di Carmagnola, provenendo da lì. La bicicletta, datata sulle calotte del movimento centrale 1926, era stata trasformata in seguito in bici sportiva col cambio del manubrio, ma la linea è essenzialmente corsa o mezza corsa. Sul telaio a parte un piccolo ovale che tende al rosso sul tubo trasversale, non ci sono altri segni riconoscibili, salvo una sigla C.E. sulla serie sterzo ed i mozzi marchiati entrambi Pranafa. La sella è una Mercurio Milano eccezionale con addirittura un logo sopra e un rinforzo in cuoio sotto dove a fuoco c’è il marchio della ditta produttrice. Ho eseguito un restauro conservativo, pura pulizia, cambiato i parafanghi, in quanto ne avevano messi un paio anni ’40 e sostituiti con una nuova linea in legno della ditta del Ghisallo, con profilo fine anni ’20, mantenendo pero’ tutte le aste e la viteria originale e messo una piega corsa in ferro, lasciando le leve sue originali. Telaio numero 5097 posto dietro sotto il tubo sella. Ma la vera chicca sono i freni, dei Duplette di probabile origine francese, a fascetta piatti, con doppio tiraggio per ognuno, ovvero utilizzando una delle due leve si azionano tutti 4 i pattini. Ora lascio spazio alle foto del prima e del dopo nella speranza che qualche piemontese e non solo sappia svelare il Mistero sulla marca. Buone pedalate, Simone Lamacchi