Grazie a Simone, che ci presenta e racconta la sua bicicletta:
La Rouille d’Or…fascino senza tempo
Bretagna, siamo tra la Pointe de Raz et Cap Sizun, estremità
nord occidentale francese, sono i primissimi anni ’30, questa macchina solca
strade polverose soffiate da un forte vento oceanico, un cielo plumbeo fa spesso
da spauracchio ma nulla teme.
Un giovine touriste
routier , aspira a partecipare al Tour che in quegli anni vedeva i Leducq,
i Guerra, i Charles Pelissier, Dewaele dominare, ma lui, incurante, si allena
tra Eolo e la pioggia protagonista un giorno sì e un giorno sì…..la sua
resistente bicicletta è la nostra protagonista…..
Nasce così la leggenda della Rouille d’Or così ribattezzato
questo cancello primissimi anni ’30 per via del connubio sublime tra la ruggine
che ne segna la maturità e l‘oro che la fa splendere agli occhi degli amanti
del velocipede.
Il suo vero nome è Cycles Salvator ma per tutti è appunto
Rouille d’Or, ha vissuto in quelle lande bretoni ricche di carattere, di valori
genuini, di radici indissolubili, la salsedine ne ha sì segnato in superficie
il fisico come le rughe segnano il saggio, ma ne ha dato una patina
incommensurabile.
Telaio leggermente plongée,
molto corsaiola, ha un’agilità e una scorrevolezza smisurata, mai pedalato su
una bici novantenne così roulante.
Dispone del primo modello di Super Champion molto agile e
preciso (16/20/24 denti), la pedaliera davanti 46 denti, sella lunga da corsa,
freni a fascetta, leve corsa, piega sublime nastrata a dovere.
Cerchi in ferro uguali, scarpette nuove da 28 1 ½ misura
francese, pedali e puntapiedi d’origin.
Campanello per farsi sentire, filetti dorati per farsi
ammirare.