Nessuno sceglie di nascere, dove e quando, poi la sorte ed il carattere determinano il percorso, ma dopo cento è più anni, chi si ricorda?! Questo è un frammento di storia della bicicletta Eusebio dell'inizio del '900, buttata ad un certo punto nel ferro, dopo anni di intenso servizio, ma che ha trovato il modo di sopravvivere ancora. Quante strade ha percorso? E nemmeno si ricorda più da dove viene e chi l'ha pedalata nei lunghi anni della sua età. Per un certo po', a pedali, su treno o corriera ha persino "lavorato" per la FIAT, al tempo in cui si palesò la possibilità di scambiare il proprio tempo con il denaro della fabbrica; fabbrica di automobili che poi ha mandato in pensione la Eusebio e tante altre, con tutto il loro senso di protesi umana a basso impatto ambientale e più probabile lieto fine sociale. Bicicletta ritrovata in Piemonte, all'incrocio tra Monferrato, Langhe e Roero, ma di possibile fabbricazione inglese, tutta da accertare, se pur con tendicatena del tipo diffuso in Francia. Ruote 28 3/8, pedivelle da 175 mm, corona piena di orgoglio, dichiaratamente firmata E U S E B I O, che cento e più anni dopo purtroppo dice nulla ai più. Sella inglese Coventry e ruota libera Perry. Nei prossimi mesi scopriremo se il restauro ci regalerà qualche altra informazione. Per il momento, tieni duro e continua il tuo percorso!
domenica 5 aprile 2015
percorsi ultracentenari
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martedì 31 marzo 2015
Bianchi R del 1922, la storia
Grazie a Luca, che a conclusione degli intensi ed appassionati lavori di recupero e restauro della sua straordinaria Bianchi R del 1922, ci racconta la sua storia, con testo ed immagini dettagliate.
BUONGIORNO A TUTTI, IL MIO NOME E’ BIANCHI R, SONO
NATA A MILANO NEL 1922! ORA VI RACCONTO UN PO' DELLA MIA STORIA...
A MILANO LA FABBRICA VELOCIPEDI EDOARDO BIANCHI SFORNAVA
BICICLETTE PER IL POPOLO E BICICLETTE PER I SIGNORI CHE SI POTEVANO PERMETTERE UNA BICI CON UN
COSTO SUPERIORE ALLA MEDIA, COME ME!!!
ERANO SOLI 4 ANNI CHE ERA FINITA LA PRIMA GRANDE GUERRA
MONDIALE E…
DA WIKIPEDIA
La situazione di crisi cominciò poco prima del termine della
Grande Guerra, quando i rigori cui il popolo venne sottoposto ai fini del
successo bellico avevano iniziato a destare un forte malcontento.
La Marcia su Roma si inserì in un contesto di grave crisi e
messa in discussione dello Stato liberale, le cui istituzioni erano viste come
non più idonee a garantire l'ordine interno principalmente da fascisti,
socialisti e comunisti.
ECCO… IO SONO NATA NELL’ANNO DELLA MARCIA SU ROMA, 1922!!!!! IL MIO PROPIETARIO, DI STATURA
OLTRE LA MEDIA DEL TEMPO (62 E’ LA MIA TAGLIA),
LO PORTAVO IN GIRO SIA PER LE CAMPAGNE DEI SUOI POSSEDIMENTI, SIA NEL
CENTRO DI MILANO PER I VARI CAFFE’… DOVE TRASCORREVANO LE GIORNATE TUTTE
UGUALI… QUANDO ERO GIOVINE, BELLA E NUOVA,
ME LA TIRAVO UN PO’ MENTRE SFRECCIAVO NEI VIALI DEL CENTRO… E GLI
ANNI TRASCORREVANO TUTTI UGUALI... POI… UN’ALTRA GUERRA???? MA NOOOO DICEVO… ALLORA NON HANNO CAPITO NIENTE
GLI UOMINI… TANT' E’…
DURANTE LA SECONDA
GUERRA, DOVE MI AVRANNO NASCOSTA PER NON
FARMI DISTRUGGERE DA UNA BOMBA DI MORTAIO TEDESCO O DAI BOMBARDAMENTI ALLEATI
NEL 44/45? PER NON FARMI PRENDERE DAI TEDESCHI CHE IN RITIRATA RUBAVANO
QUALSIASI MEZZO? ...FORSE MI HANNO
SOTTERRATA IN UN CAMPO FUORI LA CITTA? O MI AVRANNO MURATO IN UNO SCANATINATO
DOVE UN MURO DI PIETRE VECCHIE NON DESTAVA SOSPETTI? OPPURE MI HANNO NASCOSTA
IN UNA SOFFITTA DI UN VECCHIO CASOLARE IN CAMPAGNA? IO LO SO MA NON VOGLIO
DIRVELO…
LA GUERRA E’ FINITA!!!!
ED IO POSSO FINALMENTE RITORNARE A SFRECCIARE PER I VIALI PIENI DI
MACERIA DI UNA MILANO FERITA, MA ANCORA VIVA, CON QUELLO LA’... APPESO A
TESTA IN GIU’… PER PORRE FINE AL PERIODO STORICO COMINCIATO QUANDO SONO NATA… ANNO 1922!!!
NEL DOPOGUERRA MI HANNO USATA ANCORA PER QUALCHE ANNO ED IO
ERO RITORNATA FELICE… POI, COMPLICE
IL BOOM ECONOMICO, LA LAMBRETTA E LA VESPA PRIMA E LA FIAT 600 PIU’ AVANTI, IO, VECCHIA BICICLETTA,
VENGO MESSA IN UN VECCHIO CASOLARE, IN BALIA DELL’UMIDITA' E DELLA POLVERE…
PIU’ NESSUNO MI GUARDAVA… FIN
QUANDO HO INCONTRATO LA PASSIONE
DI UN TIZIO DI FERRARA!!!! FINALMENTE… LA CITTA' DELLE BICICLETTE!!!
ORA SONO DI NUOVO FELICE…
LA BICI E' ABBASTANZA COMPLETA, NEL SENSO CHE QUANDO L'HO TROVATA AVEVA I MOZZI ORIGINALI 40/32 FORI CON I SUOI OLIATORI, NEL MOZZO ANTERIORE
E' ORIGINALE ANCHE IL PERNO, SONO ORIGINALI ANCHE PEDIVELLE,
MANUBRIO, ARCHETTI FRENO E TUTTA LA TIRANTERIA; MANCAVANO, COME
CAPITA SPESSO NELLE BICI D'EPOCA, PARAFANGHI, CARTER E PEDALI, CHE
HO SOSTITUITO CON CARTER RIPRODOTTO, PEDALI RIFATTI BENISSIMO E
PARAFANGHI ORIGINALI BIANCHI A SCHIENA D'ASINO COEVI CON LA BICI; ANCHE
IL FREGIO MANUBRIO E' STATO RIPRODOTTO DA ME, COME LA LANCETTA PER
OLIARE DEL CARTERONE: SEMBRA UNA SCIOCCHEZZA MA BISOGNA POI SAGOMARLA
BENE... ASPETTO UN TUO GIUDIZIO E SPERO DI VEDERTI A BRA, DA ANDREA IL 26 APRILE, CIAO!!!
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lunedì 30 marzo 2015
Telai ermafroditi
Senza pretesa alcuna di scomodare la mitologia greca per le nostre esplorazioni velocipedistiche, ecco a voi una serie di telai da uomo trasformati in telai da donna! Negli anni ne ho visti parecchi, per cui ritengo che questo argomento sia perlomeno da citare, già che me n'è appena capitato uno molto ben fatto. Cicli Stadium da corsa degli anni '20:
Più che di derivazione classica, la motivazione pare del tutto pratica ovvero riutilizzare un telaio da corsa costoso e leggero. Ecco alcune immagini della bicicletta che ha una struttura di base da corsa degli anni '20, con freni a fascetta, ruote con mozzo posteriore giroruota e cerchi in ferro stretti, portapompa, però monta componenti da viaggio degli anni '30, tra cui un manubrio predisposto per leve rovesciate. Il tubo sottosella è stato accorciato, per abbassare la seduta:
Analoga sorte, con meno raffinatezza, per una Gerbi dei primi anni '30, su cui si nota la congiunzione mozzata:
Questo sotto invece è un telaio dell'inizio del '900 con ruote 28 3/8, a cui è stato accorciato il tubo sotto-sella e piegato il tubo orizzontale, molto probabilmente per adattarlo alla statura del ciclista:
Ecco infine un grande orrore di telaio da uomo barbaramente modificato: Bianchi del 1908 con ruote 28 3/8!
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domenica 29 marzo 2015
Maino 1942 mod. SUPERLUSSO
Roberto da Pescara ci presenta il restauro conservativo della sua Maino mod. Superlusso del 1942, con numero di telaio 1215649. Molto bella nella sua tinta originale grigia di casa Maino, con telaio a congiunzioni invisibili e freni interni!
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