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domenica 4 marzo 2018

Pegamoide

In effetti tocca constatare che, quanto a rigore scientifico, la ricerca storica velocipedistica che quì porto avanti segue più i principi di pascolo e concimazione, che di certezza delle fonti e degli obiettivi. A discolpa, annoto che in via principale sono meccanico e, per lo studio, al momento sono quasi unicamente foraggiato dalla fondazione di bicchieri vuoti. Oggi vi presento quel che allo stato attuale è per me pegamoide: rivestimento "resinoso" che mi è già capitato di vedere in nero su manubri di biciclette "R" degli anni '20 e '30, quì per la prima volta in officina su manubrio da corsa del 1925 circa, grazie a Beppe ed alla sua bellissima Durkopp ritrovata custodita al fresco di una baita di montagna.

mercoledì 31 gennaio 2018

italiane Durkopp degli anni '20

Lavori e indagini in corso sulla produzione ciclistica Durkopp dell'inizio del '900, intorno a questa bicicletta da corsa italiana del 1923 rugginosa, ma di gustose qualità tecniche! 
Numerose sono le testimonianze di biciclette Durkopp ritrovate in Italia oltreché di cataloghi ed immagini d'epoca relativi al marchio tedesco Durkopp dalla fine dell'800 ai primi decenni del '900, memoria di biciclette largamente importate e diffuse in Italia, che per linea e tecnica sembrano espressamente progettate per il mercato italiano. Esiste anche un'altra importante presenza Durkopp nella storia italiana del velocipede ovvero un largo utilizzo di componentistica Durkopp su biciclette "artigianali", intese come piccole e medie produzioni locali a lato delle grandi fabbriche nazionali; per questo motivo è abbastanza frequente ritrovare biciclette tra l'inizio del '900 e gli anni '20, con telai e geometrie tipicamente di fattura italiana, ma realizzate con meccanica Durkopp di grande qualità e soluzioni tecniche peculiari, come mozzi a chiocciole registrabili, movimenti centrali a perno quadro, scatole maggiorate per movimento centrale, alcune con serraggi a chiavelle per le calotte.
Colpo di fulmine, quella mattina nebbiosa! Ritrovata in condizioni da gran rudere, dopo una prima decisa pettinata alla meccanica, questa bicicletta mostra un telaio da corsa italiano del 1923 dalla linea moderna, con triangolo posteriore "corto" e trapezio "quadrato" 57 x 57, ruote classiche 700 C con copertoni da 32 mm molto vicini a telaio e forcella, alta e compatta.
Le rare tracce di tinte originali aprono un'immagine luminosissima dell'epoca, di una bicicletta da corsa bianca, con mezzalune verde e rossa sul tubo di sterzo!
La ruota posteriore è decisamente più vicina a diapason e tubo sotto-sella del telaio, rispetto ad una coeva bicicletta da viaggio.
Testa di forcella a congiunzioni invisibili, serie sterzo originale tipo Peugeot, freni a fascetta di marca Ferma Extra Lusso, con leve freno da corsa in ferro degli anni '20 "a cucchiaio", cerchi in ferro stretti, strappachiodi.
Il movimento centrale porta calotte da 40 mm Diamant e la sinistra è chiusa sia dalla piccola chiavella posta sotto la scatola del movimento centrale, sia dalla ghiera di fissaggio della calotta; pedivelle lunghe da 175 mm marchiate Durkopp in stampatello. La bicicletta portava all'origine un movimento centrale Durkopp a perno quadro, marchiato 1923, che in attesa dei ricambi necessari, ho sotituito con un movimento centrale tedesco Diamant a chiavelle, miracolosamente perfetto di misure. La corona è quella originale a 44 denti, avvitata su pedivelle Durkopp da corsa dello stesso anno, per bloccaggio a chiavelle; tutti i ricambi utilizzati sono stati ritrovati in Italia, mentre sul mercato tedesco non vedo o non trovo quasi mai ricambi come questi.
 
Mozzo giroruota Durkopp da corsa, ancora preciso, solido e scorrevolissimo, con galletti originali, ruota libera con oliatore a lancetta e pignone fisso.
Quest'altra è invece una notevole Durkopp da corsa del caro amico Beppe, dello stesso periodo 1920-23.
Anche questa bicicletta dei primi anni '20 presenta telaio e forcella tipicamente italiani, con linee differenti rispetto alla precedente, ma componentistica Durkopp: il carro posteriore è più lungo, i foderi della forcella più curvi, il nodo-sella è tipo Bianchi.
Incantevole reperto di cascina, rimasta per anni a riposare tra nebbia e polvere, questa bellissima bicicletta conserva tutto l'allestimento originale, di manubrio, leve dei freni, sella, pedali ed eleganti parafanghi con alette!
 Pedali originali Durkopp con oliatore a lancetta
Come già ritrovato su altre biciclette da corsa italiane degli anni '20, manubrio che fu con pipa nichelata e piega in tinta verde come il telaio.
Rispetto alla bicicletta precedente, questa presenta calotte di diametro standard e la sinistra senza ghiera, con la chiavella posta frontalmente sulla scatola del movimento centrale.
Senza allontanarsi dal periodo e dal marchio Durkopp, l'occasione è gradita per tirar fuori anche questa astigiana Robatto da Villanova d'Asti del 1922, con telaio a diapason stretto dietro la sella e serie sterzo tipo Bianchi, ma movimento centrale, pedali e mozzi Durkopp! Da notare che la corona con classico disegno Durkopp è quì arricchita dal nome del produttore.
 
http://paramanubrio.blogspot.it/2016/08/1922-robatto-villanova-dasti.html
 
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sabato 23 dicembre 2017

Durkopp 1920 .ca

Per continuare la saga del simpatico rottame Durkopp, già che apprezzo molto questa marca, largamente diffusa in Italia nel primo '900, di biciclette solide e raffinate, ecco una Durkopp del 1920 circa, con forcellini "giroruota" di prima generazione, forcella con testa invisibile tipo Umberto Dei, movimento centrale da corsa a perno quadro - che spero saprà rivelare l'anno esatto di questa bicicletta - ...congiunzioni di sterzo alleggerite, forcella a foderi chiusi. 
Con l'occasione, auguro BUONE FESTE a TUTTI e ringrazio per le preziose collaborazioni portate avanti quest'anno, con interessanti lavori di restauro, ma anche fotografie, chiacchierate, approfondimenti.

giovedì 14 dicembre 2017

Durkopp 1908

Storie di rottami e collezionismo impastano ferraglia con il buon proposito di tramandare la memoria di antiche biciclette e così, dopo tanti anni di onorato servizio, quel che resta di una vecchissima bicicletta Durkopp finisce nel deposito d'un meccanico ciclista e, dopo altro tanto tempo ancora, viene acquistata da un collezionista. Qualche decennio dopo, giunge fortunatamente il mio turno, ma le condizioni di partenza erano così incomplete e mal pittate, che c'è voluto un anno e mezzo per venirne a capo con decenza!
Robusta e aggressiva bicicletta da corsa Durkopp del periodo 1905-8, su telaio plongée, con movimento centrale a perno quadro, pedali a sega in ferro Durkopp con oliatore a lancetta, freno anteriore a tampone e posteriore a contropedale, cerchi in legno d'epoca rimontati con raggi e nipples antichi, forcelli con foderi piatti sul lato interno - sezione a "D "- e forcellini chiusi, gomme Pirelli

martedì 20 giugno 2017

Cicli TOGLIATTI Anni '20

Di provenienza piemontese, dagli anni '20, bicicletta da corsa "giroruota" Cicli Togliatti, con freni a fascetta, cerchi in legno per gomme tubolari, manubrio in ferro
Restauro conservativo per Enrico V.
Sul freno posteriore sono ancora montati pattini in sughero originali, mentre sul freno anteriore i pattini sono in gomma
Mozzi Durkopp a chiocciole registrabili con galletti chiusi
Ruota libera doppia The Ring - London e pignone fisso
Guarnitura con corona a 44 denti e pedali Wola, con gabbiette e cinghietti originali, catena Alfred Appleby