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venerdì 24 marzo 2017

C. Rossato ANNI 30 "Insuperabile"

Grazie a Paolo, biciclettone degli anni '30 da viaggio con ruote sportive, completo e ottimamente conservato nella sua tinta verde brillante e filetti bianchi! Le dacalcomanie riportano C. Rossato, i mozzi sono Rola su cerchi R stretti in alluminio, le pedivelle recitano Insuperabile. Quale di questi indizi rimanda maggiormente alla provenienza del mezzo? Di certo "Insuperabile" rimanda alla destinazione dell'attrezzo velocipedistico di pregio: slanciata e leggera, in testa al gruppo!


Splendido copricatena a due gusci; copri-chiavelle in ferro

Parafanghi lunghi e avvolgenti



Gruppo luce C.E.V.
Manopole AMBA con paramanubrio incorporato




lunedì 15 agosto 2016

Rola 1940 del notaio

Bicicletta con telaio da donna e ruote 28", modello comunemente detto "del prete" o "per ecclesiastico", ma perchè non anche "del notaio"? Da Valfenera d'Asti, grazie a Piercarlo che mi ha affidato il restauro, bicicletta sportiva Rola del 1940, preparata a suo tempo dai F.lli Lanfranco di Valfenera al notaio di zona. 
Dalla sua continua ricerca di testimonianze sulla storia di Valfenera, Piercarlo riporta alla memoria frammenti della produzione velocipedistica locale, partendo dai Sodero con le Peugeot alla fine dell'800 e nei primi anni del '900, proseguendo con Vioglio dopo la guerra e negli anni '20, poi i F.lli Lanfranco rivenditori di marchi torinesi come Frejus, Rola, Benotto, Monterosa, etc.; i F.lli Lanfranco estesero l'attività anche a Villanova, dove già era attivo un altro "ciclista", Robatto; sempre a Valfenera d'Asti è da ricordare anche De Orsola, per certo rivenditore di biciclette Prina. Il tutto a testimonianza di un mondo passato in questa zona rurale dove la bicicletta fu un attrezzo importantissimo e largamente diffuso per il trasporto e l'economia locali: produttori, rivenditori, piccoli marchi, grandi produzioni nelle vicine Asti e Torino, più tutte le biciclette provenienti dalla grande industria di altre province e regioni.


Bicicletta mezza da corsa, mezza da viaggio: cerchi in alluminio, mozzi Rola in ferro con "GIRORUOTA" e galletti, pedali classici Rola a cubetti, freni Balilla marchiati Rola l'anteriore e Frejus il posteriore, gruppo luce C.E.V.; ruota libera tripla più pignone fisso; copricatena "leggero", con staffe saldate al telaio; collarino stringisella marchiato Frejus.


















giovedì 26 dicembre 2013

Frejus CORSA 1934

grazie ancora a francesco, che ci presenta questa sua bella e rara bicicletta Frejus da corsa del 1934!
Frejus mod. Campione del Mondo con Cambio Vittoria - stesso modello usato da Bartali all'inizio della sua grande carriera e da Martano - che ho finito di restaurare in modo ultra-conservativo. Attendendo di trovare un mozzo posteriore giroruota marcato "Frejus C.M." come l'anteriore, per poter montare il cerchio in legno e nel frattempo ho montato un Ambrosio del '35, con mozzo giroruota FB.
pipa e manubrio in alluminio Ambrosio: essendo del '34, la pipa dovrebbe essere il primo tipo prodotto dalla ditta; si vede ancora il blu nella scanalatura! I pedali in ferro non sono marcati, le leve dei freni sono Universal, la sella è Italia, il freno posteriore a mensola è Balilla in alluminio - particolare perché ha una specie di archetto che si aggancia sotto il freno per farlo tornare alla posizione aperta (v. foto) al posto del solito archetto - l'anteriore in ferro, a mensola anch'esso, è marcato "Universal Rola", sottomarca Frejus. a completare il pregio di questa antica bicicletta e ad onorare il lavoro di conservazione particolarmenrte autentico di francesco, oliatore alla catena sul tubo sottosella!






Colgo l'occasione per augurare a tutti 

! BUONISSIME FESTE VELOCIPEDISTICHE !

e ringraziare per la preziosa collaborazione tutti voi appassionati che rendete vivo questo progetto di condivisione di storia velocipedistica. Nelle ultime settimane ho ricevuto con piacere parecchio materiale da pubblicare: chiedo scusa per il ritardo nel divulgarlo, mi rimetto in pari con l'inizio dell'anno venturo!

mercoledì 9 gennaio 2013

Frejus 1946-48


 
dalla seconda metà degli anni '40, Frejus! sportiva con cambio Simplex Campione del Mondo a 3 Velocità su ruota libera Way Assauto.  giunta in officina per il restauro coservativo dal nipote Edoardo del proprietario originale. il telaio è privo degli ingressi per le guaine del cambio e dei freni e, per i freni, sono stati praticati dei fori, come capita di trovare sui telai corsa allestiti in assetto sportivo. mozzi Frejus in alluminio, montati con raggi neri su cerchi Fiamme Milano. galletti in alluminio Simplex, marchiati Martano. bella e conservata sella Aqvila grigia. torinese manubrio Ambrosio in alluminio con manopole in bachelite bianca, campanello Rola, sottomarca della Frejus. pedali a centro intero in ferro, con flange e dadi in alluminio, copripolvere marchiato Frejus. freni Balilla in ferro. copertoni Pirelli Stella 28 5/8. da notare la decalcomania "E. Ghelfi Torino", fondatore e proprietario del marchio Frejus. telaio n. 9490