lunedì 16 aprile 2018

Milano - 18/19 Aprile


COMUNICATO STAMPA

mercoledì 18 e giovedì 19 aprile, 

tutto il giorno 

nei cortili di Corso Garibaldi 71 a Milano si terrà
 

BICICLETTE RITROVATE

Il tema di quest’anno è “Le grandi rivalità”, che ripercorre la storia del ciclismo, e del nostro Paese, attraverso le bici originali dei campioni del Giro d’Italia: dalla sfida pionieristica tra Binda e Guerra, passando per Coppi e Bartali – un dualismo che divise e accese gli italiani subito dopo la seconda guerra mondiale – fino a Gimondi contro il “Cannibale” Eddy Merckx e a Moser vs Saronni. Chiudono Marco Pantani, l’amatissimo “Pirata”, con Ivan Gotti.
Ma c’è anche un ciclista contro tutti, anzi una ciclista donna: Alfonsina Strada, unica donna a correre nella storia del Giro d’Italia in un plotone di ciclisti uomini. Era il 1924, e tra lo stupore dei benpensanti lei terminò il Giro in mezzo a tanti ciclisti ritiratisi da una corsa troppo faticosa: una sportiva davvero tosta. Quindi: Alfonsina e la sua bici contro tutti.
Biciclette Ritrovate è l’appuntamento del Fuorisalone più leggero e più amato: l’esposizione delle bici più belle e importanti della storia, riunite da diverse collezioni per soli due giorni all’anno nei cortili di Rossignoli in corso Garibaldi 71. Da 12 edizioni Biciclette Ritrovate ripercorre l’intreccio che unisce la precisione della meccanica, la creatività del design, l’emozione della memoria e il fascino della storia. Un evento per celebrare la grande bellezza della bici, estetica e simbolica, dedicato agli amanti delle bici e del design.
Oltre alle bici dei campioni, a Biciclette Ritrovate si possono vedere da vicino grandi bicicli dell’Ottocento, bici dei lavori, un’auto ammiraglia d’epoca, tandem lunghissimi, bici giganti, pieghevoli che ci stanno in una valigetta, bici cargo, eleganti bici da pista a scatto fisso, bici con una, due o tre ruote, di legno e di ghisa, titanio e acciaio. E oltre alle bici ci sono foto, musica, quadri, filmati, cimeli e giochi.
Non una mostra polverosa sul passato. La bici è il futuro, oltre che pietra angolare dei nostri ricordi.

L’INGRESSO È LIBERO

Gli sponsor: Allianz, Castelli, Sportful, Vittoria, Hops Beer Shop, Abus.

Rossignoli fa biciclette a Milano dall’anno 1900, con amore e ricerca.
Il negozio storico è in Corso Garibaldi 71. L’odore delle gomme, i colori dei telai, la qualità del Made in Italy e la gestione in mano alla famiglia da cinque generazioni hanno permesso a Rossignoli di entrare tra le aziende storiche di Milano e d’Italia.

Biciclette RossignoliCorso Garibaldi 71, 20121 Milano
tel. 02.804960 -
www.rossignoli.it - info@rossignoli.it
Ufficio stampaMatia Bonato, Tel. 347.4185850, matia.bonato@gmail.com



sabato 14 aprile 2018

Milano - 21 Aprile


Al fine di promuovere l’uso e la passione per la bicicletta Deus Cycleworks ha organizzato il 21 Aprile il Deus Bicycle Swap Meet, un mercato di scambio e vendita di bici e componenti tra PRIVATI.

Si tratta di una giornata piena di attività tra cui painting live (di telai e caschi…), un alleycat di Bici Couriers (con tanti premi Deus in palio!), musica dal vivo, street food e molto altro.

Per chi avesse molti prodotti da vendere e scambiare, c’è la possibilità di portare un gazebo 3x3 (i vari soci possono anche organizzarsi per condividerne uno comune) e per qualsiasi informazione potete contattarci su

cycleworks@it.deuscustoms.com

Ecco il link dell’evento facebook dove potete trovare informazioni più dettagliate e rimanere aggiornati:

https://www.facebook.com/events/602069180138437/

lunedì 19 marzo 2018

Motobici ANNI 20 - Ciclo Saglietti Torino

 
Nuovo interessante sguardo sugli anni venti, grazie al prezioso contributo di Luciano, che insieme ad un amico, appassionati di "Motobici Sottocanna" hanno avviato il Blog amicidellemotobicisottocanna.blogspot.it/ riservato a queste motorette, dove troverete pubblicate una quarantina di marchi differenti e di varie nazionalità, che subito dopo la prima Guerra Mondiale hanno contribuito in modo rilevante a risollevare l'economia italiana.
Ciclo Saglietti Torino, ANNI 20, dopo restauro conservativo

sabato 17 marzo 2018

Humber Beeston 1897 torna in strada...

Oggi facciamo un bel saltone indietro nel tempo, grazie al caro amico Beppe, che mi ha portato in officina questo incredibile reperto velocipedistico di fine '800, un bicicletto da corsa Humber "Light Roadster" del 1897 in condizioni di completezza e conservazione incredibili!
La decalcomania frontale racconta che questo bicicletto Humber, della serie di massimo pregio prodotta a Beeston e così denominata, fu all'origine destinato al mercato francese.
Il telaio, di incredibile pregiatissima fattura è ancora leggermente inclinato e presenta il fodero posteriore destro doppio rinforzato ed i foderi alti posteriori smontabili; per dare l'idea della grandezza progettuale e produttiva Humber, si pensi che a fine '800 era possibile anche ordinare una bicicletta Humber con telaio a congiunzioni interamente smontabili, per cui tutta la bicicletta era richiudibile in una valigia! Per approfondimenti, vedi www.oldbike.eu
Alla fine dell'800 la Humber era addirittura in grado di proporre sul mercato telai con tubi di alluminio oltreché produrre su licenza biciclette Pedersen; osservando biciclette Humber del periodo, saltano all'occhio dettagli tecnici che si ritrovano su biciclette italiane Bianchi degli anni immediatamente successivi, in particolare per quanto riguarda i freni anteriori...
Dal numero di telaio impresso su telaio e componenti è stato possibile risalire all'anno di fabbricazione 1897.
 Tubo di sterzo con oliatore a lancetta.
Mozzi originali, su cerchi inglesi Westwood 700 C per copertone e camera d'aria, con raggi legati.
 Pedali originali
Mozzo posteriore originale con ruota libera e freno a contropedale, grande tecnica e lusso!
La catena, originale Humber con tutte le maglie marchiate, è di passo 15.87 (modello Abingdon?)
Dopo un leggero restauro conservativo e la scelta di montare copertoni di nuova produzione, per un utilizzo su strada il più possibile affidabile, ecco fotografie aggiornate di questa incredibile macchina di 120 anni fa!

lunedì 5 marzo 2018

Pepino ANNI 20

Restiamo negli anni '20, con messaggi nascosti: da un rottame corsaiolo "giroruota" tipicamente piemontese del 1923 circa, forcella tipo Alcyon con firma Pepino, così come le pedivelle tipo Maino, d'ispirazione o parentela Peugeot, a 46 denti e calotta destra del movimento centrale da 36 mm, ma avvitamento antiorario.

domenica 4 marzo 2018

Pegamoide

In effetti tocca constatare che, quanto a rigore scientifico, la ricerca storica velocipedistica che quì porto avanti segue più i principi di pascolo e concimazione, che di certezza delle fonti e degli obiettivi. A discolpa, annoto che in via principale sono meccanico e, per lo studio, al momento sono quasi unicamente foraggiato dalla fondazione di bicchieri vuoti. Oggi vi presento quel che allo stato attuale è per me pegamoide: rivestimento "resinoso" che mi è già capitato di vedere in nero su manubri di biciclette "R" degli anni '20 e '30, quì per la prima volta in officina su manubrio da corsa del 1925 circa, grazie a Beppe ed alla sua bellissima Durkopp ritrovata custodita al fresco di una baita di montagna.

sabato 3 marzo 2018

Cicli Risotti 1937

Restiamo in terra piemontese, ma in zona astigiana di buon Barbera, con questa bicicletta da corsa Cicli Risotti del 1937 da Incisa Scappacino, ritrovata con cerchi in legno per copertone e camera d'aria.
Mozzi SIAMT - Cicli Risotti, posteriore "GIRORUOTA" con pingone fisso da un lato e ruota libera tripla dall'altro, utilizzabile con scorrimento a mano sui forcellini lunghi, ma quì agevolata dall'aggiunta di un tenditore automatico Vittoria.
Pipa del manubrio artigianale in acciaio, piega in duralluminio, leve dei freni in ferro, freni Eco molto particolari.
Freno anteriore Eco a mensola, con supporto rialzato rispetto alla testa di forcella.
Forcella molto bassa sulla ruota, con foderi schiacciati internamente.
 
Freno posteriore Eco con pattini regolabili d'inclinazione, come una MTB degli anni '80!
Cerchi in legno da viaggio, camere d'aria con valvola francese "da corsa" e tappo a vite in ottone nichelato.
Telaio leggero a congiunzioni di raffinata lavorazione.