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mercoledì 29 agosto 2018

Umberto Dei 1924

Restiamo negli anni venti con questa ROLLER di lusso della prestigiosa marca Umberto Dei Milano. Una bicicletta al contempo classica e sportiva, come la Frera coetanea di cui all'articolo precedente, ma con dettagli peculiari di questa marca e modello ed un'impostazione completamente diversa: se la Frera è una moderna bicicletta degli anni venti che riprende la linea dei velocipedi degli anni dieci, questa Umberto Dei è una bicicletta fine, deliziosa e senza tempo.
Telaio con doppio diapason tipico Umberto Dei, forcella con robusta testa a congiunzione nascosta, ruote 700 C in ferro leggere, su cerchi R stretti 35 mm e raggi sfinati al centro, telaio di taglia "quadrata" corsaiola 56 x 56: un biciclettone alto e corto, destinato a scorrere veloce!
Ciò che distingue le Umberto Dei dalle altre biciclette è l'utilizzo di materiali e componenti di alta gamma, italiani e stranieri, verso il massimo possibile di qualità sul mercato, rispetto alla concorrenza.

Le calotte del movimento centrale risultano maggiorate da 40 mm anzichè lo standard da 36 mm e monta sfere grandi da 8 mm. I pedali in ferro a sega sono coevi, ma non originali. Ruota libera inglese The Coventry con oliatore a lancetta e catena Renold's.
 Bronzino degli anni '20
 Pompa in ferro e bachelite
Il parafango posteriore riporta nel mezzo una affascinante riparazione "rustica" con toppa sottostante e ribattini in alluminio, che ho migliorato in robustezza ed estetica, con qualche trucco, ma ho preferito conservare, come testimonianza della storia di questo importante velocipede.

Sellone piemontese in cuoio con struttura a riccioli di marca Pullman.

Mozzi originali Umberto Dei Milano di produzione tedesca F&S
Perni con battuta fissa del cono da un lato e cono regolabile dall'altro.


Il mozzo anteriore presenta controdadi con una piccola boccola che incastra la ruota nella forcella, già prima di procedere a serrare i dadi.
Questi particolati controdadi hanno in sostanza la stessa funzione, dal lato opposto, dei dadi "boccolati" tipici degli anni venti e trenta, come questi:
Il mozzo posteriore ha il perno sfilabile a sinistra, quindi non occorre smontare la ruota dalla bicicletta per togliere la camera d'aria e/o il copertone, in quanto il perno sfilabile consente di rimuovere il distanziale a sinistra, creando lo spazio sufficiente tra ruota e telaio.





Per gradimento personale, ho scelto di montare copertoni sportivi stretti Pirelli Stella 700 x 32, in modo da dare risalto all'impostazione leggera e sportiva di questa ROLLER d'eccellenza, con ruote che in sostanza sono da corsa su strada, per gli standard del periodo.

La bicicletta è ferma allo stadio che idealmente, secondo me, predispone un buon restauro e, con pazienza e devozione, s'ingrazia i lari, LA PETTINATURA e/o CONFIDENZA: con il presupposto che la bicicletta sia prima di tutto un attrezzo atto a circolare, si valutano le condizioni di salute meccaniche e s'interviene sui fondamentali - componenti e simmetrie da riparare, completare, migliorare - per capire quale tipo di bicicletta e situazioni si andranno ad affrontare.

AGGIORNAMENTI, corona 44 DENTI e pedali:



 

sabato 30 giugno 2018

Beltramo 1939 con cambio Vittoria Margherita

Qualche lavoretto di pulitura da fare ancora c'è, ma la fretta non va d'accordo con l'occasione gradevolissima di lavorare su ferro di alta "sartoria" torinese Beltramo, per cui per il momento ve la presento così, dopo una prima "pettinata" generale e visita di controllo, poi con calma procederò a revisionare i movimenti su sfere e rimettere la tinta originale in piena forma estetica!
Beltramo serie ASSO, telaio e forcella saldati "a basin" di finissima mano con oliatore al centro della scatola del movimento centrale e sul tubo di sterzo.
Il manubrio da corsa in ferro è un'opera di grande artigianato Beltramo, con pipa stondata, leve freno Universal brev. 361666 (mod. 39) in alluminio con basi in ferro alleggerite e saldate al manubrio, porta-borraccia Beltramo integrato e smontabile... se alla sua epoca questo era alto artigianato, ora è senza dubbio arte contemporanea!
Pedivelle Beltramo alleggerite sui quattro lati, pedali Sheffield a centro intero, gabbiette in ferro Balilla, cinghietti in cuoio.
Cambio Vittoria Margherita modificato artigianalmente per maggiori e/o migliori prestazioni, con ruota libera Vittoria quadrupla a denti uncinati all'indietro, per agevolare il cambio di rapporto, pedalando al contrario; movimento centrale Magistroni al nichel-cromo marchiato Beltramo.
Cerchi in legno verniciati sulle parti esposte all'acqua, con decalcomanie originali Beltramo, mozzi a 36 fori in alluminio Beltramo di produzione SIAMT, raggi da 1.8 mm
 
Strappachiodi Villa-Sport e tubolari Pirelli d'epoca
Freni in alluminio Universal brev. 361666 senza registri, già presenti sulle leve, pattini speciali con gommini vincolati alle scarpette con viti.
 
Mescolando dialetti ascoltati in officina e tralasciando per qualche istante le valenze storiche del velocipedismo, mi vien da dire che, con questo BEL TRIMONE, il mio collezionismo cede all'onanismo!