Visualizzazione post con etichetta Bowden. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bowden. Mostra tutti i post

venerdì 26 aprile 2019

B.S.A. 1909

Anticaglia da gran battaglia, di centodieci anni vissuti intensamente, che cicatrici, acciacchi e tatuaggi raccontano fieri e unici, laddove il pregio del ferro inglese ha resistito con tenacia,  pur perdendo parte del suo lustro. Più di amene considerazioni, la bicicletta val'  che vada ancora pedalando, nonostante tutto
Linea lunga e slanciata, foderi della forcella e posteriori smontabili con sezione a "D" piatti sul lato interno, grandi ruote 700 A (28 3/8) - su mozzi originali B.S.A. con raggi 32 anteriori e 40 posteriori, cerchi originali - ancora discretamente rotonde, grazie anche al supporto di gomme nuove.
Rimontata con catena 1/2 x 1/8 "ingrossata" per contrasto all'usura dell'ingranaggio, sfere nuove del movimento centrale, gira ancora bene oggi, nel suo secondo secolo, liscia e silenziosa, accompagnata da ruota libera B.S.A.

 


Scatola del movimento centrale "corta", filettata, con serraggio a chiavelle per le calotte.


Mozzi originali B.S.A., di cui il posteriore con tendicatena a mezzaluna.
Pratica, efficace e resistente riparazione d'altri tempi per i forcellini, con calzini di rinforzo fatti a mano, tanto all'aroma d'antico, che non oso rimuoverli e neppure ripulirne la patina d'unto, di lunga e irripetibile sedimentazione.
Bene immersi nel ferro inglese, tra densi profumi d'antico velocipede, passiamo alla sfera mistica, con diversi numeri incisi quì e là sul telaio, accompagnati da simboli: 1953 e 1903 con un'ancora rivolta verso l'alto, 1918 con una croce ed un'ancora rivolta verso il basso, un 3 con una I e la ricorrente ancora rivolta verso l'alto. Meglio pedalare e non pensare all'arcano enigma, si perde l'equilibrio. Forse la bicicletta è già il tesoro, non l'attrezzo per andare a cercarlo





Freno a fascetta con tiraggio centrale Le Stopp Lateral - Licence BOWDEN, francese.
Sella in cuoio UNICA, italiana.

lunedì 21 gennaio 2019

ferro Durkopp 1914

A distanza di qualche anno, ripropongo l'articolo su una delle mie biciclette da corsa preferite di sempre, con fotografie aggiornate a contemporanei affinamenti.
DURKOPP Corsa 1914

Novembre 2010 - Mentre fuori piove, penso a come arrivò in casa nella primavera, coperta di spessa vernice grigia quasi fresca, tanto che pareva in stato di utilizzo recente. L'ho lasciata lì ad asciugare, riflettendo sul da farsi e poi... intanto lucido un poco e vediamo che salta fuori. I primi numeri incisi sulle pedivelle lasciano ben sperare, tredici e quattordici! Un poco alla volta, affiorano dalle cantine i pezzi per completarla e ora: sei pronta per romantiche corse in bicicletta d'epoca? Le ruote sono da 28 5/8 a 36 fori su cerchi in ferro stretti Kronprinz nichelati. Trovo nichel anche su mozzi, pedali, pedivelle e serie sterzo originali Durkopp... un velo anche sul freno posteriore Bowden Touriste a fascetta, il resto a ferro! Non c'è più nulla di vernice, giusto qualche minima striscia di nero ed altre di dubbio bianco. Mozzi e perno del movimento centrale riportano impresso il numero quattro. Tubi di qualità che ancora dopo un secolo escono indenni da ruggine e fatica: artigianato del telaio sopraffino, che pare di mano italiana su ferro tedesco... la finitura del carro posteriore è modernissima, c'è spazio per un mozzo "giroruota" ed i forcellini sono lunghi per lo scorrimento della catena, la ciclistica rotola con la qualità di un gruppo Campagnolo Super Record. Forcella a foderi dritti con sezione a "D" tipo B.S.A. e, nel complesso, geometrie corsaiole compatte.












Ruota libera sfaccettata The Coventry a 20 denti, catena Renold's









Sella in cuoio originale Lohmann


giovedì 22 febbraio 2018

Umberto Dei 1929 CORSA

Era il ventidue febbraio di dieci anni fa, quando paramanubrio.it prese vita e, tra alti e bassi, una montagna di biciclette e rottami, tante preziose amicizie e collaborazioni, sono ancora quì! Senza dilungarmi in sentimentalismi, osservazioni e speranze, colgo l'occasione per presentare questa ottima bicicletta da corsa Umberto Dei del 1929, molto ben conservata.
Questa bicicletta è sempre stata dello stesso proprietario, che in vita sua non ha mai guidato un'auto, preferendo sempre biciclette da corsa di gran pregio e prestazioni!
Bicicletta da corsa con "GIRORUOTA" di sublime qualità dei componenti, che dopo tanti anni di lunghe pedalate, si presenta ancor'oggi in forma e con segni di usura lievi.
Cerchi in legno per gomme tubolari, ruota libera doppia Regina e pignone fisso marchiato Dei, oliatore alla catena, freni Bowden con prigioniero e molle esterne a fascetta, manubrio e leve dei freni in ferro, manopole in gomma Pirelli, sella in cuoio Umberto Dei & C.
Sebbene la decalcomania riferita al nome del modello non sia leggibile, dovrebbe trattarsi di una celebre Milano-Sanremo, con tipica colorazione nera di forcella e telaio, con fascia tricolore "a fiamme" sul tubo di sterzo e parte anteriore dei tubi orizzontale e obliquo.
Evoluzione dei freni a fascetta degli anni precedenti, questi freni risultano decisamente più solidi e, proprio in questi anni, si passa anche dalle leve dei freni in ferro a cucchiaio alle leve in ferro piene.
Il telaio risulta molto leggero, ma di fattura solida con forcella robusta.
Congiunzioni di sterzo con occhielli, serie sterzo integrata.
I raggi sono Stella 1.8 mm in acciaio, da ritrovamento, senza alcuna traccia di ruggine, ma non Inox.