Quando si va tanto indietro nel tempo, è molto raro trovare biciclette complete e comunque assai di rado capita perlomeno di trovarle a metà! Quando i riferimenti sono pochi o nulli, comprendere e rimettere in ordine questo tipo di reperti può richiedere anni di pazienza, più abbondante nell'approccio collezionistico che in quello commerciale.
Insomma, dopo sette anni dal recupero, ho trovato finalmente un senso a questa bicicletta, che si compone di due principali momenti storici: la base è una Wolsit da corsa degli anni dieci, il manubrio è un aggiornamento da viaggio degli anni venti.
Eccola dunque rimessa in ordine, nell'attesa di futuri affinamenti e restauro conservativo.
Telaio slanciato con forcella a foderi dritti, su ruote sport/corsa 700 C, mozzi Wolsit con 32 raggi per la ruota anteriore e 40 per la posteriore, cerchi in ferro stretti 32 mm, parafanghi stretti a schiena d'asino, freni a fascetta con comandi a leve rovesce, manopole in cartone pressato rivestite con celluloide, aste dei parafanghi vincolate al telaio e non alle ruote, porta-pompa a fascetta.
Pedali Wola in ferro a centro intero, stanca catena e ruota libera Wola, marchio utilizzato dalla Wolsit per i ricambi. Tendicatena Wolsit per cui il telaio porta una slitta di scorrimento, chiodini di posizione e dadi dei mozzi con boccole a scomparsa nei tendicatena, telaio e forcella.
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