lunedì 11 febbraio 2019

Peugeot ANNI 10

Già che siamo in corsa a dare i numeri, andiamo al primo lustro del decennio precedente. Ecco il momento di presentare un cantiere che procede lentamente da un paio d'anni ed è ora finalmente giunto ad un taglio presentabile: Peugeot da corsa del 1910/15 di presunta produzione italiana (Torino).
Bicicletta d'impostazione simile a questa Peugeot-Sodero 1910 (v. LINK) e struttura parallela a quest'altra Durkopp 1914 (v. SOTTO) che ha caratteristiche differenti rispetto alle coeve Peugeot francesi, a partire da telaio e forcella con congiunzioni a vista, assenza del numero di telaio e del fregio frontale in ottone.
Manubrio di provenienza italiana, con "pendente" saldato per leva del freno a tampone, manopole in legno originali inamovibili
Tracce di lunghe fasce verdi sul nero di telaio e forcella, più decalcomanie purtroppo illeggibili
 Freno posteriore a fascetta
Freno anteriore a tampone con molla interna alla forcella "tipo Bianchi"
I forderi della forcella sono piatti internamente, tipo B.S.A. e ben diversi dalle classiche Peugeot francesi
IN ALTO la forcella della Peugeot "italiana" in questione, quì SOTTO la forcella di una Peugeot francese del 1909, con la tipica testa di forcella larga spiovente a congiunzioni invisibili e forderi con curva leggermente più morbida:
Grandi mozzi Peugeot nichelati, tendicatena a scomparsa, gomme d'epoca Michelin 700 x 25
 
Le tre biciclette da corsa presentate in questo articolo, del periodo 1909-14, montano ruote originali di diametro 700 C a 36 fori.

domenica 10 febbraio 2019

ALATA 1920

Tra l'anno venti del Novecento ed il diciannovesimo del secolo in corso, quasi cent'anni di storie più o meno plausibili si possono raccontare intorno a questo luminoso ferro, con un bicchiere di vino ed il fuoco acceso...
Telaio italiano strepitoso per la sua epoca, su tubi leggeri e inossidabili - se non per natura, di sicuro per statistica - con congiunzioni svuotate sul tubo di sterzo, geometria compatta. Allestimento leggero, per esser il 1920, con piega da 25 mm di sottile spessore, cerchi in legno per gomme tubolari e raggi sfinati.
Velocipede d'indole e impugnatura ALATA, come effettivamente inciso su pedivelle, movimento centrale e freni a fascetta originali. Proveniente da collezione privata di lungo corso e gusti raffinati, purtroppo estinta da parecchi anni, incompiuta, la bicicletta fu riverniciata, ma i tanti traslochi all'ingrosso seguiti alle esequie del curatore l'hanno impreziosita di graffiature autentiche!
Disegno della corona e carattere del marchio ALATA, così come l'elevata qualità di lavorazione potrebbero essere vicini oppure imitare il glorioso marchio ATALA, ma connessioni documentabili non ne ho trovate.
 
Mozzi torinesi PRAEZISION nichelati, grandi galletti degli anni venti, mozzo posteriore GIRORUOTA, piccoli galletti a telaio e forcella per un rapido smontaggio dei parafanghi, catena e ruota libera Fulgur.
 
I coni del mozzo anteriore terminano sul lato esterno con due piccole boccole, che vanno ad incastrarsi perfettamente nei fori della forcella, per assicurare una stabile e precisa tenuta dei galletti.
Freni a fascetta originali marchiati Alata in corsivo, gomme tubolari 700 x 32, come ai suoi tempi, ma quì di recente produzione.

venerdì 8 febbraio 2019

Gerbi 1948

Elegante reperto consumato e riesumato dall'umido, ma ancor'rosso d'indole Gerbi!
 
Prima di affrontare il rosso ferro, freddo di brina astigiana, scaldate gli animi con questo bellissimo articolo "Giovanni Gerbi tra cronache sportive, memorie familiari e mito" di Francesca Mogavero, che ha ottenuto il secondo posto al "Premio Piemonte Mese" ed è ora on-line su Piemonte Mese
Il restauro inizia al sapore di antica gomma Piero Brunello & C. Torino - Marca Lince:
Dopo gli anni cupi della guerra, nella seconda metà degli anni quaranta l'industria italiana del velocipede riparte in grande stile, sulla scorta dei virtuosi anni trenta, con ammodernamenti produttivi di grandi speranze ed un brulicare di antichi e nuovi marchi, che purtroppo nel decennio seguente tenderanno invece a svanire o spostarsi al vantaggio dei cicli motorizzati.
Gemma al parafango posteriore, con catarifrangente in plastica, vincolata alle astine; parafanghi lunghi e avvolgenti di pregiata fabbricazione industriale tanto a me ignota quanto lodevole.
Gran bel mezzo, usato poco e quindi ancora bene in grado di testimoniare la qualità produttiva della sua epoca: una bicicletta elegante, ma snella, filante, solida e bella scattante di bacchette!
Sellone in cuoio spesso con struttura a molle - senza la classica imbottitura in crine di cavallo - di produzione F.N.


Campanello Gerbi, gruppo luce Regina, paramanubrio in zama con fascetta di ferro e gommino ormai quasi estinto:
Manubrio di ottima produzione Confalonieri, pedali a sei cubetti originali.

Gomme torinesi Superga 28 5/8

sabato 2 febbraio 2019

Vittoria!


Dopo "Azzurro Beltramo", Francesco Di Sario ci presenta "Vittoria!", frutto delle sue approfindite ricerche su vita e opere di Tommaso Nieddu, ideatore del Cambio Vittoria!


Una ricerca durata anni: grazie al supporto della famiglia di Tommaso Nieddu, documenti originali e fotografie dell'epoca, Francesco delinea un ritratto completo - umano e tecnico - di questo personaggio torinese che ha profondamente segnato la storia del ciclismo mondiale nel '900 e delle sue straordinarie invenzioni.

"VITTORIA! Storia di Tommaso Nieddu - I cambi, la famiglia, le sue invenzioni" racconta con ordine cronologico e approfondimenti tecnici, in quasi cento pagine e oltre duecento immagini, la storia della nascita, sviluppo, evoluzione del celebre Cambio Vittoria e di altre importanti invenzioni di Tommaso Nieddu, mettendo bene a fuoco anche il contesto, attraverso due guerre, i grandi campioni, il tessuto produttivo, la collaborazione commerciale e separazione dal fratello Amedeo Nieddu, l'evoluzione del mercato.


PER INFORMAZIONI contattate direttamente

FRANCESCO DI SARIO
francescodisario1@gmail.com

venerdì 1 febbraio 2019

Fanale Simplex Milano

Raro fanale degli anni quaranta, marchiato Simplex Milano, con dinamo interna al fanale: