giovedì 9 marzo 2017

Gerbi 1917 ?!?

A forza di portare a casa anticaglie, non so mica bene in che anno siamo!

Di certo DOMANI SERA VENERDI 10 MARZO 2017 sarà imperdibile in quel di Torino, Cecchi Point, lo SPETTACOLO TEATRALE su Giovanni Gerbi, con il nipote Massimo Barbero in scena:
APERTURA CICLOFFICINA per visita, chiacchiere ed esposizione h.18

SPETTACOLO TEATRALE h.21
Nel mezzo, APERITIVO con ingresso allo spettacolo incluso € 10

Via Antonio Cecchi 17, TORINO

Al diavolo qualunque altro impegno, grande campione, andiamo!
 

AGGIORNAMENTI:
Il mozzo posteriore porta una ruota libera Regina con filetto piccolo da 33 mm; forcellini posteriori "compatti":

mercoledì 8 marzo 2017

Cicli Papa BALLONETTO

Grazie ad Alberto, che ci racconta della sua Cicli Papa dei primi anni '50:
Marca: CICLI PAPA 
Modello: Balloncina
Anno di produzione: primi anni ’50 su telaio Amerio del 1939 
Numero telaio: 38221 
Proprietario: Alberto Castelli 
Provenienza: acquistata da Paolo Bassi, Piacenza

Descrizione:
Cicli Papa, un curioso connubio tra un’azienda prestigiosa (l’Amerio di Felizzano) e il suo perspicace e ambizioso dipendente (il signor Papa per l’appunto, sempre di Felizzano), che da lavorante si trasformò in piccolo imprenditore, sempre in quel di Felizzano, operoso paesello nell’alessandrino. Papa, ad essere sinceri, non brillava di fantasia, anche da imprenditore solista rimase sempre inesorabilmente legato all’Amerio, utilizzava infatti i medesimi telai assemblati con componenti generici, di fatto era un assemblatore che non produceva nulla di ex-novo. Lo dimostra questo raro esemplare di bici che si sviluppa da un telaio Amerio del 1939 (con tanto di seriale che segue la sua cronologia), caratterizzato dalla ben nota testa di forcella, doppio diapason e maniglia saltafossi integrata al telaio, insomma tutte le tipiche caratteristiche della ben nota felizzanese, ma con un inedito allestimento realizzato nei primi anni ’50, decennio che vide Papa come imprenditore autonomo, lo dimostra l’utilizzo di parafanghi e copricatena tipici di quel periodo, oltretutto montando i parafanghi senza utilizzare le asole per le astine presenti nei forcellini posteriori, e adattando l’ancoraggio sempre dei parafanghi ignorando però i fori presenti nel telaio. L’operato di Papa oscillava pericolosamente tra l’arte dell’arrangiarsi in economia e il raffazzonato, caratteristiche tipiche della mentalità sparagnina piemontese. Però bisogna anche dire che Papa ci mise qualcosa di suo, ad esempio le decalcomanie (ben visibili in questo esemplare), tipici di questi anni sono i colori sfumati in stile spruzzo di bomboletta, altra caratteristica è il canotto sterzo in blu cobalto per distinguersi dal rosso amaranto Amerio, in realtà quel colore era già stato utilizzato dall’Amerio per alcuni modelli già negli anni ’40, periodo che annoverava Papa come dipendente; si potrebbe, forse, fantasticare che sia stato proprio lui ad inventarsi l’uso del blu per creare un’alternativa all’abusato rosso, ma questo con il beneficio d’inventario dello scrivente. Concludo sostenendo, forse in modo azzardato, che per chi ama l’Amerio e i suoi sottomarchi: Ideal e Auro, non può ignorare Papa e le sue creazioni.                            
 
Caratteristiche del modello:
Verniciatura nero brillante con sterzo blu, freno anteriore esterno e posteriore interno basso, assemblata e allestita nei primi anni ’50 sulla base di un telaio Amerio balloncina del 1939, mozzi Cidneo. Parafanghi identici a quelli montati su alcuni modelli Auro.

Sostituzioni e integrazioni:
- Gruppo luce Radius B52
- Paramanubrio “Gigante”
- Pneus Hutchinson Aquila da 26 x 1 1/2 x 1 5/8 (NERI)
- Sella Super Gandolfi in pelle imbottita di crine (rifoderata)
- Campanello Comet

Caratteristiche del restauro:
Restauro conservativo eseguito da Paolo Bassi e concluso dall’attuale proprietario

















lunedì 6 marzo 2017

3-4 Giugno LA CANAVESANA

Dal 1 Marzo sono aperte le iscrizioni on-line alla

CANAVESANA CICLISMO D'EPOCA-EROICO

www.lacanavesanadepoca.it

Info-regolamento-moduli iscrizione
Espositori e mostra mercato

TEAM FUORI ONDA BIKE

sabato 25 febbraio 2017

Frera ANNI 10

Grazie a Giovanni, che ci presenta questa sua rara Frera degli anni '10, che dopo adeguate cure, torna in strada con il suo secolo di storia!












mercoledì 22 febbraio 2017

Millenovecentoventiquattro

 
 
Era il 1924, la mia bisnonna sarà stata all'epoca più giovane di me ora, in procinto di concepire mia nonna, che nacque a dicembre di quell'anno; per quantificare il tempo che passa, quattro generazioni orsono! Era il 1924 e c'erano delle belle biciclette, che girano ancora, leggere da corsa...
Bicicletta da corsa italiana del 1924 con telaio plongée, su cerchi in legno per gomme tubolari 700 x 30 e mozzi SIAMT "GIRORUOTA", freni a fascetta con morsetti separati; telaio senza numero, di produzione non identificata, ma pregiata fattura, forcella marchiata 4, movimento centrale marchiato D 24 e mozzi a chiocciole registrabili con incisione SIAMT 24, manubrio, leve dei freni e pedali in ferro, parti bianche nichelate, sella in cuoio Wrights Made in England, catena e ruota libera Regina.
 
Versione per utilizzo quotidiano con ruote di riserva, su mozzi nichelati del 1923, cerchi in ferro stretti e "smontabili" ovvero copertoni con camere d'aria:
Era il 1924 e c'erano delle belle biciclette, che girano ancora, solide da viaggio...
In restauro ancora da ultimare, Bianchi mod. S24 del 1924, ritrovata, il caso volle, cento metri più in là della casa che fu dei nonni! Su ruote 28 3/8 a 32-40 fori gommate Pirelli, telaio con spostamento per alloggiare il copricatena chiuso, pedali a centro intero con oliatore, sella in cuoio Aqvila - Bianchi.