giovedì 15 ottobre 2009

Maino, corsa?

un sigla WG 23, ma incisioni 25 sulle calotte del movimento centrale.

Maino! filippo ci presenta questa bicicletta da corsa. non distante dal tornare allo splendore originale. la bicicletta è stata interamente spazzolata. in metallo, sul tubo di sterzo, c'è il marchio MAINO di grosse dimensioni. attacchi alle forcelle anteriori e posteriori per le aste dei parafanghi, con invito saldato, completi di piccole farfalle per il bloccaggio. forcella anteriore di grosse dimensioni nella parte finale vicina ai forcellini. freni Bowden a fascetta. giroruota. un manubrio da corsa, pedali, qualche altro piccolo dettaglio e la Maino è pronta per correre!

WG 23. che dite, sarà VIVA GIRARDENGO 1923? proprio in quell'anno Costante Girardengo vinse il Giro d'Italia. a voi, l'esame dei dettagli per scprire se si tratti proprio del Tipo "G", come da catalogo del 1924.

lunedì 12 ottobre 2009

con trasporto

pronta per partire, fedele in una giornata di intenso lavoro. nonostante tutto, che piacere pedalare! si è in tanti e gli scambi di battute divorano il tempo, mentre s'attende che i muscoli si scaldino ed il giorno si schiuda. mattino freddo invernale. sole di primavera. luce calda dell'estate. umido fresco d'autunno. quante stagioni passate! fabio ci racconta del vecchio proprietario. egli dice che la bicicletta è di sicuro degli anni '30/'40, di prima della guerra. una vita di ricordi, sotto la polvere di questo mezzo da trasporto. storie restaurate con passione. un gran lavoro!

l'unica indicazione trovata è una sigla sotto le incrostazioni di ruggine delle calotte della forcella. c'é scritto "Torpado". il colore originale era un rosso mattone praticamente marrone ed i parafanghi neri.

ricostruite, con pazienza, le molle di ritorno del cavalletto, il parafango anteriore, i tendicatena, la leva del cavalletto centrale, di fianco al manubrio. le manopole, in noce. il manubrio è di diametro superiore alla media. la bicicletta ha solo il freno posteriore, ma se pure a bacchetta, è a comando misto, con cavetto dal manubrio al movimento centrale e poi il classico archetto.

splendido restauro, fabio. complimenti!

venerdì 9 ottobre 2009

Sport 1937

come suggerisce alberto. Bianchi. scovata dal buon gianni. punto d'incontro tra il classico elegante e lo sportivo leggero!

freni sportivi, a mensola.

giroruota e alluminio.

manubrio erre.

venerdì 2 ottobre 2009

la strada

non cerca la strada. la trova! parafrasando le parole appassionate del caro amico marco di modena: balloncina, Amerio. Felizzano, mandrogna nella nebbia. ce la racconta

si nota subito che il pezzo è raro. tanto per conservazione, quanto per le ricercate caratteristiche tecniche.

frenata posteriore bassa con leveraggio parzialmente interno al telaio. pneumatici 26 x 1 3/4 Olmo in para. manubrio sportivo a bacchetta. parafanghi corazzati e di generose dimensioni, il posteriore presenta la coda bianca già dalla produzione in quanto le differenti verniciature sono distinte dalla decalcomania.

nata per stupire. per innovare. a dimostrare che la ricerca di nuove soluzioni è desta. che la concorrenza è di qualità. a suon di brevetti, prima della guerra.

bassa, filante. monti in sella e impugni le manopole. il manubrio basso impone di spingere sugli avanbracci, di alzare la testa e così, slanciato avanti come una polena, non puoi che fare una cosa: pedalare.



venerdì 25 settembre 2009

dettagli

da maurizio, qualche informazione sulla. Ciclo Italia?

Sulle pedivelle c'è il marchio Ciclo Italia all'esterno e Magistroni all'interno. Sul mozzo posteriore c'è il marchio Ciclo Italia nel mezzo e sul pignone fisso c'è la scritta DEI. Il mozzo anteriore, dello
stesso tipo, è invece di una marca diversa S.......H.

Vado in cerca di altre tracce ma a me sembra di poter dire che è Ciclo Italia. La catena è inglese ma non riesco ancora a leggere una marca. La ruota libera è Regina Extra. Dietro al reggisella, sul telaio, c'è un numero alto, mentre sotto il movimento centrale c'è un altro numero breve, che devo pulire meglio. Domande: quando la UMBERTO DEI ha assorbito Ciclo Italia? C'era, prima o dopo il passaggio alla DEI, una squadra corse Ciclo Italia? Si trovano cataloghi Ciclo Italia? C'era una produzione di serie di bici da corsa Ciclo Italia?

lunedì 21 settembre 2009

recuperata!


nel bosco, discorremmo di questo velocipede. ora maurizio ci racconta la storia del recupero e invita a sfogliare il suo ALBUM di fotografie!

Di preciso la storia è questa: "stavo andando in bici da Sanremo a Ceva, a trovare degli amici. Per evitare il grande traffico, era il 13 agosto, ho deciso di risalire la valle Argentina (da Arma di Taggia) fino al Colle d'Oggia (per proseguire poi verso Rezzo, Pieve di Teco e Nava...). Poco dopo l'abitato di Montalto, nell'affrontare una curva in salita, ho visto sotto-strada la ruota di una bici che mi pareva appesa ad un albero. Tornato a Sanremo, ho impiegato una mattina intera, un sabato di fine agosto, per rintracciare il proprietario della campagna dove si trovava la bici. Sono entrato nell'unico bar del paese e ho fatto domande a tutti. Temevo d'esser trattato con sospetto, invece infine è uscita fuori l'indicazione giusta. Il proprietario della bici (un idraulico di Sanremo), quando l'ho contattato al telefono deve però aver pensato che un po' matto lo sono. Gli ho dato 50 €. Oggi l'ho portata a casa. Non ha nulla di inchiodato. Solo i cerchi sono mangiati dalla ruggine e quindi rifarò le ruote, ...intanto con due cerchi in ferro, poi magari in legno..."

e questa sarà un'altra grande storia da raccontare! di biciclette

giovedì 17 settembre 2009

Toscana, 18 OTTOBRE


"Ringraziandovi anticipatamente per la collaborazione, vi aspettiamo numerosi per condividere con noi la passione per le belle bici (ce ne saranno un centinaio, provenienti dalle collezioni private di Loredano Petronici, Presidente del Museo Bartali, di Lorenzo Borelli e del sottoscritto Massimiliano - monoDEIsta) ed il buon bere.

Per chi vorrà rimanere a pranzo con noi, sarà necessaria una conferma."