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lunedì 17 giugno 2019

Umberto Dei 1934

Quando s'insediò nella mia testa il tarlo delle biciclette d'epoca quindici anni fa, on-line era disponibile soltanto il catalogo Umberto Dei del 1934 e poco altro! A quei tempi c'erano pochi punti fermi, tra cui valutare le biciclette d'epoca prima di tutto dal punto di vista della qualità tecnica e dubbi non ce n'erano, Umberto Dei Milano "SUPERIORI AI MIGLIORI", come recitava uno slogan pubblicitario dell'antico e prestigioso marchio milanese, che ha sempre puntato all'eccellenza.
Mi sognavo una bicicletta come questa giorno e notte, Umberto Dei BALLON 1934, molto BALLON!
La straordinaria misura delle gomme in uso all'epoca 26 1/2 x 2 (54-584) rende questa bicicletta attuale e moderna, lussuosa, stabile e morbida su ogni tipo di terreno, contemporanea! Godendo di questo "largo" confort e della indiscutibile qualità tecnica, con alte e durevoli prestazioni, la bicicletta è paragonabile ad un moderno SUV, anche per il costo di acquisto elevato. Spero possiate digerire la moderne gomme da MTB attualmente montate per facilità di reperimento nella misura originaria, praticità e migliore resistenza alle forature.
Come spesso accade, la bicicletta si discosta dai modelli di base proposti sul catalogo, a contrasto della triste diceria che le Umberto Dei siano biciclette tutte uguali... macché, ogni volta che ne maneggio una in officina, godo del gran lusso, della fattura di alta gamma e della cura del particolare, che sia un modello di base oppure una bicicletta allestita su misura per una clientela esigente.
La decalcomania frontale riporta "MARCA ORO", il catalogo "BALLON-ORO", quindi d'oro è sopratutto la sostanza ovvero modello top di gamma, con cromatura a tutte le parti nichelate al bordo del carter e al centro dei parafanghi, freno posteriore ai tubi superiori e parafanghi con alette, sulla carta non previsti per il modello "BALLON-ORO". Già scrissi in passato della fattura tedesca F&S dei mozzi Umberto Dei Milano di quest'epoca, quì si aggiunge un freno posteriore a contropedale Torpedo marchiato 1934, con linguetta a scomparsa nel telaio.
Anche il gruppo luce IMPEX modello SUPERIOR è di provenienza estera e top di gamma: chi commissionò questa bicicletta non ha badato a spese, voleva il meglio!
Torniamo alla tecnica, con copricatena tubolare a bagno d'olio e pedali originali a centro intero:
Altri dettagli:

domenica 13 gennaio 2019

BSA 1909 Path Racer

The Birmingham Small Arms Company Ltd. 
Makers of the celebrated B.S.A. Cycle Fittings
Bicicletta B.S.A. modello Path Racer del 1909, ritrovata in Italia: i modelli Path Racer erano biciclette da corsa su strada allestite con diverse opzioni su telai da pista particolarmente leggeri, robusti e rigidi.
Bicicletta con telaio plongée, foderi/tubi anteriori (forcella) e posteriori con sezione a D, allestita con alcune caratteristiche non previste per le Path Racer sui pochi cataloghi che ho potuto consultare ovvero ruote di diametro grande 700 A, bloccasterzo. La proposta di base per questo modello prevedeva pignone fisso e assenza di freni, con la possibilità di montare diversi tipi di manubrio, freni anteriore e/o posteriore più altre varianti. Tra le possibili scelte per il mozzo posteriore, già nel primo '900 erano proposti mozzi EADIE, di produzione B.S.A., con solo freno a contropedale (COASTER) oppure a due velocità (TWO-SPEED) oppure a due velocità con freno a contropedale (TWO-SPEED COASTER). Su questa fresca anticaglia ultrasecolare è montato un mozzo EADIE Coaster con 40 raggi, mentre l'anteriore è B.S.A. con 32 raggi e riporta l'incisione "9" così come la corona: cerchi in ferro stretti 28 3/8, pneumatici sportivi d'epoca Olmo.


Carro posteriore asimmetrico, chiusura a chiavelle per le calotte destra e sinistra del movimento centrale, pedivelle lunghe, catena Renold's.



Sella stretta da pista De Vecchi - Milano

Bloccasterzo B.S.A. (Steering Lock)
 
Manubrio italiano di forma simile alla piega "Gerbi":
Speciali tendicatena B.S.A. ad incastro e scorrimento guidati:

Pedali B.S.A. a sega in ferro (RAT-TRAP), con centro intero ed oliatore a lancetta.

giovedì 10 maggio 2018

Chater Lea 1904 .ca

Respirare ruggine dell'inizio '900 è sempre un gran piacere, a mio gusto ancor più quando il relitto viene ritrovato in territorio italiano, questo dalla "provincia Granda". Di prestigioso marchio inglese che ogni tanto riemerge dalla campagna piemontese, le biciclette Chater Lea erano abbastanza diffuse all'inizio del secolo scorso, perlomeno in Piemonte. Bicicletta sportiva corsaiola, ritrovata con manubrio posticcio e molta ruggine, che lentamente ha avvolto come nebbia tutto quanto il cavallo di ferro. Dopo raddrizzamento, forcella con steli diritti, telaio plongée, tubi con sezione a "D" ovvero piatti internamente, tanto gli steli della forcella quanto i foderi del carro posteriore, ruote di diametro 700 C più da corsa che da viaggio, su cerchi in ferro stretti 30 mm per l'anteriore (32 FORI) e 32 mm per il posteriore (40 FORI), mozzo anteriore Chater Lea, posteriore giroruota di marchio inglese Wilson con ruote libere Perry. La bicicletta monta un freno anteriore a bacchetta fascettato con leva corta ed un particolare freno posteriore a contropedale...
Foderi obliqui del carro posteriore smontabili
Grande corona originale "C L", su pedivelle lunghe da 175 mm, con pedali in ferro originali
Italianissimo, potente e raro freno a contropedale LIMONE, dalle fonderie Limone di Moncalieri (TO), vincolato alla pedivella sinistra, di epoca più recente rispetto alla bicicletta

sabato 17 marzo 2018

Humber Beeston 1897 torna in strada...

Oggi facciamo un bel saltone indietro nel tempo, grazie al caro amico Beppe, che mi ha portato in officina questo incredibile reperto velocipedistico di fine '800, un bicicletto da corsa Humber "Light Roadster" del 1897 in condizioni di completezza e conservazione incredibili!
La decalcomania frontale racconta che questo bicicletto Humber, della serie di massimo pregio prodotta a Beeston e così denominata, fu all'origine destinato al mercato francese.
Il telaio, di incredibile pregiatissima fattura è ancora leggermente inclinato e presenta il fodero posteriore destro doppio rinforzato ed i foderi alti posteriori smontabili; per dare l'idea della grandezza progettuale e produttiva Humber, si pensi che a fine '800 era possibile anche ordinare una bicicletta Humber con telaio a congiunzioni interamente smontabili, per cui tutta la bicicletta era richiudibile in una valigia! Per approfondimenti, vedi www.oldbike.eu
Alla fine dell'800 la Humber era addirittura in grado di proporre sul mercato telai con tubi di alluminio oltreché produrre su licenza biciclette Pedersen; osservando biciclette Humber del periodo, saltano all'occhio dettagli tecnici che si ritrovano su biciclette italiane Bianchi degli anni immediatamente successivi, in particolare per quanto riguarda i freni anteriori...
Dal numero di telaio impresso su telaio e componenti è stato possibile risalire all'anno di fabbricazione 1897.
 Tubo di sterzo con oliatore a lancetta.
Mozzi originali, su cerchi inglesi Westwood 700 C per copertone e camera d'aria, con raggi legati.
 Pedali originali
Mozzo posteriore originale con ruota libera e freno a contropedale, grande tecnica e lusso!
La catena, originale Humber con tutte le maglie marchiate, è di passo 15.87 (modello Abingdon?)
Dopo un leggero restauro conservativo e la scelta di montare copertoni di nuova produzione, per un utilizzo su strada il più possibile affidabile, ecco fotografie aggiornate di questa incredibile macchina di 120 anni fa!