lunedì 5 maggio 2008

occhi

sguardo vispo e attento, eleganza d’altri tempi. e poi, così vestita d’un pastello delicato.. cecio, ti capisco bene, non potevi che innamorarti a prima vista di questa bella signorina! aggraziata ed elegante, con quei guantini bianchi sul manubrio. quando l’hai trovata addormentata da anni e senza scarpe ci hai visto lungo e alla fine sei stato ripagato. ottimo lavoro di conservazione! ogni nuova vecchia bicicletta riportata in strada è una gioia per noi amanti della ruggine. questa incantevole ragazza saprà attirare certamente sguardi bramosi di passanti e curiosi











sabato 3 maggio 2008

alla moda antica

mi strabiliano le vecchie biciclette. quando le trovo arrugginite, impolverate e spesso riverniciate a pennello. d’epoca è la bicicletta, ma anche l’uso di ripittarle a setola e rinnovarle per il trasporto quotidiano, come in Ladri di Biciclette, al mercato. vi presento una bella Gerbi, vecchissima, del nonno di ezio. l’ha riportata in strada, con divertimento, alla moda antica, artigianale, in linea con tempi che furono. a mio parere, un capolavoro d’epoca! complimenti. c’erano le bacchette di gran lusso, che è un piacere ricomporre all’originalità, ma è con lo stesso gusto che si possono rianimare tutte le vecchie biciclette che han fatto storia, a pedali, con meno eco d’una Dei o Bianchi, ma con la stessa intensità. chilometri di ghiaia, carico e umori autentici che si son portati via qualche pezzo. ma l’anima d’acciaio resta, a testimoniare il ruolo del velocipede nella società. un barattolo di vernice e l’impegno delle mani, con epica semplicità, han reso omaggio a questa vecchia bicicletta, secondo me, più d’un cromatore









martedì 29 aprile 2008

checcefrega

con tristezza scopro qualcuno vendersi le foto d'altrui bacchette. tra persone di malaffare di solito c'è simpatia. ma non è questo il caso. al mayno piacciono i banditi, ma solo quelli che hanno stile. gli altri son furbetti, non banditi. ma in fondo in fondo, che ce frera!!?! quì non è terra di truschini, ma officina di passioni, per cui torna rapido il discorso sul catalogo novello. e quì c'è Frera. quarantasei pagine novantottenni. quanto basta per riaddolcire il sangue d'un bandito derubato. un documento storico ricco di informazioni, per il quale ringraziamo il generoso zagor

questa foto di corona vien da una Frera anni 20 o 30. per un po' di tempo trovò ristoro nella boita di un amico: con umiltà confessiamo che impiegammo ore a comporre e interpretare in F R E R A le cinque lettere. protette dal ruso

lunedì 28 aprile 2008

cicli felici

mia nonna lo diceva sempre, per divertirsi e stare bene quattro chiacchiere e voglia di ridere. tutto il resto vien da sé. si aggiungano a piacere qualche vecchia bicicletta e un po’ di vino e il gioco è fatto! già l’ultimo scalo della littorina, prima della meta, è stato un buon auspicio. Bandito. vita dei campi e filibusta di emozioni, su biciclette d’epoca. bandito ogni pensiero, nel giorno di festa la ciclobacchettata è un’esperienza di polvere gioiosa. mai prima avevo visto tanto allegra la mia Maino a scricchiolare un po’ di ghiaia! mille grazie ad andrea che continua a credere nell’idea e ci fornisce le occasioni. due cenci vecchio stile, un po’ di ruggine e il cappello di paglia per andare in giro a respirare pedalando profumo di campagna. semplice, autentico, come una bici a bacchetta. per ciclostorica beatitudine basta un trillo di bronzino, che gli uccellini s’invogliano a cantare. cribbio, organizziamone più spesso! chi vuol contribuire con idee e suggerimenti è il benvenuto

mercoledì 23 aprile 2008

sotto la vernice

un altro valido motivo per visitare il museo di Cesiomaggiore. sudo freddo. ma è sudore recente. altra storia, grande storia sono le gocce di fatica sepolte sotto la vernice di questa Maino che fu del Diavolo Rosso! acciaio vivo, intriso del sapore di salite mangiate a denti stretti

che pezzo! s'intravedono magnifici pedali antichi marchiati Maino, accompagnati da gabbiette d'una bellezza rara. e poi un dettaglio importante che il copertone ci sussurra: magari mi sbaglio, ma intravedo un 622, per cui cerchi da 28 5/8, misura diffusa sulle biciclette da corsa italiane di inizio '900, a detta d'un anziano corridore più che ottuagenario. molti collezionisti sono intransigenti sul 28 3/8 ad ogni costo, a ragione, ma non in tutti i casi

martedì 22 aprile 2008

e luce fu



Cicli FIAT
dal nostro inviato al museo di Cesiomaggiore, Alberto, un tuffo rovesciato nella storia delle biciclette d'epoca! suona strana a leggersi la decalcomania Cicli Fiat, ma. che incredibili finezze costruttive si scoprono su questa bicicletta!!!! quel portafanale mi rimarrà impresso in fronte questa notte. troppo a lungo ho osservato la ragazza

prezzo al pubblico L. 385, sono aperte le ordinazioni!

venerdì 18 aprile 2008

la griffe

questa non è una catena, è una collana di perle! mi avevano raccontato di ruote libere marchiate Edoardo Bianchi Milano, ma non avevo mai visto una catena così. alberto, ora che l'hai pulita con dovizia, la rimonti o la indossi? questo notevole accessorio era nascosto dentro a un carterone dei primissimi anni 30. ogni tanto mi chiedo cosa spingesse tanto all'eccesso la marchiatura dei pezzi delle biciclette. eran fatte bene, curate fino all'ultima rondella, per sopravvivere all'epoca contemporanea e riemergere nell'archeologia del futuro. reliquie. nel frattempo mi è capitata la fortuna di vedere, ahimè solo vedere, una vecchissima Bianchi di inizio '900 con tre lettere E B C - credo Edoardo Bianchi & C. - incise nelle foglie d'un trifoglio. aggrappato con amore ai mozzi e alla corona. mai visto niente di simile prima! c'è del divino in mezzo, come, mi suggeriscono, sulle corone Bianchi di vecchio tipo. quelle a tre archi. biciclette ultraterrene! padre, figlio e dinamo santo. Bianchi e non, preghiamo di trovarne ancora tante