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giovedì 22 dicembre 2016

Quattrocchio 1940

Grazie a Giuseppe, fine bicicletta piemontese Quattrocchio, balloncina del 1940, con cerchi Mario Baruzzo, manopole Silca, fanale Ennwell, gemma Biemme, pedali a 6 gommini Pirelli Stella, carter con sportellino per ispezione e oliatore, sella Lepper.

















giovedì 26 settembre 2013

Beltramo, fine anni '40

pregiata e stimata produzione torinese Beltramo, montata con cambio Simplex anteriore a mano e posteriore Tour de France, sul finire degli anni '40. unico proprietario, buon conservato, purtroppo ha subito qualche ammodernamento nel tempo, di cui, per il momento, resta ancora traccia nelle ruote non originali. per il resto, gran bel reperto! manubrio Ambrosio dei primi anni '50, non originale. sella Italia, parafanghi in ferro, freni Universal brev. 453949, pompa Silca marchiata Beltramo originali. portaborraccia REG fascettato al telaio
 

mercoledì 5 dicembre 2012

Frejus 1950-53


da andrea, bicicletta che fu di suo zio e poi di suo padre. da ricordi diretti la bicicletta fu acquistata dal nonno per lo zio, appassionato di bici da corsa, nell'anno in cui la Frejus vinse il giro d'Italia, dunque nel 1950. il cambio risulta essere del 1953. Il numero di telaio 023060 risulta compatibile con il 1950 (ho confrontato altre matricole dell' Eroica ed altre nel sito http://www.classicrendezvous.com/Italy/Frejus/Frejus_serial_numbers.htm ). Non spiego, infatti, come possa la matricola 20301 essere del 1954, come dichiarato in http://www.registrostoricocicli.com/rsc/registro-frejus/. Il mio problema è dunque l' anno di produzione. Sarei felice di sapere anche il modello di questa bici. Un altra curiosità è: nel telaio erano previsti attacchi per parafanghi ( foto 025 ed anche 016 -- in quest' ultima, in alto il telaio ha una piccola parte che risale verso l' alto, in cui ora c' è un dado scuro, che passa dentro un buchetto passante, qui si potrebbe inserire ma barra che regge il parafanghi posteriore, come nelle bici da passeggio -- ). E' strano che una bici da corsa prevedesse i parafanchi? La bici è molto leggera. Il cambio è precisissimo, secco, deciso, meglio dello Shimano che monto sulla mia Colnago Sport da passeggio. Ho effettuato un restauro conservativo. Pulizia, lubrificazione, ... La sella è in arrivo. Il manubrio, ovviamente, è spurio; purtroppo il manubrio originale è andato perduto. Credo ci fosse un 3t in origine, anche se nel 1958 mio zio montè un manubrio " dritto ", per usarla in città ( abbiamo una foto di quell' anno ). Le decalcomanie purtroppo sono un vago ricordo che si intravvede appena, complice la salsedine ( visto che fu usata da papà anche al mare ).

Allego una scheda:

Altezza telaio 57 cm
Mozzi anteriore F.B.
posteriore Frejus
Cambio Campagnolo Gran Sport 1953 ( part. n. 1012/4 ) con pulegge piene
Deragliatore Campagnolo Gran Sport 1953 ( part. n. 1005/2 ) con guidacatena originale
Leve cambio Campagnolo Gran Sport 1953 ( part n. 1014 )
Cavi ed accessori cambio Campagnolo Gran Sport 195
Moltiplica doppia corona Simplex, brevetto internazionale, 47 / 50
Ruota libera a 4 pignoni
Cerchi Ambrosio Benelux, brevetto n. 25791, alluminio
Leve freni anteriore Weinmann, type 500
posteriore Weinmann, type 730
Pedivelle Frejus, cromate
Pedali F.O.M. – Fonderia Officina Maritano
con un catarifrangente giallo originale per pedale
Sella Brooks B15 Swallow Chrome, nera ( anno 2012 )
Canotto originale ( coevo )
Fermaguaina REG ( in numero di 3 )
Pompa Silca Impero, alluminio
reggipompa in ottone con testina a stantuffo godronata
Protezione fascetta in ottone Madonna del Ghisallo ( coeva )