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giovedì 23 aprile 2020

Durkopp 1914


Sul finire degli anni dieci del XXI secolo - l'anno scorso - ho avuto il piacere di lavorare alcune biciclette da corsa e da viaggio - italiane e/o di provenienza italiana - degli anni dieci del '900 e anche un poco prima, non tutte mie. Una dopo l'altra, un dettaglio fondamentale è ricorrente: geometrie compatte e ruote a raso del telaio, forcelle a forderi dritti o pochissimo curvati, qualità dei tubi e saldature di alto livello, biciclette molto tecniche e precise, rigide e leggere, dure da raddrizzare, quando è stato necessario, tenaci! Ho ripreso in mano questa Durkopp del 1914 con telaio strepitoso: sverniciata dieci anni fa da tinta grassa e posticcia, lasciata a ferro senza trattamenti, ha fatto negli anni pochissima ruggine. Tutta scura di ferro, questa bicicletta è rimasta sempre un po' in ombra all'occhio dei visitatori; ho deciso dunque di dedicare al ferro una vernice anticata, sulla traccia di minimi residui della tinta originale, per dare il meritato risalto alle finiture.
Sulle biciclette del periodo 1908-15 ho ritrovato componenti di alta qualità, talvolta non facilmente sostituibili, riparabili e/o compatibili con i ricambi standard degli anni venti e seguenti, in particolare movimenti centrali e serie sterzo.
Carro posteriore stretto, già sagomato da entrambi i lati per mozzi "giroruota", che proprio in questo periodo iniziano a diffondersi al contempo della sperimentazione di nuovi forcellini, tendicatena, sganci rapidi.
Degni di nota sono quì le "chiusure" dei foderi sui forcellini:

3 commenti:

  1. Caro Mayno,

    è sempre un piacere leggere dei tuoi restauri e guardare le immagini delle tue superbe biciclette, onore al merito! Sono rimasto colpito dal ripristino "colorato anticato" della Durkopp, mi domandavo quale tecnica hai usato: vernice azzurra diluita e passata a straccio? previa mano di Owartoil-oil o senza? Paglietta finale per togliere un po' del nuovo colore? Davvero sei riuscito a trovare un perfetto equilibrio vecchio-nuovo in questo ripristino, mi levo il cappello! Se hai volgia di condividere la tua tecnica e darmi qualche suggerimento, ti ringrazio anticipatamente. Buon lavoro e lunga vita alla tua officina.
    La Maranza (da Trieste)

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  2. Ciao La Maranza!

    Ti ringrazio per gli apprezzamenti, sono di grande stimolo per andare avanti nel mestiere.

    Lo strumento di base è vernice nitro semi-lucida da carrozziere, alta qualità a bomboletta.

    Le tecniche di pulitura e preparazione del ferro, eventuale fondo, stesura e carico del colore, asciugatura e invecchiamento dipendono da molte variabili: le condizioni del ferro, eventuali saldature da coprire, decalcomanie e rughe da mantenere a vista, la tinta... uso l'Owatrol a straccio come ultimissimo passaggio, come fissativo.

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  3. Grazie Mayno, sicuramente mi riservo di disturbarti un giorno con una bella chiacchierata e farti "confessare" qualcun dei tuoi procedimenti. So che ci vorrà del buon vino... ma quello lo porterò io.
    Un saluto, buon lavoro.
    La Maranza.

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