lillo ci aggiorna con le sue ricerche sulle Bianchi mod. Icaro. ecco le
fotografie della Icaro dell'amico beppe ed una pagina del catalogo
Bianchi 1941. 1941 prima uscita della Icaro (...) i parafanghi non
avranno mai le carenature complete, ma solo alette terminali, così come
le pedivelle, che da catalogo dovevano essere in alluminio, sono state
sempre montate in acciaio con scanalatura nella parte interna. Nel dopoguerra hanno modificato molte cose, tra cui leve freni e carter.
Molto bella... il carter è un Taurus però!!!
RispondiEliminaMa guarda !!!! Due bianchi Icaro entrambi del '41 con lo stesso carter.... però qualcuno ha deciso di sostituire ad entrambe le bici il carter con uno della Taurus !!!!! Ma che burloni !!!!
RispondiEliminaLillo
Che vuoi farci Lillo, non ti eri accorto di essere capitato nel mondo degli "imparati"...
RispondiEliminaPer me Elitbici ha ragione!!
RispondiEliminache mozzi e che cerchi monta?
Per me Elitbici ha ragione!!
RispondiEliminache mozzi e che cerchi monta?
Grazie Cristiano!!
RispondiEliminase vuoi Lillo... ti dico anche il modello di Taurus che montava quel carter lì, visto che sono imparato,
Taurus Lautal....Taaac!
Per gli imparati... Mozzi marcati bianchi in corsivo con ingrassatori a fascetta e flange in alluminio ... Che divertimento ragazzi !!!!
RispondiEliminaLillo
Ah dimenticavo ... Cerchi in alluminio !!! Su entrambe le Icaro ; però i carter sono stati sostituiti su tutte e due .... Con due carter Taurus Lautal chiaramente !!!!
RispondiEliminaLillo
Si capisce che Lillo è un pochino permaloso....la bici è bellissima,ma se fosse completa sarebbe piu bella ancora.
RispondiEliminaanche i cerchi sembrano lontanissimamente simili a quelli in alluminio....ma se vuoi, mi sforzo e ci credo!
vai a vedere come dev'essere sto benedetto carter
https://picasaweb.google.com/116528008192700861895/BianchiIcaro1941Prima#
Ma se preferisci il Lautal al Suo...fai bene a tenerlo. ;-)
che belli i cerchi in alluminio che si ossidano..
RispondiEliminavai lillo sei tutti noi...
Quando ho comprato la Icaro in questione ho subito pensato che il carter poteva non essere il suo (tant'è che lo dissi subito a chi me l'aveva venduta), ma qualche dubbio m'è venuto quando l'amico Lillo mi ha mostrato la sua ed aveva anch'essa esattamente lo stesso (identico) carter: allora mi son detto:
RispondiElimina- siamo in pieno periodo di guerra (il n. telaio è 982.304)
- il catalogo mostra un modello che differisce dalla realtà (non si hanno notizie nè dei parafanghi carenati, nè delle pedivelle in alluminio; magari succede la stessa cosa per il carter quantunque, ne convengo, esistono icaro con un carter tipicamente Bianchi)
- è dunque da escludersi? perchè se ci pensate bene le probabilità che in 2 icaro si rompa il suo carter originale (più o meno nello stesso periodo)e che su di esse si montano 2 carter identici (vi faccio notare il quartino superiore del codino taac) mi sembrano scarse
Ciò detto vorrei invitare gli esperti ad essere un pò più cauti con una sottolineatura non banale: lo stile non è sostanza ma spesso la sottindende.
Biagio52
Caro Beppe, ho fatto le medesime considerazioni sulla strane coincidenze ( carter uguali,rottura con sostituzione con lo stesso carter etc...)
RispondiEliminama poi chiedo agli esperti :
- il carter della Lautal non ha la parte inferiore del codino con taglio obliquo verso l'avanti ?
- e la parte interna, nella sua parte posteriore, non ha il giro intorno alla ruota libera ?
Lillo
@ Biagio52
RispondiEliminaCentrato il punto. Troppo spesso si vive di dogmi e di cataloghi, dimenticando che certe bici non vengono dal terzo millennio ma da un periodo di guerra, con tutte le difficoltà del caso. Era tempo di miseria e talvolta anche nelle officine si faceva con quello che si aveva - per non contare i casi in cui le bici erano consegnate personalizzate su richiesta del cliente. Non è la prima volta e nè sarà l'ultima in cui si vedono bici non coerenti con il "dogma catalogato" e basterebbe un minimo di elasticità mentale per superare l'ottusità incombente.
@ Lillo
Consiglio di abbandonare la tenzone perchè trovi sempre un muro di gomma
Con tutti i modelli che ha prodotto la Bianchi, come mai si utilizzava "quel che c'era" su un modello Top Di Gamma?
RispondiEliminaImpero con carter pseudo Taurus non ne ho mai viste!!
Paracorto stai zitto,addirittura scrivi in anonimo adesso,lascia stare tu di bici non capisci nulla.
RispondiEliminaLa storia del tempo di guerra fa sempre comodo quando le bici del 41 e 42 sono incomplete. Mi fa strano anche notare che personaggi navigati come voi siano ancora fermamente ancorati a ciò che dicono i cataloghi. Ma non dico ciò perché possa sembrare poco elastica la mia visione dei cancelli d'epoca o che sia imparato. Sarei lieto di farmi un caffè con qualcuno di voi a Novegro :-)
RispondiElimina.. io non comprendo il perchè i commenti ad una bicicletta siano motivo di offese e litigi..
RispondiEliminapersonalmente ammiro le vostre biciclette senza giudicare, ma semplicemente per la passione che ho ritrovato nel restaurare biciclette bistrattate, deturpate, talvolta offese..
-Ci si vanta spesso delle passioni,
anche delle più criminose;
ma l'invidia è una passione timida e vergognosa
che non si osa mai confessare.
La Rochefoucauld
Saluti, Giorgio
I possesori di queste bici, possono per favore guardare se sotto al numero di telaio c'è per caso una sigla tipo O oppure OS oppure OZ ??
RispondiEliminaCosì proviamo a spiegare.
riberios
Di solito queste sigle si trovavano su bici del 42 con colorazioni speciali dove le parti bianche venivano cadmiate e gli accessori come il carter potevano essere della Zecchini (che si trova anche su bici di altre marche corrispondenti allo stesso anno). Il fatto che la bici monti mozzi di lusso ( Siamt ) mi farebbe escludere questa ipotesi.
RispondiEliminaIo non penso di sprizzare invidia ne di essere offensivo nell'analisi della bicicletta.... E tutto questo buonismo poetico sulla passione delle biciclette spupazzato nel web per darsi tono lascia il tempo che trova.
Ancora Riberios!!!..ma se non sai nemmeno cosa hai mangiato ieri sera! .....cosa vuoi spiegare??!!
RispondiEliminaFacci piuttosto vedere una bici delle tue,invece di fare il trombone!
per Gore
RispondiEliminaIo ho censito biciclette Bianchi con queste sigle strane gia dal 1937 in avanti e ho riscontrato che alcuni modelli avevano parti che non corrisposndevano all'originale, vedo anch'io che questo carter ecc. ecc. ecc. ma era interessante capire se anche queste bici avessero una sigla strana.
aspettiamo i proprietari per sentire un po cosa dicono...
riberios
Siamo sicuri che i carter Taurus, a parte la forma tipicamente bombata, avessero quel disegno ? A me pare che nella parte interna vicino al mozzo avessero la curvatura in direzione della guarnitura e non questa finitura a punta di cono. Pure le tre nervature mi risultano snomale per un carter Taurus, di solito liscio, come il disco che invece non ha rilievi. Senza offesa per nessuno si capisce !
RispondiEliminaPierpaolo
...oddio, in effetti adesso vedo anche qualche Lautal con il carter di quella forma, anche se resta il disco diverso
RispondiEliminaPierpaolo
Salve a tutti senza polemizzare con alcuno....volevo ricordare che già in quell'epoca esisteva la "contraffazione"...enunciata anche in alcuni Cataloghi soprattutto della Bianchi .
RispondiEliminaSaluti
Zagor
Riberios ha ragione. La sigla che intendevo io e' quella del 42 che riguardava colorazioni ed allestimenti fuori standard.
RispondiEliminaQuesto carter potrebbe essere un Zecchini
Per me sostituito dopo km e km
Non ci credo che coi Siamt sbattevano su roba non originale. Se due "cancelli" montano lo stesso carter e magari arrivano dalle stesse zone , ci sta che fosse il "trattamento" riservato alle bici in quel periodo... La butto li!!
Scusate perche' Goretex non ci fa' vedere il carter della sua Icaro del '41 prima del restauro ?
RispondiEliminaritengo che un collezionista e un esperto come lui li abbia fatte prima di metterci mano.
Lillo
Lillo mi rispomdi ?? sotto al numero di telaio c'è una lettera o no ?? che lettera c'è.
RispondiEliminariberios
Guardero' sicuramente !!
RispondiEliminaPer Goretex
Il link della Icaro che mi hai inviato non mi sembra sia la tua ma di Stefano, mentre mi risulta che quelle della tua le abbia publicate su Flick ma dopo il restauro.
grazie
RispondiEliminariberios
Lillo, quella del 41 l'ho tenuta una settimana poi è volata via...Non l'ho "restaurata" io. Mi è rimasta quella del 46 ma è diversa, segue l'allestimento della Super Extra. Fidati che quella giusta è come quella di Stefano.
RispondiEliminaUn grazie a Marco per l'ospitalità e a tutti voi per i vs commenti che trovo, in questa occasione, appassionati/anti e in un giusto "stile". Vi farò sapere, appena possibile, se sono presenti quelle sigle sotto al n. di telaio.
RispondiEliminaSPero di poter venire a Novegro e di bere se vi va un caffè con chi vorrà.
Biagio52
Per Riberios
RispondiEliminaNon ho trovato nessuna lettera sotto il numero del telaio.
Considerazioni sul carter:
- il modello di carter montato sulle Icaro dell'amico Stefano e quello della mia e di Beppe non sono di produzione Bianchi in serie
- lla Icaro di Stefano e' stata prodotta ai primi del '41, mentre la mia e quella di Beppe a fine '41 inizi del '42.
Ipotesi:
la Bianchi si riforniva di carter da '26 per la Icaro da offlicine esterne, dapprima ha montato un tipo e successivamente lo sostituisce con un 'altro modello; tant'è' che nel dopoguerra decide di cambiario ancora .
Cosa ne pensate ?
Lillo
L'allestimento delle Bianchi di punta nel 42 seguono una certa logica "al risparmio" come già detto e spiegato su ogni blog... Prova a date un occhio all'impero di Andrew Ciclobacchettando ( blog Scrambler) .
RispondiEliminaIl carter di Stefano e' quello giusto!!!
Come la penso io, se non ha nessun numero, come detto sopra, la bici significa che è da catalogo e secondo me ha ragione Goretex.
RispondiEliminariberios
Caro Beppe mettiti l'animo in pace i due esperti hanno "pontificato":
RispondiEliminaIL CARTER NON È ORIGINALE.
Evidentemente dopo pochi anni ad entrambe le bici si è' rotto il carter ( che sfiga!!!! Solo quello!!!) e i proprietari lo hanno sostituito (guarda la combinazione) con un altro ( identico per di più !!!! , maledetti !!!! Ma non potevano richiederlo alla bianchi !!!)
Magari i proprietari erano fratelli e li hanno trovati d'occasione !!! Bah !
Ma chiedo, e se in futuro dovesse spuntare fuori un'altra Icaro con quel carter ??? Sai quante risate !!!
Lillo
@lillo
RispondiEliminaNel collezionismo e nel restauro C'è sempre da imparare... Effettivamente un carter come questo non si era mai visto su una Icaro... Ma conoscendo l'intelligenza di goretex sono sicuro che se si venisse a scoprire che e' corretto sarebbe il primo a fare mea culpa... C'è sempre da imparare.
Sono altrettanto sicuro invece della tua ottusità... La tua permalosità e' qualcosa di irritante... Piuttosto di continuare ad avere risposte da saputello isterico pensa a sistemare il restauro aberrante che hai fatto su quella povera Icaro. Ti ricordo che anche in quel caso hai difeso cocciutamente la tua opinione senza un minimo di umiltà
" Sadismo " termine impiegato per definire violenza fisica o verbale, e non ti sei voluto smentire.
RispondiEliminaMi hai definito " saputello isterico", ottuso, permaloso, e presuntuoso. Ti ringrazio pubblicamente di tutti i complimenti che hai proferito nei miei confronti, ma non hai capito una cosa essenziale, il divertimento nell'ascoltare i vari commenti e le opinioni più o meno interessanti su una bicicletta che è' un po' la nostra passione.
Sul mio restauro non ho mai detto che fosse perfetto, anzi , ma ho fatto quello che ritenevo più giusto, magari sbagliando, ma ho detto anche che ero pronto ad accettare consigli preziosi e costruttivi ( vai a rileggere ).
Con questo chiudo e non mi sentirete più .
Lillo
LIllo non prendertela!
RispondiEliminaSe te la prendi gli imparati sono contenti!
Non sanno fare altro che guardare i cataloghi e parlare di carter,freni,pedali non originali.
Siete un pò distanti da quello che è veramente il mondo del ciclismo d'epoca..Secondo me era meglio quando certi personaggi se ne stavano tranquilli chiusi nelle cantine a togliere la ruggine.Questi blog sono utili,questo in particolare non credo che sia nato con lo scopo di fare discutere le persone.Ma è possibile che per un carter bisogna incazzarsi?Il problema delle biciclette d'epoca è che sono diventate l'affare dell' ultim ora.Chi vive questa passione da anni e ha avuto la possibilita di conoscere i collezionisti di qualche anno fa sa che la storia e ben diversa.La bici è bella.non centrano catologhi e pezzi cambiati.nessuno di noi sa che cosa facevano in quegli anni alla bianchi.non cioccate piu!
Giorgio
Noi imparati siamo usciti da tempo dal garage!!!
RispondiEliminaCommenti sul restauro oppure altro...non mi permetterei mai di farli. Ho solo detto cio che pensano quasi tutti....che il carter non è il suo!!
Se poi per qualche mese hanno fatto Icaro sfigate cosi...puo essere!! Pazienza!! Io gli cercherei quello giusto che cosi non centra nulla!! (questo vorrebbe essere un consiglio)
Lillo, giusto una curiosità .... Di dove sei??
RispondiEliminaCodogno
RispondiEliminaSono d'accordo con Giorgio, a quel tempo la Bianchi faceva dei cataloghi e poi le biciclette non erano esattamente uguali, ne è l'esempio la Icaro che nel catalogo ha i parafanghi carenati e poi sulle biciclette ne vediamo degli altri. I cataloghi non sono delle verità assolute ....le biciclette di quell'epoca sono appassionanti anche per questo !
RispondiEliminaA De Sade vorrei consigliare di andare cauto con le offese, e di non ergersi a depositario della verità assoluta, conosco Lillo personalmente e non è esattamente come tu lo vuoi far passare anzi, tutt'altro, mi sembra invece che la sua fosse una sana ironia che spesso non guasta.
Carlo
Comunque, noi imparati non guardiamo i cataloghi da tempo... Dicono un sacco di panzane. C'e nessuno che ha una Claudio per trovare le differenze confrontandola sul catalogo? Paolo ha esagerato un pochino a mettere per iscritto quello che tanti si sono limitati di pensarlo solamente. Ho saputo che Lillo e' anche un professionista e star li a far ironia perché ti hanno detto che il restauro non e' la fine del mondo non me lo sarei aspettato. Posso capire il vecchiardo taroccatore , ma uno come te.... Per cosa poi?? Quater rotam?!! Ma va La!!!
RispondiEliminaComunque sono saltate fuori altre Icaro taurusizzate e secondo me vanno peggiorare una bici già handicappata che non e' ne carne ne pesce!!
Pisenlov !!!!
@Carlo e Lillo
RispondiEliminaOffese? io ho solo detto che le reazioni di Lillo a qualsiasi critica sia stata avanzata fino ad ora sono irritanti... permaloso, isterico e sapputello non sono offese... visto che il modo di fare di Lillo è "sana" ironia" vi consiglio di farvi una grassa risata anche con il mio commento...
Tornando a bomba... tralasciando i soliti commenti Anonimi, mi pare che tutti quelli che hanno criticato lo hanno fatto costruttivamente solo per migliorare una bici che merita di essere restaurata degnamente. Serve solo un pò di umiltà, a torto o a ragione, di mettersi in discussione...
Voglio ricordare che la bici è stata presentata come "restauro conservativo", richiedendo un parere...
Avete la memoria corta perchè nel vecchio post Lillo difendeva con la spada fra i denti il suo restauro... per fargli capire che il colore e la modalità modalità di restauro erano fortemente discutibili è servita una buona dose di pazienza. Oltre ad una mia mail privata in cui gli ho gentilmente inviato foto e consigli per restaurare al meglio la sua bici (sintomo che sadismo e violenza non fanno proprio parte del mio carattere).
Chiudo dicendo che non ho mai scritto mezza riga riguardo al carter, ma mi sono limitato a porre dei dubbi sul restauro, per cui non mi sono affatto immolato a depositario di verità assolute.
Pratendo dal presupposto che il carter sia il suo, non trovate che sia molto strano che la Bianchi abbia montato un carter dal disegno del tutto simile a quello della contemporanea e diretta concorrente commerciale Taurus Lautal?...Gli scopiazzamenti sono da marche artigianali, non da grandi marche quale era Bianchi.
RispondiEliminaMarco
se tutti noi che cerchiamo di restaurare una bici dovessimo seguire questi commenti senza comprenderne le indicazioni corrette, ci ritroveremmo nel limbo dell'esibire un oggetto e non nel usarlo quale tale: UNA BICICLETTA VECCHIA !!
RispondiElimina..il perchè usare la bici :
..non inquina,
è silenziosa,
è inoffensiva,
non ingombra,
fa bene alla salute.
e risparmi tanti ma tanti soldi ;-)
saluti, Giorgio
p.s. non sono anonimo ma ci metto sempre la faccia..
usate le bici non le parole... ciao
Giorgio... Io aggiungerei all'elenco:
RispondiEliminaRischi la vita ( dipende dove abiti)
Se il tuo slogan dovesse essere quello che hai appena elencato, una bici varrebbe l'altra e l'Icaro in questione l'avresti rinfrescata e registrata così com'era senza farsi coinvolgere dalle seghe mentali che popolano ormai tutti i blog.
E' inutile associare l'incoerente poesia al collezionismo... Stridono tra loro .... Sono sempre piu convinto che non si può trovate una ' via di mezzo '
O e' bianco o e' nero!!
Goretex972 gobbo di brutto !! :-)
Goretex972...
RispondiEliminaio ora vivo a Treviso,
non credo sia incoerente associare poesia al collezionismo..
le bici non le registro e le rinfresco, ma le restauro ripristinando le parti sostituite da ciclisti affaristi, non sono laureato ma mi difendo.. vuoi credere di essere uno di quelli che si fanno le s.. mentali? buon per te,
io no e molti altri come me si dedicano al recupero di vecchie bici con passione e non superbia..
quando vuoi possiamo incontrarci, metto a rischio la mia vita.. contro un giubbino??
mahh.
io mi chiamo Giorgio e la mia compagna Eva..
quando vuoi vieni a berti un bianchetto con noi... la mia email: levecchietardone@gmail.com
ciao a presto