da zagor, un telaio molto antico da esaminare. Bianchi di fine '800 o altro? scatola movimento centrale BSA e forcellini tipo Peugeot. i tubi del telaio sono della stessa
misura di quelli del 1903 e del 1906 .
Di bianchi non vedo assolutamente niente ,del 903 poi , vi site abbagliati da una forma molto lontana della congiunzione sottosella.Tutto il resto respira aria straniera.
Sò perfettamente dove vi porta la fantasia,di quel telaio a cavallo dell'800,nessuna traccia. Lo sò che è difficile individuare dimensioni, forme,congiunzioni e particolari dai cataloghi in circolazione ,ma vi assicuro con certezza che di quel telaio cè poco.
Signor Tommaselli ed egregi colleghi, il fu cavalier Bianchi come il defunto Emilio Bozzi ed altri pionieri delle due ruote, nei primi anni della loro vita imprenditorial-ciclistica, importavano quasi tutto da Germania, Francia ed Inghilteraa, avete mai fatto caso ad una leggera somiglianza tra le prime Maino, Umberto Dei e Peugeot? Vi siete mai chiesti il perchè la famosa fisima del 40 e 32 fori versus il 36 e 36? Scuola inglese contro scuola franco tedesca, l'eta della bici c'entra poco. Bianchi, in molti libri, viene definito agli inizi della carriera "uno che le bici le faceva su bene...ma componenti straniere!" Quindi mai dire mai...
rimango anonimo,visto che gli altri non si fanno avanti. Mi sembra di capire che nessuno prenda in esame il telaio ma si cerchi di girarci intorno,chi ha le palle dica se è un bianchi e perchè naturalmente mostrando la faccia. poi possiamo discutere.....e presentarci.
che mondo è questo ?? fatto di gente anonima che ha paura di sputtanare la sua reputazione...... Uno deve essere libero di esprimersi liberamente e aprire un dibattito costruttivo, ma cosa avete paura ?? Anonimo ha detto, anonimo ha scritto vergogna. Sono d' accordo che ci sono persone che non aspettano altro di pugnalarvi alle spalle al primo errore, ma questo è troppo. Io sono per la libertà di espressione e me ne sbatto di tutti questi anonimati. Con Zagor ho gia avuto modo di scambiare quattro chiacchere, stiamo osservandolo nei particolari e quando sarà ora avrà la nostra risposta in merito.
Mi faccia il piacere di stare zitto sig.Riberios che di bici capisce nulla e niente. Come sempre chi nulla sà,per primo parla e ancor di più si diletta a vestir i panni dell'"intenditor"....vergogna a Lei.
...ritornando a bomba, di telai di Tomaselli oramai in giro ce ne sono abbastanza, pensate che tre anni or sono in un piccolo paesino in provincia di Ferrara dopo un acquazzone agostano, ce ne era uno piovuto dal cielo ed addirittura finito su una pianta...mah che dire...sono un po' come le bici di Coppi...scusate ma Coppi ha corso fino a 285 anni? Considerando quante ce ne sono in giro, e doveva esser fatto di gomma pane visto che i telai hanno anche le misure più fantasiose...oh Pinella e il tuo libretto...
non sarò un intenditore ma molto meglio di chi ha paura di parlare e si nasconde dietro ad un anonimo comunque non risponderò a queste provocazioni, ti nascondi male e ho gia capito che sei......
mi riferisco a quell'agosto in quel piccolo paesino del ferrarese che dopo l'acquazzone è apparso su una pianta un telaio,definito, da chi ne sa veramente più me ,a essere proprio il telaio di Tomaselli,con il quale vinse il Grand Prix de Paris nel 1899. In quell'occasione riuscii a intravedere alcuni numeri riportati sui forcellini posteriori e 8-99 sul tubo sella. Di quel pezzo così particolare e ricercato,visto che succesivamenteha dato i natali alla bianchi D2,non si hanno più notizie? IL confronto sarebbe la soluzione,che ne dite?
ma qui si parla di reliquie di santi...a prpopsito sapete dell esistenza di due teschi di San Bartolomeo uno all'età di 11 anni e l'altro custodito in altra chiesa all'età di 37? Beh se va bene alla chiesa perchè non a noi...comunque affermare che un telaio costruito 114 anni fa sia appartenuto ad un corridore, lavedo un pò dura, forse sarebbe più corretto dire: QUESTO E' COME QUELLO DI TOMASELLI...
...ritornando ad expertise con amicizie più o meno raccomandabili, vi dirò del famoso IPSE DIXIT, poichè Aristotele affermava che le mosche hanno 6 zampe nessuno fino al Rinascimento si era preoccupato di prendere una mosca e di contargli le zampette... poichè Aristotele, IPSE DIXIT, avvero lo ha detto Lui...il giorno in cui per le bici si arriverà ad un organo come l'ASI, i NAS avrebbero da fare i parecchie cantine...
Conosco una persona che ha un telaio tipo quello di Tomaselli Lui potrebbe risolvere il dilemma di questo telaio e asserire l'originalità o meno, sarà mia cura contattarlo così forse risolviamo il caso
Buondì a tutti, sono Zagor, vi ringrazio e mi dispiace d'aver creato questo terremoto..., due considerazioni, il fatto di pubblicare tramite Mayno foto di bici e/o telai per individuarne la marca il tipo o modello, altresì pubblicare Cataloghi ed esperienze di restauri conservativi e no, viene fatto con l'intento di CONDIVIDERE una passione e/o un hobby . Mi spiace veder come certuni vogliano far "le prime donne" anche su questo! Non voglio ora difender alcuno, ma attaccare il "Riberios" in maniera anonima è solo una bassezza! Nulla ho da condividere con "Riberios" ma penso che almeno lui sia nel suo esser, più genuino dell'anonimo che racconta del telaio alias "Tommaselli" solo per creare zizzania e discordia. Almeno Riberios si da da fare per questa comunità di appassionati pensando di far qualcosa di positivo per persone che magari non sono ferrate come certi anonimi che liberamente scrivon senza collegare il cervello (pensando bene) o ancora più ignobilmente cercano di gettare discredito forse a persone che loro malgrado tentano di divulgare conoscenza per non prender fregature magari da questi anonimi INTENDITORI !! A tutti una BUONA GIORNATA anche ai fantomatici ""Intenditori"" Zagor.
ciao, non vorrei dire una cazzata ma.... le bianchi anche in quegli anni non avevano la serie sterzo integrata...? credo che anche la sede dei tiracatena fossero diversi o sbaglio..? Livio da Cento
Buona sera a tutti,sono ANDREA P. uno nuovo del giro,volevo riferirmi,senza polemiche, a tutti quelli che sono convinti che nostra produzione dipendesse esclusivamente da germania, francia e inghilterra e che maino dei e peugeot siano molto simili, a tutti quelli che di telai tomaselli cè ne siano abbastanza in giro e abbiano da sempre frequentato Coppi e il suo meccanico, a tutti quelli che non vogliono far parlare Riberios , a tutti quelli che ne sanno una pagina più del catalogo su date e numeri di telaio,a tutti quelli che da Aristotele al rinascimento sostenevano che le mosche con 6 gambe giravano libere ,e chiede a costoro se questa bicicletta esiste,se l'hanno vista,toccata con mano,e magari fotografata. Grazie.
...di bici così vecchie ce ne sarebbero due di mia conoscenza...una è di proprietà di un signore di Scorzè...ed era quella venuta giù dal cielo...ma dire che sia stata di Tomaselli è dura...l'altra è a Ferrara...da un certo Mari...
Mi spiace leggere tutta questa arroganza quando ho iniziato questo stupendo hobby mai più avrei pensato tutto ciò poi chi offende cosi esplicitamente abbia almeno il coraggio di non nascondersi dietro all'anonimato
Salve a tutti,quello che stò assistendo ha dell'incredibile,una ventina di commenti che sembrano schermaglie al posto di risposte a cercare di capire ed individuare un pezzo di storia messo a disposizione dal collezionista Zagor. Sono un appassionato e da diversi anni ho iniziato a raccogliere qualche ferro vecchio.Naturale che pezzi BIANCHI come quelli citati in qusto spazio ne sono interresato e non vi nascondo che da diverso tempo stò dedicando molto tempo alla ricercxa di un pezzo di questo calibro. So per certo che bici di questo periodo di mia conoscenza sono 4,così dislocate,una in emilia,una in lonbardia, una in veneto e l'altra in liguria,naturalmente senza fare i nomi dei possesori. Vado per ordine, l'emiliana:bici sicuramente del 1909/1910 non da pista ,Bianchi tipo D 1 ,numero del telaio a 5 cifre,manubrio tipo 3 ,guarnitura a cerchi tipica bianchi,esposta alla mostra di Ferrara qulche anno fa . La lombarda: solo telaio,visto il suo stato di conservazione è un pò difficile da parte mia dare dei giudizi.La veneta:in fase di completamento,bici sicuramente la più vecchia delle 4 ,telaio senza dubbio da pista ,guarnitura a disegno floreale tipo peugeot ma bianchi con pedivelle a tre razze per facilitare la sostituzione rapida della corona,movimento centrale di un stetto mai visto ,3 i numeri riportati sul telaio,ha tutte le caratteristiche di un pezzo storico ,che non sto qui a elencare ,molto importante.La ligure ,non,mi,permetto di dare giudizi,è certamente bella ,è parcheggiata in buona compagnia ma non so se il manubrio giusto sia quello da corsa .Oltre queste 4 star ne gira un'altra ,presente a molte mostre come bicicletta del museo bianchi,pubblicata poi in un volume della storia della bianchi stampato qulche tempo come apartenuta a Tomaselli,vi posso assicurare che èuna peugeot anche mal assemblata.vista l'ora vi saluto e dopo tutti giudizzi ,anche se sicuramente non lo approvate,per il momento in questa bolgia ,vorrei rimanere amonimo.Mi rifarò vivo presto appena trovero un commento che non condivido.
Si stupiranno in molti della ridicola e moralistica serietà del mio commento e della mia sconfinata ignoranza, ma pur non sapendo nulla di quel telaio e tantomeno di Tomaselli, la paccottiglia di commenti letti fino ad ora, mi legittima a dire che qui stiamo palesemente degenerando. Chi siano coloro che hanno tutto questo buon tempo per sparare fesserie congeniate ad arte, personalmente lo ignoro. Eppure mi stupisco che, pur avendo tanto tempo a disposizione per intasare questo post con iterati e inconcludenti sproloqui, non abbiano nemmeno un attimo per scrivere il loro nome. Convenienza? Forse, ma squallida e degenerante. Me ne rincresce se non sono in grado di aiutarvi a dire di che marca o di che anno è quel telaio, ma me ne compiaccio se la mia giovane passione mi permette di dire che ho ancora molto da imparare e che spero che di trovare qualcuno che me lo insegni, con la stessa umiltà con cui io sono disposto ad ascoltarlo e a riconoscere i miei errori e sia capace di riportare il ciclismo, almeno quello d'epoca, a quote più normali.
quando poi qualcuno mi spiegherà la differenza tra un telaio da pista ed uno da viaggio su una bici di 114 anni fa, fatemelo sapere, non iniziate con inclinazione di telaio, spessore dei tubi e cose del genere per favore...ah mi dimenticavo neanche con numeri di denti, passi di catena e robe del genere. Si hanno fior di bici tedesche ed inglesi dell' inizio del 900 che sembrano pista! A proposito, in quegli anni montare corone sino a 60 denti era normale anche su strada. Per fini re, da cataloghi come il Fabbre Gagliardi del 1909 le bici venivano vendute a pezzi, ovvero serie sterzo, foderi forcella giunzioni, movimenti centrali con corone e pedivelle e forcellini, i tubi si compravano a metro ed i telai si assemblavano in officina. piùm che di incattivirsi con Bianchi e Co. bisognerebbe recuperare bici, come Cito Fahrradwerke, WKC, Adler, Goericke, Rudge, Turkheimer, Raleigh,BSA,Triumph, Hammer, Humber, Peugeot ecc. Questi i marchi presenti su territorio italiano agli inizi del '900, contro una miriade di assemblatori tra i quali il Sig. Bianchi!
E anche Cecio dice la sua senza entrare nello specifico,ammettendo che non sa nulla diventa automaticamente anche lui un intasatore.Basta contare le righe. Francesco da Brescia
Rispondo all'anonimo delle ore 13,12 .Così si è costretti visto l'anonimato. Cè in giro qualcuno che potrebbe spiegarle la differenza tra un telaio da pista e uno da strada di 113 anni .Poi se lei è un conoscitore di tutte quelle bici che hanno rappresentato la storia europea non centra assolutamente con il problema inescato in questa sezione,riguardo ai cataloghi dei pezzi di ricambio di concorrenza siamo tutti a conoscienza che servivano ai piccoli costruttori e assemblatori,ma questo è un problema suo. Francesco da Brescia
Caro Francesco, non volendo contribuire a intasare ulteriormente il post vedrò d'essere breve e riassuntivo. Se riportare la moderazione ed il buonsenso in una discussione ormai degenerata significa degenerarla ancora di più, allora dammi pure del degenarato. Conta pure le righe, se ne hai il tempo, ma già che ci sei cerca anche il mio nome e quello delle mie bici pubblicate su questo blog. Se dopo mesi d'assenza mi sono fatto sentire, è soltanto per palesare il mio disgusto verso i prezzemolini tracotanti che sembrano dilagare anche in questo campo. Spero tu non sia uno di quelli, ma ti prego, prima di dare dell'intasatore a qualcun altro, vedi di non dargli del materiale con cui ispirarlo. Non mi sembra che i tuoi - due - commenti, siano stati poi così risolutivi ai fini del telaio.
Mi si perdoni lo sfogo, ma ho solo accolto una provocazione. La cosa per me finisce qui e un saluto al buon Mayno.
Scusami Cecio ,non ho niente contro di te ,anch'io ho accolto una provocazione dal primo che mi è passato di fronte senza rendermi conto. Scusa ancora. Francesco
Mi scoccia occupare altro spazio per fatti miei personali, ma ritengo utile spendere un ultimo commento per chiarire che nemmeno io ho nulla contro di te, dato che siamo stati gli unici, insieme a pochi altri, a metterci la faccia scrivendo il proprio nome. Spero con questo che i tanti anonimi si diano maggiore contegno, dopotutto qui ci conosciamo tutti.
Lasciando il dubbio che all'epoca i telai e componentistica bianchi potevano essere di importazioni da paesi stranieri, lasciando il dubbio che nessuno o veramente pochi siano in grado di avere la certezza su questo telaio perchè datato molto vecchio, dico la mia dando modo a quelli che mi amano di potersi divertire con i loro messaggi anonime che a me non interessano. Il nodo sella assomiglia al Bianchi dei primissimi 900 ma secondo me ci sono dei particolari diversi, l'attacco dei forcellini posteriori alti sembrano bianchi ma secondo me ci sono particolari diversi, il movimento centrale e le altre cose come ad esempio i tendicatena, sentendo tanti specialisti nel campo e parlando con loro siamo dello stesso parere che non siano Bianchi, lasciando tutti i dubbi del caso aspetto una cosa da Zagor che dovrebbe chiarire ulteriormente le cose. Questo nella mia piccola esperienza e con tutta umiltà è quello che penso, aspettiamo le persone esperte.
Anonimo ha detto... ciao, non vorrei dire una cazzata ma.... le bianchi anche in quegli anni non avevano la serie sterzo integrata...? credo che anche la sede dei tiracatena fossero diversi o sbaglio..? Livio da Cento
ZAGOR Salve per "Ci VEdiamo Presto" se vuoi veder il telaio dal vivo contattami via mail "deppyal@yahoo.it" che ci si mette daccordo. Saluti a tutti e Grazie agli Appassionati non anonimi! Zagor
vaiiiii Ginacciooo !!
RispondiEliminaDi bianchi non vedo assolutamente niente ,del 903 poi , vi site abbagliati da una forma molto lontana della congiunzione sottosella.Tutto il resto respira aria straniera.
RispondiEliminaSò perfettamente dove vi porta la fantasia,di quel telaio a cavallo dell'800,nessuna traccia. Lo sò che è difficile individuare dimensioni, forme,congiunzioni e particolari dai cataloghi in circolazione ,ma vi assicuro con certezza che di quel telaio cè poco.
RispondiEliminaSignor Tommaselli ed egregi colleghi, il fu cavalier Bianchi come il defunto Emilio Bozzi ed altri pionieri delle due ruote, nei primi anni della loro vita imprenditorial-ciclistica, importavano quasi tutto da Germania, Francia ed Inghilteraa, avete mai fatto caso ad una leggera somiglianza tra le prime Maino, Umberto Dei e Peugeot? Vi siete mai chiesti il perchè la famosa fisima del 40 e 32 fori versus il 36 e 36? Scuola inglese contro scuola franco tedesca, l'eta della bici c'entra poco. Bianchi, in molti libri, viene definito agli inizi della carriera "uno che le bici le faceva su bene...ma componenti straniere!" Quindi mai dire mai...
RispondiEliminarimango anonimo,visto che gli altri non si fanno avanti. Mi sembra di capire che nessuno prenda in esame il telaio ma si cerchi di girarci intorno,chi ha le palle dica se è un bianchi e perchè naturalmente mostrando la faccia. poi possiamo discutere.....e presentarci.
RispondiEliminariberios
RispondiEliminache mondo è questo ?? fatto di gente anonima che ha paura di sputtanare la sua reputazione......
Uno deve essere libero di esprimersi liberamente e aprire un dibattito costruttivo, ma cosa avete paura ??
Anonimo ha detto, anonimo ha scritto vergogna.
Sono d' accordo che ci sono persone che non aspettano altro di pugnalarvi alle spalle al primo errore, ma questo è troppo.
Io sono per la libertà di espressione e me ne sbatto di tutti questi anonimati.
Con Zagor ho gia avuto modo di scambiare quattro chiacchere, stiamo osservandolo nei particolari e quando sarà ora avrà la nostra risposta in merito.
RIBERIOS
Mi faccia il piacere di stare zitto sig.Riberios che di bici capisce nulla e niente.
RispondiEliminaCome sempre chi nulla sà,per primo parla e ancor di più si diletta a vestir i panni dell'"intenditor"....vergogna a Lei.
...ritornando a bomba, di telai di Tomaselli oramai in giro ce ne sono abbastanza, pensate che tre anni or sono in un piccolo paesino in provincia di Ferrara dopo un acquazzone agostano, ce ne era uno piovuto dal cielo ed addirittura finito su una pianta...mah che dire...sono un po' come le bici di Coppi...scusate ma Coppi ha corso fino a 285 anni? Considerando quante ce ne sono in giro, e doveva esser fatto di gomma pane visto che i telai hanno anche le misure più fantasiose...oh Pinella e il tuo libretto...
RispondiEliminanon sarò un intenditore ma molto meglio di chi ha paura di parlare e si nasconde dietro ad un anonimo comunque non risponderò a queste provocazioni, ti nascondi male e ho gia capito che sei......
RispondiEliminami riferisco a quell'agosto in quel piccolo paesino del ferrarese che dopo l'acquazzone è apparso su una pianta un telaio,definito, da chi ne sa veramente più me ,a essere proprio il telaio di Tomaselli,con il quale vinse il Grand Prix de Paris nel 1899. In quell'occasione riuscii a intravedere alcuni numeri riportati sui forcellini posteriori e 8-99 sul tubo sella. Di quel pezzo così particolare e ricercato,visto che succesivamenteha dato i natali alla bianchi D2,non si hanno più notizie? IL confronto sarebbe la soluzione,che ne dite?
RispondiEliminama qui si parla di reliquie di santi...a prpopsito sapete dell esistenza di due teschi di San Bartolomeo uno all'età di 11 anni e l'altro custodito in altra chiesa all'età di 37? Beh se va bene alla chiesa perchè non a noi...comunque affermare che un telaio costruito 114 anni fa sia appartenuto ad un corridore, lavedo un pò dura, forse sarebbe più corretto dire: QUESTO E' COME QUELLO DI TOMASELLI...
RispondiElimina...ritornando ad expertise con amicizie più o meno raccomandabili, vi dirò del famoso IPSE DIXIT, poichè Aristotele affermava che le mosche hanno 6 zampe nessuno fino al Rinascimento si era preoccupato di prendere una mosca e di contargli le zampette... poichè Aristotele, IPSE DIXIT, avvero lo ha detto Lui...il giorno in cui per le bici si arriverà ad un organo come l'ASI, i NAS avrebbero da fare i parecchie cantine...
RispondiEliminaConosco una persona che ha un telaio tipo quello di Tomaselli Lui potrebbe risolvere il dilemma di questo telaio e asserire l'originalità o meno, sarà mia cura contattarlo così forse risolviamo il caso
RispondiEliminaRiberios
Buondì a tutti, sono Zagor, vi ringrazio e mi dispiace d'aver creato questo terremoto..., due considerazioni, il fatto di pubblicare tramite Mayno foto di bici e/o telai per individuarne la marca il tipo o modello, altresì pubblicare Cataloghi ed esperienze di restauri conservativi e no, viene fatto con l'intento di CONDIVIDERE una passione e/o un hobby . Mi spiace veder come certuni vogliano far "le prime donne" anche su questo! Non voglio ora difender alcuno, ma attaccare il "Riberios" in maniera anonima è solo una bassezza! Nulla ho da condividere con "Riberios" ma penso che almeno lui sia nel suo esser, più genuino dell'anonimo che racconta del telaio alias "Tommaselli" solo per creare zizzania e discordia. Almeno Riberios si da da fare per questa comunità di appassionati pensando di far qualcosa di positivo per persone che magari non sono ferrate come certi anonimi che liberamente scrivon senza collegare il cervello (pensando bene) o ancora più ignobilmente cercano di gettare discredito forse a persone che loro malgrado tentano di divulgare conoscenza per non prender fregature magari da questi anonimi INTENDITORI !! A tutti una BUONA GIORNATA anche ai fantomatici ""Intenditori""
RispondiEliminaZagor.
ciao,
RispondiEliminanon vorrei dire una cazzata ma....
le bianchi anche in quegli anni non avevano la serie sterzo integrata...?
credo che anche la sede dei tiracatena fossero diversi o sbaglio..?
Livio da Cento
Buona sera a tutti,sono ANDREA P. uno nuovo del giro,volevo riferirmi,senza polemiche, a tutti quelli che sono convinti che nostra produzione dipendesse esclusivamente da germania, francia e inghilterra e che maino dei e peugeot siano molto simili, a tutti quelli che di telai tomaselli cè ne siano abbastanza in giro e abbiano da sempre frequentato Coppi e il suo meccanico, a tutti quelli che non vogliono far parlare Riberios , a tutti quelli che ne sanno una pagina più del catalogo su date e numeri di telaio,a tutti quelli che da Aristotele al rinascimento sostenevano che le mosche con 6 gambe giravano libere ,e chiede a costoro se questa bicicletta esiste,se l'hanno vista,toccata con mano,e magari fotografata. Grazie.
RispondiElimina...di bici così vecchie ce ne sarebbero due di mia conoscenza...una è di proprietà di un signore di Scorzè...ed era quella venuta giù dal cielo...ma dire che sia stata di Tomaselli è dura...l'altra è a Ferrara...da un certo Mari...
RispondiEliminaSaluti dai coniugi Curie
Mi spiace leggere tutta questa arroganza quando ho iniziato questo stupendo hobby mai più avrei pensato tutto ciò poi chi offende cosi esplicitamente abbia almeno il coraggio di non nascondersi dietro all'anonimato
RispondiEliminaAdesso è arrivato anche quello della morale.Naturalmente senza dire niente sull''argomento.E vai così , Anche in questo ANONIMO.
RispondiEliminaSalve a tutti,quello che stò assistendo ha dell'incredibile,una ventina di commenti che sembrano schermaglie al posto di risposte a cercare di capire ed individuare un pezzo di storia messo a disposizione dal collezionista Zagor. Sono un appassionato e da diversi anni ho iniziato a raccogliere qualche ferro vecchio.Naturale che pezzi BIANCHI come quelli citati in qusto spazio ne sono interresato e non vi nascondo che da diverso tempo stò dedicando molto tempo alla ricercxa di un pezzo di questo calibro. So per certo che bici di questo periodo di mia conoscenza sono 4,così dislocate,una in emilia,una in lonbardia, una in veneto e l'altra in liguria,naturalmente senza fare i nomi dei possesori. Vado per ordine, l'emiliana:bici sicuramente del 1909/1910 non da pista ,Bianchi tipo D 1 ,numero del telaio a 5 cifre,manubrio tipo 3 ,guarnitura a cerchi tipica bianchi,esposta alla mostra di Ferrara qulche anno fa . La lombarda: solo telaio,visto il suo stato di conservazione è un pò difficile da parte mia dare dei giudizi.La veneta:in fase di completamento,bici sicuramente la più vecchia delle 4 ,telaio senza dubbio da pista ,guarnitura a disegno floreale tipo peugeot ma bianchi con pedivelle a tre razze per facilitare la sostituzione rapida della corona,movimento centrale di un stetto mai visto ,3 i numeri riportati sul telaio,ha tutte le caratteristiche di un pezzo storico ,che non sto qui a elencare ,molto importante.La ligure ,non,mi,permetto di dare giudizi,è certamente bella ,è parcheggiata in buona compagnia ma non so se il manubrio giusto sia quello da corsa .Oltre queste 4 star ne gira un'altra ,presente a molte mostre come bicicletta del museo bianchi,pubblicata poi in un volume della storia della bianchi stampato qulche tempo come apartenuta a Tomaselli,vi posso assicurare che èuna peugeot anche mal assemblata.vista l'ora vi saluto e dopo tutti giudizzi ,anche se sicuramente non lo approvate,per il momento in questa bolgia ,vorrei rimanere amonimo.Mi rifarò vivo presto appena trovero un commento che non condivido.
RispondiEliminaScusate ,sono sempre io,( CI VEDIAMO PRESTO ) mi sono dimenticato,ho molto interesse per quel telaio ,mi piacerebbe vederlo da vicino .GRAZIE
RispondiElimina...visto? Avevo ragione...siamo già a quattro, ora di settembre Tomaselli avrà una ventina di bici...
RispondiEliminaSBAGLIATO,per Tomaselli si intende bianchi da PISTA del 1899 max 1900. Quindi fino ad ora solo una,siamo sicuramente in attesa delle nuove produzioni.
RispondiEliminaSi stupiranno in molti della ridicola e moralistica serietà del mio commento e della mia sconfinata ignoranza, ma pur non sapendo nulla di quel telaio e tantomeno di Tomaselli, la paccottiglia di commenti letti fino ad ora, mi legittima a dire che qui stiamo palesemente degenerando. Chi siano coloro che hanno tutto questo buon tempo per sparare fesserie congeniate ad arte, personalmente lo ignoro. Eppure mi stupisco che, pur avendo tanto tempo a disposizione per intasare questo post con iterati e inconcludenti sproloqui, non abbiano nemmeno un attimo per scrivere il loro nome. Convenienza? Forse, ma squallida e degenerante. Me ne rincresce se non sono in grado di aiutarvi a dire di che marca o di che anno è quel telaio, ma me ne compiaccio se la mia giovane passione mi permette di dire che ho ancora molto da imparare e che spero che di trovare qualcuno che me lo insegni, con la stessa umiltà con cui io sono disposto ad ascoltarlo e a riconoscere i miei errori e sia capace di riportare il ciclismo, almeno quello d'epoca, a quote più normali.
RispondiEliminaUn saluto a tutti voi.
Bene,
RispondiEliminaquando poi qualcuno mi spiegherà la differenza tra un telaio da pista ed uno da viaggio su una bici di 114 anni fa, fatemelo sapere, non iniziate con inclinazione di telaio, spessore dei tubi e cose del genere per favore...ah mi dimenticavo neanche con numeri di denti, passi di catena e robe del genere. Si hanno fior di bici tedesche ed inglesi dell' inizio del 900 che sembrano pista! A proposito, in quegli anni montare corone sino a 60 denti era normale anche su strada. Per fini re, da cataloghi come il Fabbre Gagliardi del 1909 le bici venivano vendute a pezzi, ovvero serie sterzo, foderi forcella giunzioni, movimenti centrali con corone e pedivelle e forcellini, i tubi si compravano a metro ed i telai si assemblavano in officina. piùm che di incattivirsi con Bianchi e Co. bisognerebbe recuperare bici, come Cito Fahrradwerke, WKC, Adler, Goericke, Rudge, Turkheimer, Raleigh,BSA,Triumph, Hammer, Humber, Peugeot ecc. Questi i marchi presenti su territorio italiano agli inizi del '900, contro una miriade di assemblatori tra i quali il Sig. Bianchi!
E anche Cecio dice la sua senza entrare nello specifico,ammettendo che non sa nulla diventa automaticamente anche lui un intasatore.Basta contare le righe. Francesco da Brescia
RispondiEliminaRispondo all'anonimo delle ore 13,12 .Così si è costretti visto l'anonimato. Cè in giro qualcuno che potrebbe spiegarle la differenza tra un telaio da pista e uno da strada di 113 anni .Poi se lei è un conoscitore di tutte quelle bici che hanno rappresentato la storia europea non centra assolutamente con il problema inescato in questa sezione,riguardo ai cataloghi dei pezzi di ricambio di concorrenza siamo tutti a conoscienza che servivano ai piccoli costruttori e assemblatori,ma questo è un problema suo. Francesco da Brescia
RispondiEliminaCaro Francesco, non volendo contribuire a intasare ulteriormente il post vedrò d'essere breve e riassuntivo. Se riportare la moderazione ed il buonsenso in una discussione ormai degenerata significa degenerarla ancora di più, allora dammi pure del degenarato. Conta pure le righe, se ne hai il tempo, ma già che ci sei cerca anche il mio nome e quello delle mie bici pubblicate su questo blog. Se dopo mesi d'assenza mi sono fatto sentire, è soltanto per palesare il mio disgusto verso i prezzemolini tracotanti che sembrano dilagare anche in questo campo. Spero tu non sia uno di quelli, ma ti prego, prima di dare dell'intasatore a qualcun altro, vedi di non dargli del materiale con cui ispirarlo. Non mi sembra che i tuoi - due - commenti, siano stati poi così risolutivi ai fini del telaio.
RispondiEliminaMi si perdoni lo sfogo, ma ho solo accolto una provocazione. La cosa per me finisce qui e un saluto al buon Mayno.
Scusami Cecio ,non ho niente contro di te ,anch'io ho accolto una provocazione dal primo che mi è passato di fronte senza rendermi conto. Scusa ancora. Francesco
RispondiEliminaMi scoccia occupare altro spazio per fatti miei personali, ma ritengo utile spendere un ultimo commento per chiarire che nemmeno io ho nulla contro di te, dato che siamo stati gli unici, insieme a pochi altri, a metterci la faccia scrivendo il proprio nome.
RispondiEliminaSpero con questo che i tanti anonimi si diano maggiore contegno, dopotutto qui ci conosciamo tutti.
A presto. Buone ferie a tutti voi.
Lasciando il dubbio che all'epoca i telai e componentistica bianchi potevano essere di importazioni da paesi stranieri, lasciando il dubbio che nessuno o veramente pochi siano in grado di avere la certezza su questo telaio perchè datato molto vecchio, dico la mia dando modo a quelli che mi amano di potersi divertire con i loro messaggi anonime che a me non interessano.
RispondiEliminaIl nodo sella assomiglia al Bianchi dei primissimi 900 ma secondo me ci sono dei particolari diversi, l'attacco dei forcellini posteriori alti sembrano bianchi ma secondo me ci sono particolari diversi, il movimento centrale e le altre cose come ad esempio i tendicatena, sentendo tanti specialisti nel campo e parlando con loro siamo dello stesso parere che non siano Bianchi, lasciando tutti i dubbi del caso aspetto una cosa da Zagor che dovrebbe chiarire ulteriormente le cose.
Questo nella mia piccola esperienza e con tutta umiltà è quello che penso, aspettiamo le persone esperte.
RIBERIOS
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaciao,
non vorrei dire una cazzata ma....
le bianchi anche in quegli anni non avevano la serie sterzo integrata...?
credo che anche la sede dei tiracatena fossero diversi o sbaglio..?
Livio da Cento
Condivido quello che ha scritto Livio
Riberios
ZAGOR
RispondiEliminaSalve per "Ci VEdiamo Presto" se vuoi veder il telaio dal vivo contattami via mail "deppyal@yahoo.it" che ci si mette daccordo.
Saluti a tutti e Grazie agli Appassionati non anonimi!
Zagor