marco ci mostra le fotografie di questa bicicletta dei primi anni '20 o giù
di lì. anonima, proviene da una villa del modenese ed è ora a Parma, in
attesa di cure adeguate. che ne pensate? il portafanale ha una W e sul
cannotto di sterzo rimangono vaghe tracce di decalcomania
@Mayno: Grazie per aver pobblicato le foto. Da quanto ho potuto capire sin'ora si tratta di una bicicletta artigianale tipo Bianchi essendo sprovvista di numero di telaio. Gli unici segni distintivi oltre al portafanale sono la decalcomania sul cannotto di sterzo e la marcatura dei mozzi. Rinnovo l'invito già espresso a quanti mi potranno aiutare ad avere più informazioni.
RispondiEliminaW di wolsit?le aste dei parafanghi mi sanno di casa Bozzi ( vedi la mia Legnano del 1925).....
RispondiElimina@ Andrew. Grazie del commento., A quanto mi dicono qui in zona è probabile che si tratti di un mezzo straniero ma concordo con te che potrebbe anche trattarsi di una wolsit. Mi rimane sempre il dubbio sul fatto che sia priva di numero di telaio, cosa che le wolsit avevano già negli anni '20 se non mi sbaglio...
RispondiEliminaahia senza numero di telaio l'ipotesi wolsit cadrebbe...a meno che non sia un'assemblata su telaio Bozzi ( la Ditta vendeva telai completi anche ad assemblatori minori...)
RispondiEliminaL'asta dei parafanghi si unisce al telaio in modo inconfondibile e tipico WOLSIT !
RispondiEliminaSaluti e arrivederci a FE
Paolo da FE
@Andrew: se è come dici il telaio di produzione bozzi associato al kit "aftermarket" dei freni dovrebbe coincidere ma conservo ancora dubbi sul portafanale il cui logo non sembra simile a quello Wolsit di quegli anni...
RispondiElimina@ Paolo. Grazie del commento, se hai qualche altra indicazione te ne sarei grato