Le biciclette antiche sono porte che aprono connessioni sul passato all'immaginazione, tanto quando giungono pressoché intere come questa, quanto se appaiono al presente con una lunga storia di utilizzo, modifche, usura e umidità. Se la bicicletta è intera, si va direttamente ad un'annata precisa, anche quando è indefinita, se ci sono plastiche aggiunte, componenti sottratti, strane modifiche, riparazioni aggressive, il periodo d'osservazione è più ampio, ma sempre alrettanto affascinante, a patto di vedere l'attrezzo come una biografia e non come una figurina. Non ho saputo resistere ad aprire questa porta: biciclettone mezza corsa del primo '900, base Clément, su ruote grandi 700 A. Non è certo una bicicletta professionale da corsa, ma un gran bell'attrezzo corsaiolo, in quel di Noiretable all'inizio del '900, per escursioni di lusso nei momenti di festa.
Oggi ch'è domenica mi sento anch'io un signorotto in vacanza sul finire del primo decennio del '900, ma con questa corona enorme di gran moda, che fatica le salite!
Sul piano sotto i viali è tutta un'altra storia, pare d'essere a cavallo, su queste grandi ruote 700 A, leggere su cerchi in ferro stretti e raggi sfinati, telaio alto e corto, forcella dritta, manubrio senza spostamento.
Con l'aiuto della prudenza, in discesa i freni secolari se la cavano discretamente: freno anteriore a tampone, freno posteriore a fascetta, su licenza Bowden.
Mozzi a 36 fori, con coni larghi, in uso tra fine '800 e primo '900, raggi sfinati, per leggerezza ed eleganza.
Pedali originali con memoria di oliatori a lancetta.
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