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martedì 31 dicembre 2013

Touring Club Italiano 1910-11-12


ancora grazie a marcello da ferrara, splendide pubblicità velocipedistiche a colori, da riviste mensili del Touring Club Italiano 1910 Stucchi, 1911 FIAT e 1912 FIAT.

mercoledì 8 febbraio 2012

FIAT 1911

Squadra corse del 1911, con "Petit-Breton", Aimo, Bailo, Gremo, Petiva, Robotti. Personaggi in posa rilassata e biciclette tirate a lucido, in grande contrasto con quanto avverrà poi nelle corse, tra percorsi infiniti, strade disastrose, rotture, incidenti e fatiche dell'epoca. Da notare la corona FIAT, freni a tampone, freni posteriori a fascetta, parafanghi, maglie della squadra, abbigliamento e motocicletta al seguito. FIAT che nel corso dell'anno successivo, dopo due anni e poco più di produzione iniziata alla fine del 1909, nel 1912 abbandonerà il mercato delle biciclette, smaltendo la produzione, senza più rinnovarla, secondo quanto riportato a pag. 134 di: "L'Avocatt in bicicletta - Il romanzo di cinquant'anni del ciclismo nel racconto di Eberardo Pavesi", di Gianni Brera, Milano, ed. Book Time, 2011, pp. 170 Riedizione del volume L'Avocatt in bicicletta, Edizione S.E.S.S./La Gazzetta dello Sport, Milano 1952 - Ripubblicato nel 1964 da Longanesi con il titolo Addio, bicicletta)

lunedì 7 giugno 2010

Cicli FIAT

da lorenzo, un bel contributo documentale:












giovedì 1 gennaio 2009

nuovi cicli

Nel tempo che giunta è l'ora di muoversi altrimenti..


Sergio, i' vorrei che tu e Lapo ed io
Fossimo presi per incantamento
E messi su d'un velò, ch'ad ogni vento
Per strade andasse al voler nostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento
di stare insieme crescesse 'l disio.
E monna Vanna e monna Làgia poi
con quella ch'è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d'amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i' credo che saremmo noi.

Epocali contingenze vollero che l'avvocato ed i suoi pari acquisissero la maestria dei Ceirano e d'altre meccaniche fucine. Prima di tutto, i fratelli cuneesi furono in vero fabbricanti di biciclette e, nel 1909, la FIAT opporsi non volle al grande seguito che il mondo dedicava all'industria velocipedistica. Cent'anni dopo, per il 2009, officine in crisi d'operai che son nipoti e pronipoti d'artigiani straordinari, figli a loro volta di carrozzieri per cavalli e locomotori, coltivano sogni e maestranze, in cantine e freddi antri, la sera dopo la fabbrica. Ecco la mia proposta, capitani, per un futuro a carboidrati, con meno servi del petrolio, di nuovo biciclette! Non ho lo spazio per accogliere le vostre macchine volanti, ma son qui a due passi dal vecchio lingotto: venite in bicicletta e suonate il campanello, quello della porta, c'è scritto Mayno: portate il vino!

La bicicletta è una replica infedele realizzata con finalità espositive.
 Mozzi S.A.T. possibili antenati SIAMT?
 

martedì 22 aprile 2008

e luce fu



Cicli FIAT
dal nostro inviato al museo di Cesiomaggiore, Alberto, un tuffo rovesciato nella storia delle biciclette d'epoca! suona strana a leggersi la decalcomania Cicli Fiat, ma. che incredibili finezze costruttive si scoprono su questa bicicletta!!!! quel portafanale mi rimarrà impresso in fronte questa notte. troppo a lungo ho osservato la ragazza

prezzo al pubblico L. 385, sono aperte le ordinazioni!

sabato 12 aprile 2008

echi dal passato

Welleyes suona di straniero, internazionale. e invece no, possiamo pronunciarlo a la italiana, senza offendere nessuno. il nome fiorì dalla lungimiranza dei Fratelli Ceirano, pionieri della meccanica su ruota, cuneesi a torino. era un marchio di biciclette! tutte italiane. mai vista una e, a dire il vero, nemmeno mai l'avevo sentita nominare. alla fine dell'800 la produzione è florida e dinamica. futurista prima del futurismo. cognome e nome son legati anche alle prime automobili, ma quella è un'altra storia. lì si va su un terreno a me ignoto. la moneta manca e chi ce l'ha entra diretto nella storia. tutto l'artifizio metalmeccanico e brevettuale viene ceduto a prezzo d'occasione per trentamila lire a un tal Giovanni Agnelli, nel '99, a capo di un manipolo di azionisti innamorati della prima auto Welleyes, veloce quasi quanto le sorelle biciclette.. 38 chilometri orari. passerà ancora qualche anno, dieci, gli anni delle prime autovetture e poi, nel 1909, ha inizio anche la vendita di biciclette, a marchio Fiat! per pochissimo tempo comunque. qualcuno dice solo due anni. non ne conosco la qualità, ma di certo ai giorni nostri son più che rare. estinte e quotatissime. roba da collezionisti armati di portafogli fino ai denti. siccome ho solo i denti, mi accontento del regalo di un amico, che m'ha lasciato far due scatti a un suo reperto! e di un catalogo sfumato che affiora dal passato