giovedì 31 luglio 2008

l'artigiano

a riprova che le biciclette di marchio minore non son buone solo da ricambi, ma spesso celano abili qualità artigianali e un'affascinante estetica d'annata, trascrivo con piacere un messaggio di yuri da modena. sto ultimando il restauro di una F.lli Testi degli anni ’50. la cosa che mi rammarica è che delle Testi non si trova proprio nulla sulla rete. il colore originale, che per fortuna era ancora presente sotto i parafanghi e sotto la fascia della dinamo sulla forcella, è stato ripreso dal mio carrozziere utilizzando uno strumento che legge il colore. e quindi riprodotto fedelmente. ora che ho quasi terminato il restauro, mi occorre solamente trovare uno stemma o una decal con la scritta F.lli Testi. se qualcuno avesse qualche notizia - o se mi sa indicare dove reperirla – mi sarebbe di enorme aiuto. la Testi era una piccola fabbrica nei pressi di Bologna, precisamente San Giorgio in Piano che, da quanto dicono gli appassionati, costruiva sia biciclette da viaggio che da corsa, con le quali riportò più di una vittoria. spero che qualcuno sappia aiutarti nel coronare il tuo lavoro e attendo con viva curiosità le foto della bicicletta riportata in strada!


lunedì 28 luglio 2008

fotomanubrio


esistono due attrezzi fondamentali che aiutano molto nello smontare un manubrio a bacchetta, come ci mostra lorenzo in queste fotografie della sua Bianchi: pazienza e dedizione! trascrivo le sue parole, a testimonianza diretta dell'opera meccanica: le due leve hanno all'estremità una forma quadra che si incastra, per il freno posteriore, nella staffetta che esce e, per quello anteriore, in un'altra staffetta simile, ma composta di due pezzi. sfilate le due leve, la staffetta posteriore si libera e l'anteriore esce da dove si è tolto il fregio Bianchi. per sfilare le leve, bisogna dare martellate decise e precise tramite un picchetto che non deformi la leva del freno. grazie mille per la condivisione delle informazioni e. ottimo lavoro!

FRENO POSTERIORE
FRENO ANTERIORE

mercoledì 23 luglio 2008

di Stucchi

chissà perchè, mi chiedo talvolta, con una punta di malincuore. le biciclette sono un mezzo di trasporto e svago che da oltre un secolo incontra favore e simpatia di ciclisti in tutto il mondo, ma quando si tenta di andare a ripescare vecchi telai o meglio biciclette complete, nonostante la diffusione che ebbero in tempi andati, tocca fare una gran fatica. per esempio le celebri e strepitose Stucchi, già Prinetti & Stucchi, che paiono sparite nei ricordi. anche il presente riserva qualche sorpresa. ho scoperto infatti che non funzionano più i collegamenti ai cataloghi. ci sono rimasto, di Stucchi. tra un inalazione e l'altra di ruggine e grasso, rimedio quanto prima!

domenica 20 luglio 2008

le tecnologia

ogni volta mi stupisce scoprire, tra la ruggine dimenticata, elaborate tecnologie ciclistiche. per di più poi su mezzi quasi centenari! è indubbia la potenza di frenata dei pistoncini Bianchi e con grande piacere mi capita di metter le mani sull'antenata di questa freneria, di origine inglese, credo, come pure il cavallotto modulare per la ripartizione della frenata. celebre fu la Triumph, nell'adottare questo sistema, ma qualcosa pare fosse diffuso anche in francia, ad esempio sulle raffinate biciclette Automoto, nonostante il nome che distrae non poco dalla purezza ciclistica. soluzioni tecniche alla ricerca di novità ed efficienza, strutture ideate per durare nel tempo e sulle strade. e infatti, eccoci ancora quì a pedalare le biciclette dei bisnonni!


martedì 15 luglio 2008

uh, catenella

molto poco riesco a scrivere di fronte a queste foto che mi invia Alberto! non del tutto ho digerito, quanto in passato ho rosicato prima di toccare con le mani della sana interna freneria, che tosto mi giunge agli occhi l'ennesima meraviglia tecnologica. manco a farlo apposta, si tratta di Maino. freni a catenella! incredibile


quasi passano inosservati il movimento senza spine, che credo Gnutti, ed il carterone. se penso che la Taurus addirittura, correggetemi se sbaglio, queste sante catenelle le nascose nei foderi della forcella sul Modello 25, invece di dormire, mi metto a lavorare in officina, per scoprire ancora una volta quanto straordinarie siano le biciclette del passato

venerdì 11 luglio 2008

dettagli

dettagli mi inducono a supporre di avere qualche problema di mania con la roba vecchia. mi piace un poco tutto. ad esempio il venditore ambulante, che porpone urla e dimostrazioni del suo nuovissimo prodotto. al mercato grande del sabato. come lui mi son sentito, a preoccupare mamme con bambini al parco, avvicinati dalla curiosità di vedermi immergere una sella nella fontanella. chiedo scusa se ripeto cose già dette, ma l'esperimento è stato molto divertente. venghino signori, quì c'è un prodotto miracoloso per le vostre selle in cuoio. acqua pubblica!

martedì 8 luglio 2008

sgombri

adoro le urla e i traffici del mercato, le battute, gli accordi e le contrattazioni. se poi ci si può andare a pedali e comprare biciclette, questo allora è il mio angolo preferito delle città! con i postumi del venerdì all'osteria, è bello arrivare presto il sabato mattina e salutare qualche amico a trilli di campanello. come a Porta Palazzo, seppur con meno vociferare di filibustieri, s'apre oggi una nuova pagina di annunci d'epoca. l'augurio e di aiutare appassionati d'ogni dove a conoscersi, incontrarsi e scambiarsi pezzi di ruggine!