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venerdì 15 luglio 2016

Legnano 1932

Grazie ad Ottavio, elegante bicicletta Legnano di lusso...
Legnano 1932 Mod.32 (Matricola U5062)
Restauro semi-conservativo con lucidatura delle parti bianche e verniciatura delle parti restanti di nero opaco.

- Ruote 28 x 1 1/2 - Fori 40-32 
- Cerchi con incisione "Legnano (Elettrolega)"
- Ruota libera, catena e oliatori mozzi marcati Perry.
- Oliatore a lancetta sulla parte posteriore alta del carter.
- Sella Aqvila
- Bronzino Legnano
- Manopole e manopolini in corno
- Copertoni Michelin 28 x 1 1/2
- Gemma posteriore bugnata
- Rinvio integrato su entrambe le leve freno

Da notare i cerchi, trattati con il classico sistema elettrolitico, ma anziché usare come anodo il Nikel per la finitura, viene usato l'Elettro, una lega di oro e argento che si trova in natura o anche creata artificialmente; questo trattamento particolare donava al cerchio una finitura di colore "Oro Opaco".











lunedì 15 giugno 2015

Elettrolisi o sabbiatura?

Grazie a Luca, che ci presenta questa bicicletta di famiglia databile intorno al 1920: artigianale assemblata o Wola, secondo voi? Un dubbio su come procedere con il restauro, per cui sarebbero graditissime vostre opinioni ed esperienze: elettrolisi o sabbiatura?



















domenica 5 aprile 2015

percorsi ultracentenari

Nessuno sceglie di nascere, dove e quando, poi la sorte ed il carattere determinano il percorso, ma dopo cento è più anni, chi si ricorda?! Questo è un frammento di storia della bicicletta Eusebio dell'inizio del '900, buttata ad un certo punto nel ferro, dopo anni di intenso servizio, ma che ha trovato il modo di sopravvivere ancora. Quante strade ha percorso? E nemmeno si ricorda più da dove viene e chi l'ha pedalata nei lunghi anni della sua età. Per un certo po', a pedali, su treno o corriera ha persino "lavorato" per la FIAT, al tempo in cui si palesò la possibilità di scambiare il proprio tempo con il denaro della fabbrica; fabbrica di automobili che poi ha mandato in pensione la Eusebio e tante altre, con tutto il loro senso di protesi umana a basso impatto ambientale e più probabile lieto fine sociale. Bicicletta ritrovata in Piemonte, all'incrocio tra Monferrato, Langhe e Roero, ma di possibile fabbricazione inglese, tutta da accertare, se pur con tendicatena del tipo diffuso in Francia. Ruote 28 3/8, pedivelle da 175 mm, corona piena di orgoglio, dichiaratamente firmata E U S E B I O, che cento e più anni dopo purtroppo dice nulla ai più. Sella inglese Coventry e ruota libera Perry. Nei prossimi mesi scopriremo se il restauro ci regalerà qualche altra informazione. Per il momento, tieni duro e continua il tuo percorso!














mercoledì 3 dicembre 2014

PEUGEOT 1914

Grazie a Dismarita, che ci presenta questa meraviglia francese!

Telaio h. 52 cm saldato ad autogeno; tubi speciali diametro 26 mm, ruote da 28" da corsa per palmer, raggi da 1,5 mm (!), 40 nella ruota posteriore e 36 in quella anteriore; perno centrale forato, freni a cantilever marcati Peugeot; corona 46 denti,  ruota libera Perry, catena marcata Peugeot, parafanghi in legno, mozzi Peugeot, di cui quello posteriore con perno sfilabile; vernice speciale "bambou".
Molto probabilmente è una Tour de France del 1914 che è stata ordinata col manubrio da viaggio, visto che proviene da un paesino a 10 km da Valentigney (!), dove risiedeva la fabbrica Peugeot.

Tirando le somme: eccezionale stato di conservazione, per un peso totale di 11 Kg!