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lunedì 21 dicembre 2015

Beltramo sportiva ANNI 40

Grazie a Paolo, ho avuto il piacere di mettere su strada e pedalare questa raffinata bicicletta sportiva degli anni '40 del grande artigiano torinese Beltramo, leggerissima, agile e veloce! Telaio saldato "a basin" senza congiunzioni, parafanghi e copricatena Beltramo in ferro, mozzi SIAMT e cerchi in alluminio con raggi sfinati, manubrio in alluminio, cambio Simplex "Campione del Mondo" a tre velocità e rari pedali F.O.M. in alluminio. Sportiva di lusso, per ciclisti esigenti, probabilmente appartenuta ad un dirigente FIAT. Complimenti Paolo, gran bel ritrovamento!











martedì 23 giugno 2015

Sabauda 28" del 1931

Grazie a Salvatore, per le immagini, la storia e le considerazioni su questa affascinante bicicletta!  

Ho sempre pensato, correggimi se sbaglio, che la bici potesse avere qualche attinenza con le più famose e conosciute bici da uomo Bianchi Sabauda, soprattutto per l'evidentissimo e chiarissimo marchio impresso su tutti i componenti della bici, compresi il portafaro, il portattrezzi, le pedivelle, la serie sterzo: marchio che non so se sia impresso anche sulle bici da uomo cosiddette "sabaude", non avendone mai viste dal vivo (fammi sapere qualcosa in merito).
Mi stupisce il fatto che non vi siano molte notizie in merito a questo marchio soprattutto perchè, ripeto, il fatto stesso che presenti il marchio impresso in più parti, compresa la serie sterzo, il portafanale, il porta attrezzi, le pedivelle, etc. mi fanno pensare che non sia poi una bicicletta proprio artigianale ma una bici prodotta oltretutto con materiali di ottima qualità e finitura eccellente. E' una bici massiccia, imponente, verniciata in modo impeccabile.
Ti accenno ora le notizie di cui son venuto a conoscenza per quanto riguarda la storia della bici: l'ho trovata a Torino; fu acquistata a Torino dal nonno della persona da cui l'ho avuta, originario della provincia di Foggia, dipendente delle Ferrovie dello Stato che, dopo averla utilizzata per qualche tempo, l'ha parcheggiata in un deposito delle ferrovie, finchè il nipote non è andato a ritirarla.
A Torino vive una importante famiglia di farmacisti di cognome REMOGNA: che non sia appartenuta a loro in passato?
Comunque, dalle modeste ricerche da me effettuate potrebbe trattarsi di una Medusa, brand utilizzato dalla Bianchi per l'esportazione in Sud America e molto apprezzata per le sue caratteristiche anche dagli inglesi e dai francesi, costruita appositamente per venire incontro ai gusti di quei paesi.
Oppure una Bianchi Frine...... mah!
La colorazione bianca del parafango posteriore potrebbe far pensare che la bici possa aver avuto un ruolo importante durante e dopo la Liberazione: durante i 600 giorni della Resistenza in Italia la bicicletta fu il mezzo più importante, utilizzato soprattutto dalle donne cosiddette "staffette" per trasportare la stampa clandestina oppure per mantenere i contatti e portare generi di conforto ai partigiani in prima linea.























Nell'immediato dopoguerra poi, la bicicletta era nelle campagne l'unico mezzo di locomozione usato, oltre che per il lavoro, anche in occasione di grandi manifestazioni o di scioperi indetti dalla Lega dei braccianti.
In conclusione, indipendentemente dal marchio, sono certo che questa bici, se potesse parlare, racconterebbe di se una storia lunga 84 anni così affascinante e così interessante da far passare in secondo piano il discorso del marchio.

Mi rimetto al giudizio ed alle considerazioni tue e del tuo specialissimo ed espertissimo pubblico.

giovedì 2 ottobre 2014

Ganna 52/53

Complimenti e grazie ad Ale, per questa bellissima bicicletta Ganna del 1952/53, con cambio Campagnolo Paris-Roubaix, appartenuta a Luciano Chiti, corridore indipendente nei primi anni '50. La bicicletta è perfettamente conservata e, a parte uno scambio intermezzo, proviene dal figlio di Luciano Chiti.

Tra i migliori "Indipendenti" toscani della prima metà degli anni '50 (vinse anche l'apposito Campionato Italiano), non si è particolarmente distinto per i successi, ma ha conquistato diversi piazzamenti significativi ed ha il merito di essersi aggiudicato una vittoria all'estero, in un periodo dove le trasferte in terra straniera erano abbastanza limitate (tappa Giro Gran Bretagna '53).

Che sia questa la bici con cui gareggiava non lo so, e purtroppo non lo sapremo mai, in quanto pur essendo ancora in vita il Sig. Chiti, non ci può aiutare; fatto sta che la bici è nelle condizioni in cui l'abbiamo trovata, telaio dei primi anni '50, pedali F.O.M., freni Universal 5501, manubrio Ambrosio Champion, deragliatore anteriore con comando al manubrio, guarnitura e mozzi Ganna.







martedì 17 dicembre 2013

Legnano 1948

 grazie a francesco, bellissima bicicletta Legnano da corsa del 1948!

Tutta originale e conservata, monta leve e freni Universal mod. 39 con doppi registri, pedivelle, mozzi, parafanghi, pompa e pedali (F.O.M.) marcati Legnano, cerchi in alluminio Fiamme SA brevetto Longhi ed il Campagnolo Cambio Corsa.
Si vede ancora la decal del negozio di biciclette in cui è stata acquistata tanti anni fa, probabilmente dopo l'euforia per la vittoria di Bartali al Tour de France, che ha fatto svuotare i magazzini della Emilio Bozzi per il numero di biciclette Legnano vendute!!