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lunedì 21 gennaio 2019

ferro Durkopp 1914

A distanza di qualche anno, ripropongo l'articolo su una delle mie biciclette da corsa preferite di sempre, con fotografie aggiornate a contemporanei affinamenti.
DURKOPP Corsa 1914

Novembre 2010 - Mentre fuori piove, penso a come arrivò in casa nella primavera, coperta di spessa vernice grigia quasi fresca, tanto che pareva in stato di utilizzo recente. L'ho lasciata lì ad asciugare, riflettendo sul da farsi e poi... intanto lucido un poco e vediamo che salta fuori. I primi numeri incisi sulle pedivelle lasciano ben sperare, tredici e quattordici! Un poco alla volta, affiorano dalle cantine i pezzi per completarla e ora: sei pronta per romantiche corse in bicicletta d'epoca? Le ruote sono da 28 5/8 a 36 fori su cerchi in ferro stretti Kronprinz nichelati. Trovo nichel anche su mozzi, pedali, pedivelle e serie sterzo originali Durkopp... un velo anche sul freno posteriore Bowden Touriste a fascetta, il resto a ferro! Non c'è più nulla di vernice, giusto qualche minima striscia di nero ed altre di dubbio bianco. Mozzi e perno del movimento centrale riportano impresso il numero quattro. Tubi di qualità che ancora dopo un secolo escono indenni da ruggine e fatica: artigianato del telaio sopraffino, che pare di mano italiana su ferro tedesco... la finitura del carro posteriore è modernissima, c'è spazio per un mozzo "giroruota" ed i forcellini sono lunghi per lo scorrimento della catena, la ciclistica rotola con la qualità di un gruppo Campagnolo Super Record. Forcella a foderi dritti con sezione a "D" tipo B.S.A. e, nel complesso, geometrie corsaiole compatte.












Ruota libera sfaccettata The Coventry a 20 denti, catena Renold's









Sella in cuoio originale Lohmann


mercoledì 29 agosto 2018

Umberto Dei 1924

Restiamo negli anni venti con questa ROLLER di lusso della prestigiosa marca Umberto Dei Milano. Una bicicletta al contempo classica e sportiva, come la Frera coetanea di cui all'articolo precedente, ma con dettagli peculiari di questa marca e modello ed un'impostazione completamente diversa: se la Frera è una moderna bicicletta degli anni venti che riprende la linea dei velocipedi degli anni dieci, questa Umberto Dei è una bicicletta fine, deliziosa e senza tempo.
Telaio con doppio diapason tipico Umberto Dei, forcella con robusta testa a congiunzione nascosta, ruote 700 C in ferro leggere, su cerchi R stretti 35 mm e raggi sfinati al centro, telaio di taglia "quadrata" corsaiola 56 x 56: un biciclettone alto e corto, destinato a scorrere veloce!
Ciò che distingue le Umberto Dei dalle altre biciclette è l'utilizzo di materiali e componenti di alta gamma, italiani e stranieri, verso il massimo possibile di qualità sul mercato, rispetto alla concorrenza.

Le calotte del movimento centrale risultano maggiorate da 40 mm anzichè lo standard da 36 mm e monta sfere grandi da 8 mm. I pedali in ferro a sega sono coevi, ma non originali. Ruota libera inglese The Coventry con oliatore a lancetta e catena Renold's.
 Bronzino degli anni '20
 Pompa in ferro e bachelite
Il parafango posteriore riporta nel mezzo una affascinante riparazione "rustica" con toppa sottostante e ribattini in alluminio, che ho migliorato in robustezza ed estetica, con qualche trucco, ma ho preferito conservare, come testimonianza della storia di questo importante velocipede.

Sellone piemontese in cuoio con struttura a riccioli di marca Pullman.

Mozzi originali Umberto Dei Milano di produzione tedesca F&S
Perni con battuta fissa del cono da un lato e cono regolabile dall'altro.


Il mozzo anteriore presenta controdadi con una piccola boccola che incastra la ruota nella forcella, già prima di procedere a serrare i dadi.
Questi particolati controdadi hanno in sostanza la stessa funzione, dal lato opposto, dei dadi "boccolati" tipici degli anni venti e trenta, come questi:
Il mozzo posteriore ha il perno sfilabile a sinistra, quindi non occorre smontare la ruota dalla bicicletta per togliere la camera d'aria e/o il copertone, in quanto il perno sfilabile consente di rimuovere il distanziale a sinistra, creando lo spazio sufficiente tra ruota e telaio.





Per gradimento personale, ho scelto di montare copertoni sportivi stretti Pirelli Stella 700 x 32, in modo da dare risalto all'impostazione leggera e sportiva di questa ROLLER d'eccellenza, con ruote che in sostanza sono da corsa su strada, per gli standard del periodo.

La bicicletta è ferma allo stadio che idealmente, secondo me, predispone un buon restauro e, con pazienza e devozione, s'ingrazia i lari, LA PETTINATURA e/o CONFIDENZA: con il presupposto che la bicicletta sia prima di tutto un attrezzo atto a circolare, si valutano le condizioni di salute meccaniche e s'interviene sui fondamentali - componenti e simmetrie da riparare, completare, migliorare - per capire quale tipo di bicicletta e situazioni si andranno ad affrontare.

AGGIORNAMENTI, corona 44 DENTI e pedali: