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sabato 18 febbraio 2017

10 Marzo - DIAVOLO ROSSO - Torino

Dalle OFFICINE CREATIVE TORINO:

Buongiorno a tutti,

vi inoltriamo con molto piacere la notizia che uno degli spettacoli del cartellone di Piemonte dal Vivo presso l'Hub Multiculturale Cecchi Point, sarà dedicato ad una figura epica del ciclismo Giovanni Gerbi, meglio conosciuto come Diavolo Rosso.

In allegato la scheda dello spettacolo che è in programma al teatro del Cecchi Point il 10 marzo 2017 realizzato dalla compagnia Coltelleria Einstein di Alessandria.

A breve vi inoltreremo anche notizie dettagliate sul programma della giornata.

Potrebbe essere interessante allestire in sede delle Officine Creative una piccola mostra di bici. Qualora qualcuno di voi fosse interessato a questa opportunità, ce lo faccia sapere, in modo da organizzare al meglio il pomeriggio e la serata.
 
Diavolo Rosso
Avventure, imprese e mitiche astuzie di Giovanni Gerbi,
il grande campione, pioniere del ciclismo professionale
nel racconto del nipote attore

scritto e interpretato da Giorgio Boccassi
regia di Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola
oggetti di scena di Beatrice Boggio Sola
tecnico luci e suoni Massimo Rigo
organizzazione Pier Paolo Casanova
partner sportivo ASD “Fausto e Serse Coppi a Castellania”
Un ringraziamento speciale a Giangerbi Barbero e Michela Barbero


Giovanni Gerbi è stato un grandissimo campione che, nei primi anni del novecento, era quasi invincibile.
Giovanni Gerbi è stato un pioniere del ciclismo professionista: oltre a possedere una potenza incredibile,
una resistenza eccezionale e una volontà ferrea, Giovanni Gerbi ha studiato sin dall’inizio della sua carriera
le tecniche migliori per correre in bici.
E’ stato uno dei primi, se non il primo, a fare i sopralluoghi per studiare le corse, uno dei primi a usare il massaggio prima e dopo le gare, a adattare gli elementi della bici per migliorare la posizione in sella, a tagliarsi i capelli corti corti per essere più aerodinamico e così via.
Ma l’epos del Diavolo Rosso è fatto anche dei suoi stratagemmi incredibili, dalle sue trovate, dalle sue astuzie e spesso dai suoi inganni omerici, dalle sue scelte truffaldine.
Il Diavolo Rosso è stato amato dai suoi tifosi che erano tantissimi, è stato amato e odiato dai suoi rivali, che ne temevano la potenza e le strategie.
Amato e vincitore come lui furono poi in pochi: Girardengo e Coppi su tutti.
Giorgio Boccassi, l’attore narrante, è nipote di Giovanni Gerbi , fratello di suo nonno materno e questa illustre parentela lo induce a raccontare, a rievocare quei tempi eroici, a ricordare.
Nel racconto di Boccassi, il Diavolo Rosso diventa un Supereroe dalla potenza infernale e dalle astuzie diaboliche, diventa un personaggio mitico, come lo sono stati Ercole, Spiderman, Ulisse, Iron Man.
In realtà il racconto teatrale percorre le grandi imprese del campione, attraverso un’attenta documentazione storica, percorre le rivalità con altri grandi campioni quali Cuniolo, Ganna, Galetti, Rossignoli, Petit Breton, Garrigou, rievoca le caratteristiche delle corse ciclistiche di quei tempi.
Quelle corse erano una vera battaglia: forature, strade polverose, corse di 600 chilometri, carri in mezzo alla strada, mandrie di buoi e greggi di pecore, fermate nelle osterie per rifocillarsi, galline,
cani e gatti tra le ruote, tifosi scatenati e spesso violenti, spari e frustate, insulti e provocazioni.
Nel racconto teatrale appassionante e furibondo, come una tappa combattuta, emerge quel tempo, emergono quegli anni del primo novecento quando si inventava il nuovo futuro, anche nello Sport.
Gerbi è unico, è stato atleta d’una grande classe, d’una classe a sé, d’una fibra tutta particolare, indiscutibilmente e nettamente superiore a quella di tutti i suoi contemporanei.
(…)Tu sei stato, ecco il tuo merito altissimo che allora non vedemmo ma che oggi risplende da lontano come un faro ad illuminare le strade verso l’avvenire, tu sei stato fra i pochi precursori e iniziatori e maestri dello Sport Italiano.” (Vittorio Varale).

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