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lunedì 29 settembre 2008

ungi!

secondo me non era solo moda. eppure questo semplice sistema d'oleata intelligenza è stato in uso giusto per un paio di decenni. dalla metà degli anni '20 a prima della Guerra. oliatore alla catena, per tenerla sempre unta! percorsi lunghi e polverosi, corse o pedalate, per polpacci d'acciaio e nervi tesi. in sella! si aziona il meccanismo magico della ciclistica. inspirare col naso e non colla bocca. per pedalare servono gambe, testa e occhi per assaporare. la bocca interviene solo per dissetarsi. non anche per imprecare contro le forature! il movimento diventa solidale. uomo, macchina e paesaggio, per ore lunghissime, chilometri e fatica. senza mai dimenticare che prendersi cura del mezzo è pedalare in armonia col marchingegno. par più un arto aggiunto, che semplice ferraglia!

5 commenti:

  1. E la riserva di olio stava nella canna verticale?

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  2. Esatto! Su questa Maino la ricarica di olio si fa attraverso un foro vicino al bullone per stringere il canotto della sella, sul tubo orizzontale del telaio. Mi è capitato anche di vedere una Bianchi con una sorta di valvola per il rifornimento saldata al piantone verticale, ma purtroppo per il momento non ho le foto..

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  3. Che figata... veramente.. mi state facendo entrare in un mondo nuovo.. ehehe. sta diventando una malattia! (tra un po' dovrei mettere mano ad una bici anni 20-30, per cui verro' a chiedere consiglio!)

    ciao

    livio

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  4. Che macchine perfette che erano ste vecchie bici !!

    Domenico

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  5. e si... veramente straordinarie!

    Grazie Mayno che ci posti queste cicche!

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