Anticaglia da gran battaglia, di centodieci anni vissuti intensamente, che cicatrici, acciacchi e tatuaggi raccontano fieri e unici, laddove il pregio del ferro inglese ha resistito con tenacia, pur perdendo parte del suo lustro. Più di amene considerazioni, la bicicletta val' che vada ancora pedalando, nonostante tutto
Linea lunga e slanciata, foderi della forcella e posteriori smontabili con sezione a "D" piatti sul lato interno, grandi ruote 700 A (28 3/8) - su mozzi originali B.S.A. con raggi 32 anteriori e 40 posteriori, cerchi originali - ancora discretamente rotonde, grazie anche al supporto di gomme nuove.
Rimontata con catena 1/2 x 1/8 "ingrossata" per contrasto all'usura dell'ingranaggio, sfere nuove del movimento centrale, gira ancora bene oggi, nel suo secondo secolo, liscia e silenziosa, accompagnata da ruota libera B.S.A.
Scatola del movimento centrale "corta", filettata, con serraggio a chiavelle per le calotte.
Mozzi originali B.S.A., di cui il posteriore con tendicatena a mezzaluna.
Pratica, efficace e resistente riparazione d'altri tempi per i forcellini, con calzini di rinforzo fatti a mano, tanto all'aroma d'antico, che non oso rimuoverli e neppure ripulirne la patina d'unto, di lunga e irripetibile sedimentazione.
Bene immersi nel ferro inglese, tra densi profumi d'antico velocipede, passiamo alla sfera mistica, con diversi numeri incisi quì e là sul telaio, accompagnati da simboli: 1953 e 1903 con un'ancora rivolta verso l'alto, 1918 con una croce ed un'ancora rivolta verso il basso, un 3 con una I e la ricorrente ancora rivolta verso l'alto. Meglio pedalare e non pensare all'arcano enigma, si perde l'equilibrio. Forse la bicicletta è già il tesoro, non l'attrezzo per andare a cercarlo
Freno a fascetta con tiraggio centrale Le Stopp Lateral - Licence BOWDEN, francese.
Sella in cuoio UNICA, italiana.
Nessun commento:
Posta un commento