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venerdì 29 giugno 2018

Cicli LA MARINARA 1951 Paris-Roubaix

Erano i primissimi anni '50, la svolta del mezzo secolo ed il padre di Silvano, artigiano muratore, abituato alla fatica, nel tempo libero amava emulare i grandi campioni del ciclismo, masticando salite con gli amici per raggiungere il mare e cambiare aria, in sella ad un leggero cavallo d'acciaio, con rapporti di trasmissione adatti esclusivamente a gambe allenate e tenaci! Affidandosi al ciclista astigiano Elio Cerrato, si fece allestire una leggera bicicletta da corsa equipaggiata con modernissimo cambio Campagnolo Paris-Roubaix ad una sola leva, capolavoro di sintesi tecnologica.
Dopo leggero restauro conservativo, per rimuovere la vernice grigia spalmata sulle parti che un tempo furono in ferro cromato, equipaggiata nuovamente con leggeri cerchi NISI in alluminio per gomme tubolari, che erano stati sostituiti con cerchi in ferro per copertone, questa leggera bicicletta Cicli LA MARINARA di Asti torna in strada con la silenziosa leggerezza della sua epoca straordinaria.
Sofisticato e raro cambio Campagnolo Paris-Roubaix, con forcellino dentato più occhiello predisposto per il nuovo innovativo cambio Gran Sport, movimento centrale e pedivelle di produzione astigiana Way Assauto, catena e ruota libera quadrupla Regina, telaio artigianale "finissimo", di mano ignota.
Pipa del manubrio in ferro Cinelli Milano, piega in alluminio Ambrosio, freni originali Universal brev. 453949 con rare leve originali "a cucchiaio" complete di gomme paramani "a manica corta".


venerdì 12 gennaio 2018

Umberto Dei 1937 mod. Superleggera CONTROPEDALE

In visita alla collezione di Angiolino, restiamo anche oggi nella seconda metà degli anni '30, con questa Umberto Dei Superleggera del 1937, versione "snella" di bicicletta classica da viaggio.
Forcellini posteriori di derivazione corsa/sport senza tendicatena, per interventi più rapidi sulla ruota posteriore, con codino lungo del copricatena, parafanghi senza alette, freno a bacchetta anteriore e contropedale posteriore, pedali in alluminio.
Versione "snella" di bicicletta tipo "R", da intendersi come bicicletta dalle linee e tinte più sportive rispetto alle sorelle classiche Dei, più per conquistare l'occhio del mercato, che per maggiore leggerezza, già che questa Umberto Dei porta componentisica quasi tutta in ferro ed un mozzo posteriore più pesante di uno semplice da viaggio.
Giusto intorno all'ora della colazione, m'immagino il signorotto benestante presentarsi al caffè della piazza con la nuova bicicletta, una Umberto Dei, costoso lusso di pregio, macchina tradizionale, in versione tinta per il progresso in corso e quello che verrà.

lunedì 20 novembre 2017

Umberto Dei 1924 mod. BORDINO

Grazie a Filippo da Parma, che ci presenta la sua rara e pregiata bicicletta Umberto Dei Milano "Modello C Bordino" del 1924, dopo un accurato restauro eseguito negli anni con pazienza, molto impegno, grande passione e competenza, nel recupero e salvataggio di questo grande pezzo di storia velocipedistica italiana che, al momento del ritrovamento, era in discarica già prossimo al baratro della rottamazione!

Il modello Bordino è una bicicletta straordinaria, dove l'eccellenza produttiva Dei presenta una bicicletta sportiva su telaio da corsa, leggerissima con con cerchi in legno e gomme tubolari. 

 Dal catalogo del 1922, con freni a leve rovesciate:
 
Da catalogo di metà anni '20, con manubrio tipo R a leve rigide interne e freni a fascetta Bowden comandati a cavo; da notare, su entrambe le immagini da catalogo degli anni '20, i parafanghi stretti e leggeri, il copricatena ed i pedali a sega in ferro:
Da catalogo degli anni '30, si nota l'evoluzione del modello, con copricatena tubolare chiuso, oliatore alla catena sul tubo sotto-sella, tipico di molti telai da corsa di metà/fine anni '20 e anni '30, freni sportivi a mensola, pedali a cubetti:
 
Andiamo ora ad ammirare la bicicletta di Filippo!
Considerate le pessime condizioni di partenza, sono state necessarie la verniciatura di telaio, copricatena, parafanghi e la nichelatura dei componenti, ad esclusione di mozzi, pedali e struttura dela sella, che sono conservati. Il risultato del lavoro è elegante ed impeccabile!
 Pedali in ferro originali, con oliatore a lancetta

Manubrio elegantissimo!

Freni a fascetta Bowden Touriste con pattini in sughero, per cerchi in legno Vianzone, montati con raggi sfinati da 1.8 mm alle estremità e 1.6 mm al centro
Da notare le aste dei parafanghi vincolate al telaio e la chiusura delle ruote con galletti, dettagli tipici delle biciclette da corsa
Sella in cuoio originale Brooks, manopole in corno







Telaio n. 29747, altezza tubo-sella c/c cm 55.5, tubo orizzontale cm 57, calotte movimento centrale punzonate 24 con diametro mm 40 e sfere mm 7.83, perno centrale marcato 23, cerchi in legno Vianzone sezione mm 32, pneumatici Michelin 28" 1 5/8 x 1/4, corona 44 denti, ruota libera e catena Regina
Ultimo dettaglio, come dessert, mozzo posteriore Umberto Dei Milano da corsa "GIRORUOTA"!

 


sabato 23 settembre 2017

Gerbi 1927

L'estate astigiana in officina è stata calda ed artigiana, per fortuna, così che non ho avuto tempo di pubblicare le tante fotografie che gentilmente mi avete inviato: cercherò di recuperare un po' alla volta, nelle prossime settimane! Per uscire dal silenzio, vi presento questo biciclettone corsaiolo Gerbi del 1927 di taglia 57, ritrovato mezzo restaurato, con strati postumi di vernice ed alcune saldature di riparazione da fare, per cui è stata necessaria una riverniciatura, poi invecchiata.
Ruote 28 5/8 a 36 raggi su cerchi in ferro stretti M. Baruzzo, mozzi grandi di produzione SIAMT, di cui il posteriore "giroruota", freni Bowden a fascetta, manubrio in ferro leggerissimo con vernice originale rossa, leve freno da corsa in ferro nichelate, sella in cuoio Brooks, gomme Clément Milano.
Corona da corsa a 46 denti, con pedivella destra marchiata Gerbi 27, sinistra Gerbi 26, alleggerite.

Mozzi di grande sezione ancora a chiocciole registrabili, di produzione SIAMT, con giroruota e grandi galletti originali dell'epoca.
Ruota libera Gerbi Asti a 20 denti
Ruota libera doppia BSA a 17-19 denti, con oliatore a lancetta
Telaio e forcella da corsa con geometrie tipiche degli anni '20, ma molto leggero, di fine e pulita lavorazione da mano esperta. Alcune congiunzioni sono marchiate da due TT rovesciate e accavallate, le congiunzioni dello sterzo sono svuotate.
 
VERSIONE con CERCHI in LEGNO e GOMME TUBOLARI