Pagine

giovedì 22 aprile 2010

TERROT

scrive dismarita: ...a volte è bello annusare l'odore della terra di Francia rimasta sotto un parafango, fa riflettere. ed è interessante immaginarsi la storia di una bicicletta antica, quando la si porta a casa. ci racconta di questa francese. tre rapporti per la ruota libera, la plaque attaccata al rovescio, quando ritrovata. una ruota posteriore 28 x 1 3/8, con oliatore ed una 28 x 1 1/2, anteriore a cerchio stretto, con ingrassatore, pur avendo i due mozzi marcati Terrot. pedali da corsa e manubrio con uno strano supporto di snodo: che sia per un freno a tampone?


I francesi del club Terrot la datano 1939, ma le fattezze non sembrano quelle. L'ex proprietario dice di averla trovata in una stalla e secondo lui il colore grigio è stato dato dai tedeschi nella Seconda Guerra a seguito di un sequestro del mezzo; infatti, cosa più unica che rara, la placca della marca è stata ri-rivettata al rovescio.


continua dismarita: Quando guardo le mie biciclette penso a tutti i fantasmi che mi sono portato in casa di quelle persone che hanno cavalcato questi poderosi mezzi, delle loro storie su strade sterrate, polverose e fangose, magari durante i conflitti mondiali; nel silenzio echeggiano ancora le loro avventure senza che noi ce ne accorgiamo.

5 commenti:

  1. Bella bicicletta! E ottima riflessione... ;-)

    RispondiElimina
  2. Bellissima riflessione.Denota una particolare sensibilità.
    Pur nel mio essere tendenzialmente pragmatico,anche io a volte penso alla storia di questi oggetti,nel caso dei miei usciti tutti dal medesimo opificio,e poi ritrovatisi dopo 60-70 anni di avventure.
    Anche se non posso sentirle,mi piace immaginarle come una grande famiglia,che durante la notte,vicine e nel buio,si raccontano le storie che hanno vissuto,storie che noi possiamo solo immaginare.

    RispondiElimina
  3. Cecio, dimentichi le tue Dei!! ;-)

    Comunque anche a me piace immaginarlo, e sono contento di averle salvate... alcune delle mie infatti se non fossi intervenuto avrebbero fatto una brutta fine...! Saranno contente?? :-)

    RispondiElimina
  4. Direi proprio di si...
    Riguardo le Dei devo essere sincero...eleganti,scorrevoli ed affidabili,ma quando le pedalo non mi danno le stesse sensazioni di una Bianchi...spesso mi dimentico di loro,spero mi perdoneranno.

    RispondiElimina
  5. Una curiosità,che magari il proprietario della bici avrà già notato : i raggi della ruota anteriore sono legati tra loro all'altezza degli incroci.
    Probabilmente tale espediente è stato adottato per sostituire il cerchio senza smontare i raggi,quindi per semplificare il lavoro e risparmiare tempo,senza sostituire i raggi.
    Questo si nota solo sulla ruota anteriore e non su quella posteriore.

    RispondiElimina