Restiamo negli anni '30, grazie a Walter che ci presenta la sua torinese Morando:
Morando?
Ritrovata quasi completa, un anno fa in
quel di Garessio, come testimonia il campanello, più recente, con il
nome del rivenditore.
Balloncina uomo, dalle ossa grosse che
ci riportano almeno alla seconda metà degli anni '30, confermato
dalle parti bianche nichelate e non cromate. Carter chiuso con
padellino piccolo e oliatore, una pompa in ferro ancora funzionante.
Mozzi anonimi, ma con oliatore, guarnitura marca Cicles, testa
forcella elegante e sobria, cerchi in acciaio su 36 raggi ciascuno.
Colore nero, pesantemente ritoccata o
addirittura riverniciata probabilmente dal rivenditore, quel Fazio
Modesto, forse quando le ha aggiunto il gruppo luce anteriore.
Il dubbio sull’identificazione del
marchio però ci viene guardando le decals a coppale: sembrano più
recenti, anche se le pennellate di nero le contornano e almeno per
quella del canotto sterzo, in parte le si sovrappongono.
Il marchio Morando di Torino esiste dal
1939, ma non ho mai visto i modelli a bacchetta, come al solito non
esistono cataloghi e nemmeno notizie sommarie. Forse prima della
guerra assemblava per conto terzi, chissà… altre ipotesi di
identificazione sono le benvenute.
Completano il restauro le manopole in
osso, la sella Aquila ed i pedali a loro volta restaurati ed una
lucciola con la gemma in vetro sfaccettato.
Test su strada bianca egregiamente
superato nel maggio scorso, sul percorso Verduno – Alba e ritorno,
nel corso dell’ultima ciclobacchettata.
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