venerdì 11 novembre 2016

CASTELLI Ballonetto ANNI '40

Grazie ad Alberto Castelli, interessante bicicletta piemontese degli anni '40:
Ballonetto Castelli, metà anni ’40, un curioso caso di omonimia, ma non di parentela, con l’artigiano che creò questa tipica alessandrina di ascendenza Amerio, ma con giunzioni invisibili, non potevo esimermi dall’inserirla in collezione, avrà un posto, narcisisticamente parlando, di assoluto rilievo visto che si chiama come me.

Passiamo a qualche breve cenno sulle caratteristiche del modello: verniciatura argento, parafanghi avvolgenti con l’anteriore aerodinamico, telaio con giunzioni invisibili, mozzi Siamt, gruppo luce Lince e rari copertoni Ursus Gomma (Vigevano) bianchi semi-ballon 26x1 1/2x1 5/8, risalenti alla fine degli anni ’50.







giovedì 10 novembre 2016

Wolsit 1933

Primi anni '30, ottima conservazione e solida freneria di gran lusso! Grazie ad Alberto, che ci presenta la sua bella Wolsit del 1933.














mercoledì 9 novembre 2016

Morando

Restiamo negli anni '30, grazie a Walter che ci presenta la sua torinese Morando:

Morando?
Ritrovata quasi completa, un anno fa in quel di Garessio, come testimonia il campanello, più recente, con il nome del rivenditore.
Balloncina uomo, dalle ossa grosse che ci riportano almeno alla seconda metà degli anni '30, confermato dalle parti bianche nichelate e non cromate. Carter chiuso con padellino piccolo e oliatore, una pompa in ferro ancora funzionante. Mozzi anonimi, ma con oliatore, guarnitura marca Cicles, testa forcella elegante e sobria, cerchi in acciaio su 36 raggi ciascuno.
Colore nero, pesantemente ritoccata o addirittura riverniciata probabilmente dal rivenditore, quel Fazio Modesto, forse quando le ha aggiunto il gruppo luce anteriore.
Il dubbio sull’identificazione del marchio però ci viene guardando le decals a coppale: sembrano più recenti, anche se le pennellate di nero le contornano e almeno per quella del canotto sterzo, in parte le si sovrappongono.
Il marchio Morando di Torino esiste dal 1939, ma non ho mai visto i modelli a bacchetta, come al solito non esistono cataloghi e nemmeno notizie sommarie. Forse prima della guerra assemblava per conto terzi, chissà… altre ipotesi di identificazione sono le benvenute.
Completano il restauro le manopole in osso, la sella Aquila ed i pedali a loro volta restaurati ed una lucciola con la gemma in vetro sfaccettato.
Test su strada bianca egregiamente superato nel maggio scorso, sul percorso Verduno – Alba e ritorno, nel corso dell’ultima ciclobacchettata.















lunedì 7 novembre 2016

Equador ANNI 30

Grazie a Pietro, ammiriamo questa rara ed interessante bicicletta italiana degli anni '30, in ottime condizioni di conservazione e completezza: marca Cycles Equador Export...
I cerchi sono in legno da 28" marchiati Principe e montati su mozzi Way-Assauto da 36 raggi con ingrassatore, fissati con galletti. Nichelata: il manubrio ha le leve lavorate in stile Maino, con manopole in due pezzi e manopolini. Il sistema frenante è a tenaglia brevettato, con ben quattro molle di richiamo al posteriore e tre all'anteriore. Telaio sportiveggiante, con forcellini posteriori tipo corsa. Particolari le viti di fissaggio del parafango posteriore, che sono dei mini-galletti. Accessoriata con bronzino, gruppo luce Zenith funzionante, lucina posteriore, lucchetto antifurto con gemma incorporata, sella a muso di cane marchio Milano, porta pompa fascettati, pedali a quattro gommini e gemma a melograno, copertoni Clement da 28*1 5/8*1 3/8.
Ed ora, grazie ad informazione raccolte da Pietro con il supporto di un amico, sveliamo l'arcano: Equador è una sottomarca Doniselli, probabilmente un marchio destinato all'esportazione; anche Principe per i cerchi, Milano per la sella, Zenith per il gruppo luce, Titan per ruota libera e catena sono marchi registrati da Doniselli!
Gran bel reperto corredato da preziose informazioni: complimenti Pietro!