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martedì 11 luglio 2017

CHIUSO per FERIE fino al 28

Avverto una leggera stanchezza alla vista, non riesco a vedere le bacchette dei freni ed i componenti di questa bicicletta mi sembrano più d'alluminio che di ferro:
 Pedali superleggeri Maino a centro intero
 Sella superleggera De Stefanis - Maino
Di quest'altra, oltre alle bacchette, non riesco nemmeno a vedere i cavallotti dei freni, mi appaiono come un miraggio, sembrano catenelle: è decisamente il momento di andare un po' in ferie!

giovedì 10 novembre 2016

Wolsit 1933

Primi anni '30, ottima conservazione e solida freneria di gran lusso! Grazie ad Alberto, che ci presenta la sua bella Wolsit del 1933.














domenica 30 ottobre 2016

...con TRASPORTO

Salvo arditi sostenitori della bicicletta come speranza per la mobilità sostenibile, nella media nazionale credo che ben pochi si sognino ad oggi di faticare su una bicicletta come questa, per ritiri e consegne sul lavoro. Sempre di più penso che siamo andati o ci siamo lasciati trasportare nella direzione di non saper più fare dei semplici conti di economia domestica, ignorando la semplice funzione del lavoro contro il tempo libero, affidando il sedere all'attrito, anzichè al tradizionale e confortevole cuoio. Molto più comodo lavorare, giorno per giorno, mese per mese, anno per anno, una montagna di ore evitabili, ben più alta di una salita di tanto in tanto in piedi sui pedali, per pagare l'auto e spese e tempi accessori, carburante, manutenzione strade et cetera, lasciare alle generazioni future il costo o esternalità negativa dei danni ambientali, in virtù di un consumismo, che ha decisamente avuto prospettive migliori di quelle attuali. L'equazione è semplice: complicare i calcoli ed al contempo imbonire, per creare asimmetrie informative, tanto utili al profitto di chi ha le migliori informazioni; meccanismo non del tutto deprecabile, ma s'è persa la misura!  Dalla fine degli anni '30, biciclettone da trasporto, con ruote FURGONCINO 26 3/4 su cerchi in ferro pesanti e raggi rinforzati da 2.5 mm, freno a contropedale, sella Benotto più recente, gruppo luce Bosch a cipolla, gemma lunga con catarifrangente in vetro sul parafango posteriore bianco, lucciola al telaio con vetro sfaccettato, pedali a sei cubetti; da restaurare.





lunedì 11 gennaio 2016

Ganna degli anni '10

Restiamo ancora tecnologicamente arretrati di un secolo, per poter gustare una bicicletta di conservata, eccellente e duratura qualità ancora ai tempi attuali! Dal vincitore del primo Giro d'Italia nel 1909, Luigi Ganna, grazie a Gianni che l'ha ritrovata e la conserva dall'incedere del secondo secolo di vita, bicicletta Ganna probabilmente degli anni '10, con linea elegante e forcella dritta, numero di telaio a quattro cifre 2083, su una produzione iniziata nel 1910. Gran gioia poterla ammirare oggi in straordinarie condizioni di conservazione e completezza, con il copricatena chiuso originale e decalcomania Ganna ben visibile, ponticelli dei parafanghi originali perfettamente integri e tutta la componentistica autentica! Curioso e misterioso il lucchetto, con chiusura a orologio più sede per la chiave, che forse veniva impiegato per tramandare la bicicletta ai posteri











domenica 29 marzo 2015

Maino 1942 mod. SUPERLUSSO

Roberto da Pescara ci presenta il restauro conservativo della sua Maino mod. Superlusso del 1942, con numero di telaio 1215649. Molto bella nella sua tinta originale grigia di casa Maino, con telaio a congiunzioni invisibili e freni interni!