venerdì 10 ottobre 2008

l'annuncio

pronto? buongiorno. chiamo per l'annuncio della bicicletta vecchia. ah, sì è lì da tanti anni.. come la sorpresa di trovare impolverata in una cascina una bella bicicletta d'epoca, così questa mattina m'arriva piacevolissima la segnalazione di un gruppo di appassionati di biciclette eroiche!

AVER, Associazione Velocipedisti Eroici Romagnoli

reparto corse!

martedì 7 ottobre 2008

resisti, vecchia!


secchi Pirelli, velati d'un giallognolo colore antico e consumati dal tempo. problema comune per l'eroico gabriele sull'Atala ed il mayno con la Maino. screpolati anche i tubolari della Mercier pedalata da yiannos. ma. tutto ha tenuto sulla ghiaia! o quasi. impossibile forare l'anteriore dell'Atala, a cui il maestro Ovidiu ha regalato, qualche sera prima, una riparazione d'altri tempi. innestando un tubolare aperto tra camera e copertone! tanto che son stati i rispettivi sellini delle suddette a chiedere in salita, senza ottener risposta, quanto conta qualche chilo in meno sotto il culo, rispetto alla fatica. l'han chiesto al giovane carbonio superleggero e accessoriato. non per far vanto de li nostri polpacci, rinvigoriti solo da vino e crostata di mirtilli, quanto per mostrare che l'Eroica non è gara di leggerezza, ma di passione! freddo, freddissimi l'accampamento e la partenza. tanta polvere e anche un po' d'eroica pioggia. non sufficiente a scoraggiare la squadra dello zagor! vestita di lana fina


è difficile descrivere a parole lo spirito dell'Eroica. non è una gara, ma una corsa memorabile! vecchie biciclette appoggiate sulle rive o capovolte intorno ai fossi. forature da riparare. ha il suo fascino il tubolare che scoppia sulla terra! con l'aiuto di passanti sconosciuti, subito la sella in cuoio torna a riscaldarsi

ti fa irretire, ma tanto quel che conta non è arrivare primi. rompere il cambio, per chi ce l'ha, un freno o la catena. conta solo immergersi a fondo nella storia del ciclismo, tra epiche biciclette, intoppi e fatica autentica. fugaci sfide e cortesie si risolvono con un saluto in inglese, svizzero o tedesco, al punto di ristoro. grandiose salite, fango profumato e polvere in viso, a riparare dal freddo. sulle prime, mi tocca evitare pure un mulo dietro alla curva!


lo sguardo fisso sulla strada, a scovar buche e sassi aguzzi. ma il cuore sulla bici, per aver cura di preservarla. fino a quel di Gaiole! per non perdersi nemmeno un chilometro. un'incantevole distrazione vedere un meccanico scendere da un Ape e registrare nipples con le pinze. c'è anche il tempo di sostare, chiacchierare con i compagni di pedale, vecchi amici o nuovi incontri. assaporare cibo e vino genuini! ecco angelo, ciclomeccanico bolognese, che prova l'ebrezza di posare di fronte all'obbiettivo. impugnando la bella veneta di zagor

e due furtivi torinesi, a ricaricare le membra con la dolce uva del Chianti!


venerdì 3 ottobre 2008

strade bianche

pedala, fatica, resisti, mangia polvere e poi? son vicino al traguardo su queste strade dure di terra e pietra e. cribbio. ho forato! dannata vegetazione spinosa e ferraglia disseminata incautamente dai viandanti. che noia smontare tutto, benchè m'avvolga il cuore la generosità d'una bella contadina. mi porge una mela appena lucidata, per addolcire l'impresa. ben, inspiro e riparto, ma per la prossima volta mi spendo 'ste due lire in più. levachiodi! chissà se funzionano davvero. per lo meno m'evitano un poco che la fanghiglia s'aggrumi sotto il giro delle ruote. con i ricambi è bene star leggeri, per non aggravare le salite. meglio un poco di vin santo nella borraccia! che mi scongiuri la sfortuna degli aguzzi. amici cari, pedalatori di ruote dimenticate nel tempo, siam pronti per l'Eroica?

giovedì 2 ottobre 2008

corallo!


cribbio Cecio, 'sta volta l'hai fatta grossa! elegantemente raffinata. impareggiabili i colori di questa Bianchi Lusso Corallo del 1958. anche se precisi che manca ancora il dettaglio dei gommini bianchi Bianchi per gli splendidi pedali, l'impresa compiuta è già più che ammirevole! per questo val la pena d'abbondare d'accenti e d'apostrofi. l'accento cade sull'armonia ed il calore dei colori tenui. della tua bella bicicletta. come degl'accessori, l'apostrofo s'insinua ad ammorbidire linee e, m'immagino, la pedalta di questa signora d'altri tempi!


gruppo luce Radius B-67, parafanghi a costa centrale maggiorata e cromata, ci racconti, telaio a tubi alleggeriti internamente, particolarità del modello Lusso!

mercoledì 1 ottobre 2008

la regina

tra le tantissime biciclette d'epoca che han solcato italiche strade dissestate, di certo le Bianchi si distinguono per il sistema frenante potente e duraturo. fatto salvo un piccolo difetto alle bacchette dei cavallotti, di cui parleremo in seguito. e dunque questo campanello brevettato su misura per le medesime, poteva forse chiamarsi altrimenti che Eterno! un poco fastidioso, che tutte le volte che si frena suona, ma sicura è l'utilità per chi non vuole o non può staccare le mani dal manubrio. arrivano le regine delle strade! pedoni e fauna al seguito scansatevi, che siete avvertiti con anticipo

lunedì 29 settembre 2008

ungi!

secondo me non era solo moda. eppure questo semplice sistema d'oleata intelligenza è stato in uso giusto per un paio di decenni. dalla metà degli anni '20 a prima della Guerra. oliatore alla catena, per tenerla sempre unta! percorsi lunghi e polverosi, corse o pedalate, per polpacci d'acciaio e nervi tesi. in sella! si aziona il meccanismo magico della ciclistica. inspirare col naso e non colla bocca. per pedalare servono gambe, testa e occhi per assaporare. la bocca interviene solo per dissetarsi. non anche per imprecare contro le forature! il movimento diventa solidale. uomo, macchina e paesaggio, per ore lunghissime, chilometri e fatica. senza mai dimenticare che prendersi cura del mezzo è pedalare in armonia col marchingegno. par più un arto aggiunto, che semplice ferraglia!

giovedì 25 settembre 2008

gratta

de fero, son detti comunemente "a sega". e sì, perchè se non scivola la scarpa, di certo la suola si consuma che è un piacere. oltre a quelli di ricercato stile decorativo, come quelli che quì propone andrea, ne son stati avvistati altri di sublime provenienza marcata per esteso Maino, Legnano, Wolsit, Frejus, Fiat per le italiane, Peugeot, BSA, come elenco minimo, per le straniere. e chissà quant'altre, specie su biciclette da corsa, come questo Clément centenario

e se dovevano resistere all'ardite imprese del campionissimo Costante Girardengo, belli robusti devono essere pure questi Maino anni '20, con tanto di oliatore!