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lunedì 8 gennaio 2018

Bianchi S Bis 1929

Dalla collezione di biciclette d'epoca di Angiolino, iniziamo con questa Bianchi S Bis del 1929, restaurata e accessoriata, completa di componentistica originale!
Celebre modello di bicicletta classica da viaggio Bianchi degli anni '20, ancora con ruote grandi 700 A (28 3/8) a 36 fori, copricatena chiuso in due pezzi detto "carterone", con ingrassatore a lancetta all'altezza della ruota libera, testa di forcella a goccia, archetti dei freni tondi, pedali Bianchi a centro intero, gruppo luce Radius A, bronzino Bianchi più campanello Eterno applicato all'archetto del freno posteriore, salva-sella, paramanubrio Amba con struttura in ferro, gemma in vetro bugnata al parafango posteriore, classici parafanghi a schiena d'asino bordati alle estremità, luchetto con gemma in vetro alla ruota posterore, bollo del 1931, maniglia saltafossi in ferro, sella in cuio e manopole in corno.
Il "carterone" è un'impronta non esclusiva, ma molto tipica delle biciclette da viaggio degli anni '20 e precedenti: raro tanto per anzianità quanto per delicatezza! 

Lo spessore delle lamiere, gl'incastri ed i punti di ancoraggio al telaio sono progettati per avere la rigidità necessaria a mantenere il copricatena bene in linea con la trasmissione; tuttavia il copricatena rimane molto esposto a colpi di appoggio, che poco vanno d'accordo con le distanze ridotte tra il carter ed i componenti mobili, guarnitura e catena in particolare; si aggiunga inoltre, per questo modello in due pezzi rispetto ai modelli con codino asportabile, una scarsa area di manovra per la rimozione del guscio superiore e della ruota, per cui è frequente trovare "carteroni" Bianchi danneggiati nella parte posteriore o anche "accorciati" prima del forcellino, fermo restando che il ritrovamento più frequente è la totale assenza!
Fino alla seconda metà degli anni '20, nella maggior parte dei casi il "carterone" è fissato al telaio con due fascette regolabili, una al tubo obliquo, l'altra al diapason posteriore; sulle ultime versioni, come questa di Angiolino, il sistema di ancoraggio viene irrobustito da un'elica rigida montata tra la calotta destra del movimento centrale ed il telaio, a scomparsa dentro al carter, che viene fissato con due viti.









martedì 27 giugno 2017

Bianchi 1952 mod. Turchese

Grazie ad Andrea, che prosegue a mostrarci il recupero delle Bianchi di famiglia, ben conservate: Modello Turchese del 1952 con telaio n. B414012; sella Aquila originale, fanale Cev e dinamo con comando al manubrio Radius B49, gemma posteriore in vetro Bianchi, campanello Bianchi, paramanubrio Amba e pneumatici Pirelli Stella 26 1 1/2. 

lunedì 24 aprile 2017

Cicli Record - SPINI Torino

Grazie a Giuseppe, biciclettone "Roller" dei primi anni '30 Cicli Record, Spini (Torino)
Copricatena Simplex, gruppo luce Balaco, catena e ruota libera Regina, paramanubrio Amba, cavalletto centrale, sella Excelsior, sottosella Milene, cerchi Falck, mozzi Way Assauto.
da Cicli Spini, Corso Palermo 97, Torino

lunedì 27 marzo 2017

Prina 1934 BALLON

 
Questa è la storia di un fine prinone mega-ballon, che per poco non andava a mala fine!
All'origine del 1934 fu acquisto di gran pregio, questa lussuosa e accessoriata Prina (Asti) Tipo Ballon, su cerchi in legno 26 1/2; chissà poi chi tra la guerra, il progresso o l'età abbia accantonato il velocipede alla custodia d'un fienile, dei suoi tarli ed all'incuria dell'umidità; per fortuna, prima del ferro vecchio, qualcuno ancora ha pensato che valesse qualche cosa e, che valesse l'impegno e la soddisfazione d'un restauro, a me parve senza dubbio; colsi dunque l'occasione di acquistarla, malmessa e ottuagenaria, di "seconda mano"!
Telaio finissimo per la sua epoca, a confronto di altre coeve biciclette, con piccoli tubi Reynold's (Reynold's Butted Tube), doppio diapason, ma robusta testa di forcella; copricatena di pregiatissima fattura, con carico e scarico per trasmissione a bagno d'olio, freno posteriore interno, larghi parafanghi con astine rinforzate da 6 mm, pedali Prina a centro intero, catena Renold, ruota libera The Coventry "Elite", manubrio Confalonieri, mozzi FB originali di piccola sezione marchiati Prina, con oliatori FB, cerchi in legno di marca GOT, ora sostituiti con degli ottimi M. Baruzzo di Torino.
Le decalcomanie ancora parzialmente visibili recitano, oltre a "Tipo Ballon" anche "Modello 1935", in anticipo sull'anno a venire, in quanto tutti i componenti sono marchiati 34; bicicletta accessoriata di lusso, con manopole e manopolini in corno, gruppo luce Radsonne, lucchetto ad arco con gemma in vetro sfaccettata, maniglia saltafossi, sella Ferrero "Sportflex" giunta a fine carriera, ma ancora di gran figura, campanello in bronzo Lowe; per continuare la pregiata tradizione astigiana, nel restauro ho aggiunto la gemma posteriore in vetro, su fori già presenti nel parafango, un portagiornale Art con porta-oggetti e specchio, a suo tempo rivestito internamente di velluto rosso, il paramanubrio Amba con struttura in ferro, il bollo pagato del 1935 e dei morbidi, se pur anziani, copertoni Pirelli Superflex 26 x 1/2 x 3/4 ovvero 47-584.
Dritta, per fortuna mai caduta, di usura meccanica quasi nulla, scorre ancora precisa, veloce e silenziosa sulle sue sfere e catena orignali, pulite ed ingrassate, con soddisfazioni da orologeria! Alta qualità, per la produzione dell'Ing. Antonio Prina di Asti, alla ricerca di eccellenza, a braccetto con il cognato Giovanni Gerbi.