parole e immagini ad alberto, per questa fantastica bicicletta da corsa degli anni '40. che torna alla luce integra, come quando appese il tempo al chiodo, in attesa d'un nuovo destino di strade da percorrere. Romolo Lazzaretti, Roma:
(...) a volte quella bici buttata nel cortile di casa da tempo immemore è come una ragazza che conosci da sempre - superficialmente - e che mai avevi guardato con occhi diversi . Ad un tratto cominci ad osservarla meglio e noti che è bella, affascinante e anche simpatica! Spero che puoi pubblicare qualche foto di questa Lazzaretti per riuscire ad avere più notizie per un futuro restauro. Quello che sono riuscito a capire è che ha un cambio a 2 stecche Campagnolo a 4 velocità, pipa del manubrio Benotto in ferro, freni Universal e mozzi Campagnolo.
Alberto da Civitella d'Agliano (VT)
AGGIORNAMENTO: Salve, ti
scrivo per fare una rettifica sull'origine della mia
bicicletta, tramite l'aiuto di un amico, siamo riusciti a risalire
all'effettiva origine della bicicletta . In relatà non si tratta di una
"Romolo Lazzaretti" ma di una GALMOZZI!! Per
prima cosa le congiunzioni hanno un disegno usato molto da Galmozzi,
per la sede della forcella fatta con un intaglio riga e punto, poi
sulle teste delle forcelle, portandole completamente a ferro, sono
emersi due galletti molto simili a quelli riportati sul fregio "il gallo
sul mozzo".
La Lazzaretti è viva e vegeta a piazza Fiume a Roma, magari saranno contenti di questo ritrovamento e sapranno dare indicazioni per il restauro :)
RispondiEliminaQuesti ritrovamenti mi lasciano sempre senza parole!
RispondiEliminaquesta me l'ero persa... :-)
RispondiEliminaGalmozzi realizzava gran parte dei telai su commissione... tanto per fare un esempio questa è stata assemblata da Cicli Mosè di Milano ma il telaio fù commissionato a Galmozzi: http://biciclettedecadence.blogspot.it/2011/11/cicli-mose-1951.html