Grazie ad Alberto, che ci racconta della sua Cicli Papa dei primi anni '50:
Marca: CICLI PAPA
Modello: Balloncina
Anno di produzione: primi anni ’50 su telaio Amerio del 1939
Numero telaio: 38221
Proprietario: Alberto Castelli
Provenienza: acquistata da Paolo Bassi, Piacenza
Descrizione:
Cicli Papa, un curioso connubio tra un’azienda prestigiosa (l’Amerio di Felizzano) e il suo perspicace e ambizioso dipendente (il signor Papa per l’appunto, sempre di Felizzano), che da lavorante si trasformò in piccolo imprenditore, sempre in quel di Felizzano, operoso paesello nell’alessandrino. Papa, ad essere sinceri, non brillava di fantasia, anche da imprenditore solista rimase sempre inesorabilmente legato all’Amerio, utilizzava infatti i medesimi telai assemblati con componenti generici, di fatto era un assemblatore che non produceva nulla di ex-novo. Lo dimostra questo raro esemplare di bici che si sviluppa da un telaio Amerio del 1939 (con tanto di seriale che segue la sua cronologia), caratterizzato dalla ben nota testa di forcella, doppio diapason e maniglia saltafossi integrata al telaio, insomma tutte le tipiche caratteristiche della ben nota felizzanese, ma con un inedito allestimento realizzato nei primi anni ’50, decennio che vide Papa come imprenditore autonomo, lo dimostra l’utilizzo di parafanghi e copricatena tipici di quel periodo, oltretutto montando i parafanghi senza utilizzare le asole per le astine presenti nei forcellini posteriori, e adattando l’ancoraggio sempre dei parafanghi ignorando però i fori presenti nel telaio. L’operato di Papa oscillava pericolosamente tra l’arte dell’arrangiarsi in economia e il raffazzonato, caratteristiche tipiche della mentalità sparagnina piemontese. Però bisogna anche dire che Papa ci mise qualcosa di suo, ad esempio le decalcomanie (ben visibili in questo esemplare), tipici di questi anni sono i colori sfumati in stile spruzzo di bomboletta, altra caratteristica è il canotto sterzo in blu cobalto per distinguersi dal rosso amaranto Amerio, in realtà quel colore era già stato utilizzato dall’Amerio per alcuni modelli già negli anni ’40, periodo che annoverava Papa come dipendente; si potrebbe, forse, fantasticare che sia stato proprio lui ad inventarsi l’uso del blu per creare un’alternativa all’abusato rosso, ma questo con il beneficio d’inventario dello scrivente. Concludo sostenendo, forse in modo azzardato, che per chi ama l’Amerio e i suoi sottomarchi: Ideal e Auro, non può ignorare Papa e le sue creazioni.
Caratteristiche del modello:
Verniciatura nero brillante con sterzo blu, freno anteriore esterno e posteriore interno basso, assemblata e allestita nei primi anni ’50 sulla base di un telaio Amerio balloncina del 1939, mozzi Cidneo. Parafanghi identici a quelli montati su alcuni modelli Auro.
Sostituzioni e integrazioni:
- Gruppo luce Radius B52
- Paramanubrio “Gigante”
- Pneus Hutchinson Aquila da 26 x 1 1/2 x 1 5/8 (NERI)
- Sella Super Gandolfi in pelle imbottita di crine (rifoderata)
- Campanello Comet
Caratteristiche del restauro:
Restauro conservativo eseguito da Paolo Bassi e concluso dall’attuale proprietario