venerdì 2 febbraio 2018

Colnago New-Mexico 1983

Cambiamo decisamente epoca, ma con un bel pezzo di storia ciclistica italiana, grazie ad Antonio che ci presenta questa sua Colnago New-Mexico montata con il gruppo Campagnolo Super Record del Cinquantenario.
Il gruppo del cinquantenario venne prodotto nel 1983 per il cinquantesimo anniversario della fondazione dell'azienda, avviata nel 1933 a Vicenza dal corridore Tullio Campagnolo; prodotto in numero limitato, era una variante del gruppo Super Record, top di gamma in prestazioni e leggerezza per le biciclette da corsa professionali dell'epoca, con alcune parti placcate in oro e l'incisione della firma di Tullio Campagnolo sui componenti.

mercoledì 31 gennaio 2018

italiane Durkopp degli anni '20

Lavori e indagini in corso sulla produzione ciclistica Durkopp dell'inizio del '900, intorno a questa bicicletta da corsa italiana del 1923 rugginosa, ma di gustose qualità tecniche! 
Numerose sono le testimonianze di biciclette Durkopp ritrovate in Italia oltreché di cataloghi ed immagini d'epoca relativi al marchio tedesco Durkopp dalla fine dell'800 ai primi decenni del '900, memoria di biciclette largamente importate e diffuse in Italia, che per linea e tecnica sembrano espressamente progettate per il mercato italiano. Esiste anche un'altra importante presenza Durkopp nella storia italiana del velocipede ovvero un largo utilizzo di componentistica Durkopp su biciclette "artigianali", intese come piccole e medie produzioni locali a lato delle grandi fabbriche nazionali; per questo motivo è abbastanza frequente ritrovare biciclette tra l'inizio del '900 e gli anni '20, con telai e geometrie tipicamente di fattura italiana, ma realizzate con meccanica Durkopp di grande qualità e soluzioni tecniche peculiari, come mozzi a chiocciole registrabili, movimenti centrali a perno quadro, scatole maggiorate per movimento centrale, alcune con serraggi a chiavelle per le calotte.
Colpo di fulmine, quella mattina nebbiosa! Ritrovata in condizioni da gran rudere, dopo una prima decisa pettinata alla meccanica, questa bicicletta mostra un telaio da corsa italiano del 1923 dalla linea moderna, con triangolo posteriore "corto" e trapezio "quadrato" 57 x 57, ruote classiche 700 C con copertoni da 32 mm molto vicini a telaio e forcella, alta e compatta.
Le rare tracce di tinte originali aprono un'immagine luminosissima dell'epoca, di una bicicletta da corsa bianca, con mezzalune verde e rossa sul tubo di sterzo!
La ruota posteriore è decisamente più vicina a diapason e tubo sotto-sella del telaio, rispetto ad una coeva bicicletta da viaggio.
Testa di forcella a congiunzioni invisibili, serie sterzo originale tipo Peugeot, freni a fascetta di marca Ferma Extra Lusso, con leve freno da corsa in ferro degli anni '20 "a cucchiaio", cerchi in ferro stretti, strappachiodi.
Il movimento centrale porta calotte da 40 mm Diamant e la sinistra è chiusa sia dalla piccola chiavella posta sotto la scatola del movimento centrale, sia dalla ghiera di fissaggio della calotta; pedivelle lunghe da 175 mm marchiate Durkopp in stampatello. La bicicletta portava all'origine un movimento centrale Durkopp a perno quadro, marchiato 1923, che in attesa dei ricambi necessari, ho sotituito con un movimento centrale tedesco Diamant a chiavelle, miracolosamente perfetto di misure. La corona è quella originale a 44 denti, avvitata su pedivelle Durkopp da corsa dello stesso anno, per bloccaggio a chiavelle; tutti i ricambi utilizzati sono stati ritrovati in Italia, mentre sul mercato tedesco non vedo o non trovo quasi mai ricambi come questi.
 
Mozzo giroruota Durkopp da corsa, ancora preciso, solido e scorrevolissimo, con galletti originali, ruota libera con oliatore a lancetta e pignone fisso.
Quest'altra è invece una notevole Durkopp da corsa del caro amico Beppe, dello stesso periodo 1920-23.
Anche questa bicicletta dei primi anni '20 presenta telaio e forcella tipicamente italiani, con linee differenti rispetto alla precedente, ma componentistica Durkopp: il carro posteriore è più lungo, i foderi della forcella più curvi, il nodo-sella è tipo Bianchi.
Incantevole reperto di cascina, rimasta per anni a riposare tra nebbia e polvere, questa bellissima bicicletta conserva tutto l'allestimento originale, di manubrio, leve dei freni, sella, pedali ed eleganti parafanghi con alette!
 Pedali originali Durkopp con oliatore a lancetta
Come già ritrovato su altre biciclette da corsa italiane degli anni '20, manubrio che fu con pipa nichelata e piega in tinta verde come il telaio.
Rispetto alla bicicletta precedente, questa presenta calotte di diametro standard e la sinistra senza ghiera, con la chiavella posta frontalmente sulla scatola del movimento centrale.
Senza allontanarsi dal periodo e dal marchio Durkopp, l'occasione è gradita per tirar fuori anche questa astigiana Robatto da Villanova d'Asti del 1922, con telaio a diapason stretto dietro la sella e serie sterzo tipo Bianchi, ma movimento centrale, pedali e mozzi Durkopp! Da notare che la corona con classico disegno Durkopp è quì arricchita dal nome del produttore.
 
http://paramanubrio.blogspot.it/2016/08/1922-robatto-villanova-dasti.html
 
Per vedere l'articolo correlato, CLICCA QUI

lunedì 22 gennaio 2018

Bianchi mod. Ferrea 1933

Grazie ad Angiolino, che ci presenta questo raro modello "Ferrea" di bicicletta calssica da viaggio Bianchi del 1933, prodotta soltanto in quell'anno, con caratteristiche tradizionali degli anni '20, come il copricatena chiuso, che su questo modello si presenta però in tre prezzi con codino, archetti dei freni piatti e senza pistoncini di ritorno, come sul modello Roller dei primi anni '20, parti bianche nichelate, ruote grandi 700 A, parafanghi a schiena d'asino.
Questa bicicletta fa parte della linea economica Bianchi di quell'anno, ma si distingue comunque da molte altre per qualità costruttiva ed eleganza.
Telaio, parafanghi e copricatena sono stati restaurati, mentre le parti nichelate sono conservate.
Il fregio tondo Bianchi Milano sul manubrio è smaltato di verde, su questo modello.
 Gruppo luce Radsonne
 
Da notare, sui pattini dei freni, il lamierino rettangolare piegato a "C" che abbraccia l'archetto ed il pattino, impedendogli di oscillare in frenata:

mercoledì 17 gennaio 2018

Bianchi IMPERO 1941

A distanza di poco meno che un decennio dalla Bianchi R del 1932, ancora Bianchi con freni a bacchette interne, grazie ad Angiolino, con questa bicicletta modello "Impero" del 1941! Modello di punta tra le biciclette da viaggio Bianchi, denominata "Impero" sui cataloghi degli anni 1940, '41 e '42, questa bicicletta ha caratteristiche costruttive, soluzioni tecniche e componenti ai massimi livelli della sua epoca, nella tradizione delle sorelle maggiori a due freni interni, a partire dal 1924 con la "R Super Bianchi", che negli anni cambierà nome in "R Super", poi "R", poi "Super" e, dopo la guerra "Super Extra", figlie del più antico modello "R", con il solo freno anteriore interno. Appello ai "bianchisti": correzioni, modifiche, integrazioni e approfondimenti sulla biografia della "R" Bianchi saranno ben gradite!
Telaio e forcella a congiunzioni invisibili, oliatore a lancetta per la serie sterzo, parafanghi carenati.
Componenti marchiati Bianchi nel riquadro:
Mozzi in ferro con flange in alluminio e oliatore a fascetta:
Pedali Bianchi a centro intero più vecchi, ma di tal pregio, da sposarsi bene con questa costosa bicicletta, lussuosa ed imperiosa!
Archetti dei freni in alluminio, con pattini specifici.
Gruppo luce Radius B