Cento e più anni di bicicletta. Bianchi velocipede elegante, tipo corrente da viaggio, conservato e quasi tutto completo e originale. Non lasciata a dormire per troppo tempo, questa bicicletta ne ha fatti di chilometri, che le sfere dello sterzo, catena e ruota libera Perry mostrano un utlizzo molto intenso. Leggera revisione e la bicicletta scorre ancora lieta, ormai tranquilla per l'età, su mozzi e movimento assai precisi. sebbene in decenni successivi la storia della freneria sulle biciclette abbia avuto evoluzioni tecnologiche e bacchette magiche, questa antica Bianchi si lascia ancora oggi pedalare serena, frena sicura su strade che non teme. Emozionante meccanicheggiare e poi passeggiare questo cavallo di colori e profumi da un'epoca distante!
Due freni ai cerchi, anteriore rigido a leva lunga e posteriore a leva rovesciata con comando a cavo. Manubrio da 24 millimetri, sia in orizzontale che in verticale e
conseguente forcella e serie di sterzo della stessa misura, senza pipa, con
espander.
Millenovecentonove o millenovecentosei? Non mi quadrano con il catalogo
del 1909 la chiusura del reggisella e la testa di forcella.
Telaio n. 73312, per il Registro Storico Cicli
Raggi da due millimetri, sfinati al centro a uno e otto, legati a due a due agl'incroci, con filo di rame e stagno. Ruote da 28 3/8 ovvero 700 A, con mozzi Bianchi di cui il posteriore a 40 fori e 32 all'anteriore.
Versione aggiornata al 2019:
VERSIONE AGGIORNATA Anno 2020