Squadra corse del 1911, con "Petit-Breton", Aimo, Bailo, Gremo, Petiva, Robotti. Personaggi in posa rilassata e biciclette tirate a lucido, in grande contrasto con quanto avverrà poi nelle corse, tra percorsi infiniti, strade disastrose, rotture, incidenti e fatiche dell'epoca. Da notare la corona FIAT, freni a tampone, freni posteriori a fascetta, parafanghi, maglie della squadra, abbigliamento e motocicletta al seguito. FIAT che nel corso dell'anno successivo, dopo due anni e poco più di produzione iniziata alla fine del 1909, nel 1912 abbandonerà il mercato delle biciclette, smaltendo la produzione, senza più rinnovarla, secondo quanto riportato a pag. 134 di: "L'Avocatt in bicicletta - Il romanzo di cinquant'anni del ciclismo nel racconto di Eberardo Pavesi", di Gianni Brera, Milano, ed. Book Time, 2011, pp. 170 Riedizione del volume L'Avocatt in bicicletta, Edizione S.E.S.S./La Gazzetta dello Sport, Milano 1952 - Ripubblicato nel 1964 da Longanesi con il titolo Addio, bicicletta)
mercoledì 8 febbraio 2012
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4 commenti:
immagine molto buona, "Petit Breton" è i baffi, suo padre aveva un negozio di orologeria qui a Buenos Aires nel 1900, era un messaggero del Jockey Club, è cominciato da lì in bicicletta
FIGHISSIMI !!!
Zagor
Lucien Georges Mazan (nacido el 18 de octubre de 1882 y fallecido el 20 de diciembre de 1917), fue un ciclista francés nacionalizado argentino más conocido por el pseudónimo de Lucien Petit-Breton. Nació en la ciudad de Plessé, en el departamento de Loira Atlántico en Francia (ciudad situada en la bretaña francesa y que actualmente es parte de la región conocida como Países del Loira). Cuando tenía 6 años se mudó con su familia a la ciudad de Buenos Aires adquiriendo posteriormente la nacionalidad argentina.
Buongiorno,
vorrei segnalare la presenza di una fiorente attività di realizzazione di biciclette marcate Fiat spacciate per originali e d'epoca. Attenzione nella quasi totalità dei casi si tratta di oggetti contraffatti, di discreta, buona, fattura. Diffidate gente, diffidate...
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