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domenica 9 dicembre 2018

Wolsit ultracentenaria

Quando si va tanto indietro nel tempo, è molto raro trovare biciclette complete e comunque assai di rado capita perlomeno di trovarle a metà! Quando i riferimenti sono pochi o nulli, comprendere e rimettere in ordine questo tipo di reperti può richiedere anni di pazienza, più abbondante nell'approccio collezionistico che in quello commerciale.
Insomma, dopo sette anni dal recupero, ho trovato finalmente un senso a questa bicicletta, che si compone di due principali momenti storici: la base è una Wolsit da corsa degli anni dieci, il manubrio è un aggiornamento da viaggio degli anni venti.
Eccola dunque rimessa in ordine, nell'attesa di futuri affinamenti e restauro conservativo.
Telaio slanciato con forcella a foderi dritti, su ruote sport/corsa 700 C, mozzi Wolsit con 32 raggi per la ruota anteriore e 40 per la posteriore, cerchi in ferro stretti 32 mm, parafanghi stretti a schiena d'asino, freni a fascetta con comandi a leve rovesce, manopole in cartone pressato rivestite con celluloide, aste dei parafanghi vincolate al telaio e non alle ruote, porta-pompa a fascetta.


Pedali Wola in ferro a centro intero, stanca catena e ruota libera Wola, marchio utilizzato dalla Wolsit per i ricambi. Tendicatena Wolsit per cui il telaio porta una slitta di scorrimento, chiodini di posizione e dadi dei mozzi con boccole a scomparsa nei tendicatena, telaio e forcella.


martedì 20 giugno 2017

Cicli TOGLIATTI Anni '20

Di provenienza piemontese, dagli anni '20, bicicletta da corsa "giroruota" Cicli Togliatti, con freni a fascetta, cerchi in legno per gomme tubolari, manubrio in ferro
Restauro conservativo per Enrico V.
Sul freno posteriore sono ancora montati pattini in sughero originali, mentre sul freno anteriore i pattini sono in gomma
Mozzi Durkopp a chiocciole registrabili con galletti chiusi
Ruota libera doppia The Ring - London e pignone fisso
Guarnitura con corona a 44 denti e pedali Wola, con gabbiette e cinghietti originali, catena Alfred Appleby

domenica 12 marzo 2017

Cors'anni venti

Ci sono delle volte che ci rimango male, delle altre che ci rimango bene; questa volta, quando Enrico mi ha portato da sistemare questo ultimo ritrovamento, ci sono rimasto molto bene!
Bicicletta da corsa italiana di metà anni '20 intonsa e completissima, con pure il cavalletto di sostegno originale in ferro battuto, tanto che vien facile d'immaginare che il corridore per decenni e gli eredi dopo l'abbiano sempre conservata da qualche parte, come una reliquia da non modificare e non utilizzare. Al momento la ruota posteriore con cerchio in legno spezzato ed il cavalletto sono in restauro altrove, mentre mi godo la visione di questa sana ruggine, prima di cimentarmi nel restauro. La marca della bicicletta e di alcuni componenti è ancora da identificare
Mozzi DURKOPP, di cui il posteriore GIRORUOTA con ruota libera doppia e pignone fisso, corona da 44 denti con simpatico disegno Wola
Pedali a sega in ferro, con oliatori a lancetta, più gabbiette e cinghietti originali!
Cerchi in legno per gomme tubolari

lunedì 15 giugno 2015

Elettrolisi o sabbiatura?

Grazie a Luca, che ci presenta questa bicicletta di famiglia databile intorno al 1920: artigianale assemblata o Wola, secondo voi? Un dubbio su come procedere con il restauro, per cui sarebbero graditissime vostre opinioni ed esperienze: elettrolisi o sabbiatura?