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martedì 29 aprile 2008

checcefrega

con tristezza scopro qualcuno vendersi le foto d'altrui bacchette. tra persone di malaffare di solito c'è simpatia. ma non è questo il caso. al mayno piacciono i banditi, ma solo quelli che hanno stile. gli altri son furbetti, non banditi. ma in fondo in fondo, che ce frera!!?! quì non è terra di truschini, ma officina di passioni, per cui torna rapido il discorso sul catalogo novello. e quì c'è Frera. quarantasei pagine novantottenni. quanto basta per riaddolcire il sangue d'un bandito derubato. un documento storico ricco di informazioni, per il quale ringraziamo il generoso zagor

questa foto di corona vien da una Frera anni 20 o 30. per un po' di tempo trovò ristoro nella boita di un amico: con umiltà confessiamo che impiegammo ore a comporre e interpretare in F R E R A le cinque lettere. protette dal ruso

sabato 8 marzo 2008

salva la sella!

un oggettino semplice, il salvasella, ma che la dice lunga su quanto fossero amate e coccolate queste biciclette quando non erano d'epoca. sono un po' difficili da trovare selle in cuoio originali e spesso sono in condizioni aride, ma c'è una tecnica poco invasiva che da buoni risultati. prima di tutto una leggera pulita alla pelle con paglietta fine di ferro. poi si immerge per qualche minuto la sella in acqua tiepida, senza far sciogliere la seduta e senza ammorbidirla troppo. quanto basta per poterla modellare. si massaggia la seduta con del grasso per cuoio - non troppo sul lato superiore - e poi si infilano dei fogli di giornale appallottolati tra la struttura e la seduta, pressando un po', per ridare alla seduta la forma originale. il tocco finale è legare una cinghia di cuoio attorno alla parte centrale, per costringere verso il basso le estremità laterali della pelle. riposo e asciugatura per almeno un giorno, chiusa in un sacchetto di plastica solo se il cuoio è molto spesso e ancora duro nonostante l'immersione. se la si mette in un sacchetto, l'asciugatura è più lenta, almeno due o tre giorni. occhio a non smollarla troppo che poi si sfonda al primo utilizzo. a lavoro finito, si ingrassa ancora un po' la seduta da entrambi i lati e, a sella rimontata sulla bicicletta, si strofina per bene la parte superiore con un panno morbido, per asportare il grasso superficiale e lucidare la pelle. anche la sella più secca e screpolata sarà di nuovo utilizzabile senza remore. quando la sella è ben asciutta, volendo si può tirare un po' la pelle con il dado di regolazione, ma personalmente preferisco evitare di stressarla ulteriormente, perchè rischia di strapparsi intorno ai rivetti. buon lavoro!