domenica 28 agosto 2016

1922 Robatto, Villanova d'Asti

Da chiacchiere locali, finalmente dopo due anni di mistero, giunge il tassello mancante a questa bicicletta che molto mi affascina: la provenienza! La corona ROBATTO mi conquistò all'istante, quando si palesò al momento di caricare la bicicletta sul furgone, acquistata insieme a tante altre appese ed ammassate in un garage, senza neppure essere riuscito prima a vederle tutte per bene. Nel rimettere a posto la meccanica, frustata negli anni dall'utilizzo di un motore ausiliario, poi rimosso, a suo tempo trovai la data 1922 sul movimento centrale ed il marchio Durkopp su mozzi e pedali, ma sulla corona nessuna informazione: un nome troppo lontano nel tempo, quasi svanito da un secolo all'altro. Nella calura estiva, mi capita di parlare con un amico di Valfenera d'Asti e la sua famiglia ed il mistero si scioglie facile come zucchero nel caffè: "Ah sì, ROBATTO, certo che lo conosco, per tanti anni fu ciclista a Villanova d'Asti!"
Pur continuando a preferire il caffè amaro, così come i ferri vecchi al carbonio, ora che la vedo come la bicicletta di un bisnonno locale, pedalo con ancor più grande gusto, quì sulle strade intorno alla sua terra d'origine, per la godibilità della geometria alta e corta, la solida scorrevolezza della ciclistica Durkopp, le immagini che m'invento: colline astigiane tanto percorse da più generazioni e parentele su questa Robatto, acquistata nel lontano 1922 a Villanova d'Asti in tinta di polvere, grandi ruote di carri, vacche da tiro e cavalli, in direzione Torino. A Villanova si poteva acquistare un po' di tutto tra mercato e botteghe, ad averci il denaro da spendere. Il bisnonno ci andò con la corriera e tornò a casa con la sua nuova bicicletta, cavallo d'acciaio, presa dal Robatto!


Bicicletta da corsa su strada, ad una sola velocità, con cerchi in ferro stretti, freni a fascetta Bowden, leve dei freni e manubrio alto in ferro, con manopole in cartone pressato rivestite di celluloide, pedali Durkopp a sega in ferro con oliatore a lancetta, mozzi Durkopp, parafanghi stretti a schiena d'asino con eleganti alette.







sabato 27 agosto 2016

Benotto 1957

Balloncina torinese, su raffinato telaio saldato "a basin" con congiunzioni invisibili, robusti parafanghi avvolgenti, ruote 26 1/2 con gomme Pirelli Stella Superflex 650 x 42: elegante e confortevole!


















lunedì 22 agosto 2016

Bianchi Sport 1928

Grazie a Claudio che ci presenta questa straordinaria Bianchi del 1928, dopo restauro conservativo. Bicicletta da corsa su strada, con mozzo posteriore giroruota, cerchi in ferro stretti, galletti, sella da corsa Aqvila / Bianchi, ruote a 36 raggi, pedali originali Bianchi in ferro a sega, freni a fascetta Bowden, parafanghi stretti con ponticelli chiusi.
Un'autentica Bianchi da corsa con cerchi in ferro, ma proposta nel modello Sport con manubrio da viaggio tipo R, a tiranti simmetrici per i cavi dei freni e corona da 44 denti. Gran bel reperto e ottimo lavoro!











sabato 20 agosto 2016

Maino CORSA n. 149010

Dagli anni '40, ancora da restaurare, giusto un poco pulita dalla patina del tempo e strigliata di meccanica, bicicletta Maino da corsa con cambio Campagnolo a due leve su ruota libera quadrupla Regina con denti a triangolo, cerchi in legno M. Baruzzo per tubolari montati con raggi sfinati 1.5 / 1.8 mm su mozzi Campagnolo con corpo in ferro e flange in alluminio; guarnitura doppia con pedivelle CP Italy dette "Dry Bones" tonde, forate internamente, con corone Simplex in alluminio, molto in voga tra i corridori torinesi e deragliatore anteriore Simplex aggiunti nei primi anni '50; chiavelle con dado maschio e perno del movimento centrale forati internamente; leve e freni in alluminio Balilla, manubrio con piega stretta in alluminio e pipa in ferro marchiata Maino; pedali a sega in ferro con centro intero. La bicicletta ha perso nel tempo la guarnitura originale, in occasione di aggiornamento tecnico, ma nel complesso rimane una testimonianza interessante della sua epoca, per fine lavorazione del telaio, leggerezza e pregio dei componenti, precisione meccanica e scorrevolezza.