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lunedì 14 gennaio 2013

riparazione


riparazione posticcia di parafango in alluminio, su bicicletta degli anni '40. non bellissima da vedere, ma di certo funzionale.

mercoledì 23 maggio 2012

flange

un mozzo disastrato si presta ad esperimenti di smontaggio. flange in alluminio applicate a pressione su corpo in acciaio. dopo diverse martellate, ora tutto riposa tranquillo!

martedì 17 gennaio 2012

il maestro

grazie mille a leo, che ci scrive una chicca tecnica suggerita dal grande maestro Marastoni. da provare.

Quando si hanno dei freni che anche tirandoli forte non frenano mai abbastanza, è utile strofinare sulla battuta del cerchio uno spicchio d'aglio ...e il problema è risolto!

lunedì 12 dicembre 2011

attrezzi e strumenti



ancora grazie a flavio, vecchi strumenti e attrezzi di un anziano meccanico ciclista. si tratta di due verificatori di pressione. uno, quello in bachilite di marca Michelin, verifica la pressione degli pneumatici da 0,7 a 1,7 bar, l'altro invece è stato costruito a Torino della ditta "Catello Tribuzio" e verifica la pressione fino a 4.0 bar. quest' ultimo, inserendo l'apposito foro nella valvola della ruota, faceva uscire l'astina graduata, leggendo così la pressione esatta alla sua fermata. la serie di chiavi da 1 a 8, in acciaio robustissimo degli anni '50, oltre ad essere un "pezzo" singolare e simpatico, è la prova che una volta costruivano gli atrezzi con classe e qualità.

venerdì 25 novembre 2011

la filettatura


andrea da Milano, appassionato di decorazioni a mano libera a pennello - la tecnica è il pinstriping - da circa 8 anni, amante del restauro di auto, moto e biciclette d'epoca, a cui ha partecipato in diverse occasioni, ci presenta il suo sito web dedicato all'arte della filettatura. di filettatori in giro se ne trovano ormai pochissimi e tornerà certamente di grande utilità per i vostri restauri!

mercoledì 23 novembre 2011

cannello

continuano gli esperimenti di saldobrasatura! questa volta per saldare perni di freneria a bacchetta.

troppo riporto di ottone, ma la lima farà il suo lavoro di pazienza per rimuovere gli eccessi.

ancora un po' da rifinire.

martedì 6 settembre 2011

giunti


grazie ad antonio da pordenone, riprendiamo un passato articolo sulla giunzione delle camere d'aria delle biciclette. antonio ci descrive la tecnica storica del manico di scopa

Risvoltare 10 cm di camera d'aria e infilare lateralmente il manico


Risvoltare 5 cm di camera d'aria verso l'alto - diventa un triplo strato - grattare e stendere il mastice


Prendere l'altro lato della camera d'aria, risvoltare 5 cm, grattare e stendere il mastice; avvicinare i due lati, sovrapporre i due lembi, lasciare asciugare


Sfilare il manico di scopa!


venerdì 29 aprile 2011

giunti

primo passo, smontaggio della valvola. secondo, taglio della camera d'aria, quì sotto nella prima fotografia. si procede dunque a risvoltare la camera d'aria - aldilà di questo esperimento, la tecnica può essere genericamente utilizzata per raccordare pezzi di camere d'aria - ed al rimontaggio della valvola.

bene, ora con l'impiego di due pezzi di tubo, manici di scopa o altro. in questo caso, reggisella! si risvolta uno dei due pezzi di camera d'aria da giuntare, poi si pulisce entrambi con carta vetro.

un po' di classica colla vulcanizzante sulle due parti:

si avvicinano i due pezzi da raccordare:

delicatamente, si risvolta la parte quì alla destra sopra la parte di sinistra:

et voilà. si immette un po' d'aria nella camera e si fanno aderire bene le due parti!

giovedì 28 aprile 2011

e la valvola

seconda parte dell'esperimento. dopo aver risvoltato la camera d'aria, si procede a rimontare la valvola. la gomma è elastica e la valvola entra senza fatica.

pezza, rondella e bullone, che si avvita in senso antiorario.


niente colla! la teoria dice che dovrebbe tenere così


mercoledì 27 aprile 2011

la valvola

prima parte dell'esperimento. in attesa di affinare la tecnica, smontaggio della valvola del tipo "Regina"

rimossi tappo di chiusura della valvola e rondella, il dado di chiusura si svita in senso orario, liberando dalla camera d'aria l'apposita rondella, la pezza e la valvola

martedì 26 aprile 2011

l'arte

l'arte di arrangiarsi. matteo ci mostra un'importante e tanto poetica testimonianza d'epoca! di quando un copertone nuovo non ce lo si poteva permettere o manco lo si trovava da comprare. ritagli di battistrada di copertone dentro ad altro copertone. come rinforzo. se frusto o destinato a strade impegnative. foriere di forature. quì però il lavoro è stato ancora più elaborato e d'emergenza, con cucitura laterale a spago.

Altri tempi, è certo. Tempi in cui si recuperava, riparava tutto, o quasi. Prova a dare un’occhiata al copertone di questa bici: lo squarcio è stato riparato con un pezzo di un altro copertone, quindi cucito insieme con spago… da salame. Fantastico! Poetico! Tenero, commovente, se vuoi, rispetto ai tempi d’oggi! Questo mio amico ha conservato una bici che non vale niente, ma la testimonianza dell’arte dell’arrangiarsi, del vissuto è impagabile! Chissà la camera d’aria sottostante...

e quando la camera d'aria è piena di toppe che non ce ne stanno proprio altre, la si può tagliare e risvoltare. in modo da avere una superfice bella nuova da toppare! la difficoltà sta nel richiuderla. ho sentito parlare d'una tecnica col manico di scopa: meglio approfondire, per tempi di decrescita felice

lunedì 14 marzo 2011

gauge!

vai a capire talvolta misure e simboli! gauge 14 o 15, per esempio? nipples. grazie all'Alpina di Lomagna (LC) ed alla MRF Metallurgica Riccardo Faini di Milano, che ci inviano messaggi dal passato. su carta giallina rispettivamente della Cartiera di Cairate (MI) e di Goglio, Rho (MI). gauge 14 corrisponde a 2mm, 15 invece a 1.8mm. una grossa, 144 unità!

domenica 23 gennaio 2011

cannello

tralasciamo il pudore ed ecco le immagini del primo esperimento! discutibile, perfettibile, ma comunque un inizio

lunedì 27 dicembre 2010

cannello

biciclette in ferro, perlopiù, e antico. saldature a cannello, d'ossigeno e gas. ad ottone. lenti blu!

primo episodio. Luca e Mayno si dilettano in tentativi di saldobrasatura! prima di affrontare il telaio, si sperimenta il riporto su ammaccature. tralascio, per pudore, la immagini delle primissime pirotecniche fusioni


giovedì 18 dicembre 2008

tecniche di restauro

dall'esperienza personale di marco da firenze, autodidatta. abile manovratore di ferri vecchi, come apprezzato e commentato sull'articolo questo precedente, ecco a voi in descrizione i passaggi del suo metodo. sono convinto che potrà essere d'utilità a molti appassionati e trovatori di vecchie biciclette

Tips di restauro, a cura di paracorto

contributi di suggerimenti e descrizioni, di tecniche ulteriori o di varianti, da chiunque saranno ben accetti! mi piacerebbe molto pubblicare una serie di guide come questa. di restauro conservativo o integrale. ad opera di penne ed esperienze differenti, ma sempre e comunque da mani, chi più chi meno, con un velo di nero unto

lunedì 20 ottobre 2008

hei, cicli!

lunedì mattina! cribbio, mi son fermato troppo a cianciar con l'oste ieri sera. ore cinque. caffè autartico, pane burro e un pochissimo di zucchero. meglio uscire da 'sto antro, va. quant'è che non sistemo il mio trabicolo? oggi inizio presto, c'ho giusto qualche catena e un po' di freni da riparare, poi tocca alla mia vecchia assaggiare grasso e chiavi inglesi. "hei, cicli!". ma chi c...o è che urla alle sei del mattino?! oh, salve piccolo mastro, strano abbonamento c'hai col destino. mi sembri uno spirito, così bianco di farina! fortuna che hai già finito il giro di consegne. a soldi, sempre uguale? dai dai, che te la faccio subito. tra un po' tocca cambiarla questa camera, mi sa tanto! la volta che passa il marchese, te ne procuro una. pensa che quello cambia gomma ogni giro che fora. con quel che costano. questa tua, mi par di conscerla più d'ogni altra. e pensare che due soldi per la riffa li trovi sempre! l'ho già persino risvoltata e guarda anche 'sto lato quante ne ha già di toppe. "cicli, senti, oggi proprio non ti posso pagare". beh, che novità. ciao bocia, vai piano!

amici cari, di queste amate camere rosate non son mai pago. tante volte le ho estratte dalla ruggine, piene di toppe! e sempre ne cerco, specie con tutta la bici intorno. ma quando mi han raccontato di come si usasse anche risvoltarle, finito lo spazio per le toppe, confesso che la mia mano è diventata molto più delicata, nel trafficare su vecchie biciclette. quante storie, strade e giorni intensi, sanno raccontare

lunedì 28 luglio 2008

fotomanubrio


esistono due attrezzi fondamentali che aiutano molto nello smontare un manubrio a bacchetta, come ci mostra lorenzo in queste fotografie della sua Bianchi: pazienza e dedizione! trascrivo le sue parole, a testimonianza diretta dell'opera meccanica: le due leve hanno all'estremità una forma quadra che si incastra, per il freno posteriore, nella staffetta che esce e, per quello anteriore, in un'altra staffetta simile, ma composta di due pezzi. sfilate le due leve, la staffetta posteriore si libera e l'anteriore esce da dove si è tolto il fregio Bianchi. per sfilare le leve, bisogna dare martellate decise e precise tramite un picchetto che non deformi la leva del freno. grazie mille per la condivisione delle informazioni e. ottimo lavoro!

FRENO POSTERIORE
FRENO ANTERIORE

venerdì 11 luglio 2008

dettagli

dettagli mi inducono a supporre di avere qualche problema di mania con la roba vecchia. mi piace un poco tutto. ad esempio il venditore ambulante, che porpone urla e dimostrazioni del suo nuovissimo prodotto. al mercato grande del sabato. come lui mi son sentito, a preoccupare mamme con bambini al parco, avvicinati dalla curiosità di vedermi immergere una sella nella fontanella. chiedo scusa se ripeto cose già dette, ma l'esperimento è stato molto divertente. venghino signori, quì c'è un prodotto miracoloso per le vostre selle in cuoio. acqua pubblica!

domenica 29 giugno 2008

la cottura

può suonare strano parlare di progressi se si tratta di biciclette vecchie di decenni, ma ho fatto nuovi esperimenti* sul trattamento delle selle in cuoio e vorrei condividerli con voi, amici appassionati di roba che altri butterebbero. e buttano, per la gioia di chi le trova. niente di che, ma ho trovato molto comoda, nel mantenere la seduta in forma durante l'asciugatura, una vecchia camera d'aria piuttosto che la vecchia cinghia in cuoio. è più facile da stringere ed anche più avvolgente. però poi mi sono capitate due selle al contrario. niente di doloroso, tranquilli. è che invece d'esser secche erano troppo molli, nonostante il tirante fosse già al massimo: che fare? dunque. ammollo e azzeramento del registro come inizio. nessun problema, ma poi. il primo esperimento è stata una tragedia. per fortuna le sella era lacera e buona solo come cavia. dopo il bagno, che come atteso l'ha resa ancor più molle, l'ho imbottita e riformata prima di - non insultatemi vi prego - metterla nel forno! dopo poco la pelle ha iniziato a ritirarsi e indurirsi. quasi perfetta. ancora qualche decina di secondi. nooo, mi suona il campanello. letale. con la seconda molle sella a molle è andata molto meglio, ho usato aria calda per indurirla il giusto e poi l'ho lasciata asciugare al sole. grasso e strofinaccio per concludere. una poltrona!

*attenzione, in queste righe si scrive di tecniche artigianali improvvisate e scriteriate. chi intende sperimentarle lo fa a suo rischio e pericolo. accetto insulti, critiche e suggerimenti, ma non rispondo di danni intestinali alle vostre pedalate

lunedì 19 maggio 2008

martello

meccanici esperti potrebbero a ragione togliermi il saluto, ma preferisco confessare. non so se sia dovuto al fatto che acquisto solo a prezzi d'occasione o se ci sia un motivo storico, fatto sta che quando si va indietro nel tempo a cercare biciclette, prima degli anni 20 in italia si trova ben poco. quasi nulla, per il vero. che invidia per francesi, tedeschi e inglesi. e limitrofi. che recuperano tamponi a destra e manca. e quel poco da noi è quasi sempre talmente arrugginito che la ruggine è ormai disoccupata! e così, ahimè, la gamma dei miei attrezzi si riduce drasticamente e tristemente a.. groppo in gola, martello e scalpello! a voler essere ottimisti, questo vuol però anche dire che il bello delle biciclette d'epoca è che ogni parte si avvita, si svita, quasi sempre, e quindi di sostituisce o si ripara! quella in foto ad esempio è una guarnitura bella vecchia. la pedivella ha un doppio filetto, che è bene ripulire e ungere di grasso, prima di avvitarci su un qualunque orpello. messo il grasso, la guarnitura si avvita alla pedivella, il che vuol dire che quando si pedala la pedivella non si svita. e meno male. come il pedale. si aggiunga una controghiera avvitata al contrario, e l'ingranaggio è mezzo fatto. manca solo tutto il resto della bicicletta, ma ci sto lavorando..