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venerdì 8 febbraio 2019

Gerbi 1948

Elegante reperto consumato e riesumato dall'umido, ma ancor'rosso d'indole Gerbi!
 
Prima di affrontare il rosso ferro, freddo di brina astigiana, scaldate gli animi con questo bellissimo articolo "Giovanni Gerbi tra cronache sportive, memorie familiari e mito" di Francesca Mogavero, che ha ottenuto il secondo posto al "Premio Piemonte Mese" ed è ora on-line su Piemonte Mese
Il restauro inizia al sapore di antica gomma Piero Brunello & C. Torino - Marca Lince:
Dopo gli anni cupi della guerra, nella seconda metà degli anni quaranta l'industria italiana del velocipede riparte in grande stile, sulla scorta dei virtuosi anni trenta, con ammodernamenti produttivi di grandi speranze ed un brulicare di antichi e nuovi marchi, che purtroppo nel decennio seguente tenderanno invece a svanire o spostarsi al vantaggio dei cicli motorizzati.
Gemma al parafango posteriore, con catarifrangente in plastica, vincolata alle astine; parafanghi lunghi e avvolgenti di pregiata fabbricazione industriale tanto a me ignota quanto lodevole.
Gran bel mezzo, usato poco e quindi ancora bene in grado di testimoniare la qualità produttiva della sua epoca: una bicicletta elegante, ma snella, filante, solida e bella scattante di bacchette!
Sellone in cuoio spesso con struttura a molle - senza la classica imbottitura in crine di cavallo - di produzione F.N.


Campanello Gerbi, gruppo luce Regina, paramanubrio in zama con fascetta di ferro e gommino ormai quasi estinto:
Manubrio di ottima produzione Confalonieri, pedali a sei cubetti originali.

Gomme torinesi Superga 28 5/8

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