A volte, per trovare ciò che si cerca, sia che si parli di oggetti d’epoca che di pezzi di modernariato di una certa importanza, non basta rivolgersi al proprio rigattiere di fiducia. E ne è consapevole egli stesso. Può accadere allora, come è successo a me, di venire indirizzati proprio da lui da uno di quegli antiquari specializzati nell’acquisto in blocco di arredi e oggetti vari provenienti da vecchie residenze di prestigio. Se poi capita, come è accaduto a me, di riuscire a scoprire tra la grande quantità di oggetti disparati facenti parte di uno di questi acquisti in blocco qualcosa di decisamente insolito, significa che il detto che nella vita non ci si finisce mai di stupire ha il suo perché. A maggior ragione perché sto parlando di qualcosa a cui l’antiquario in questione al momento non diede alcuna importanza, lasciando che fossi io a riconoscere in esso, dopo averlo intravisto del tutto casualmente in mezzo al resto, nientemeno che un curioso prototipo di bicicletta. Non pubblico comunque immagini di esso né specifico il luogo in cui è stato ritrovato. Desidero infatti che la cosa rimanga top secret, perché tra le scoperte fatte in quell’occasione vi sono altre biciclette e diversi accessori d’epoca che mai e poi mai vorrei finissero in mano altrui. Belzebù
mercoledì 11 agosto 2010
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6 commenti:
O_O
Fantastica!veramente stupenda!!!
E' come aver trovato l'isola del tesoro! Dopo il tempo e la passione di cui caro Marco ci metti a parte e di cui tutti noi appassionati ti ringraziamo, la scoperta di questo prototipo con tanto di certificato d'originalità è appagante sotto tutti i punti di vista.
imbarazzantemente avveniristica...
PS: non capisco bene la struttura del carro posteriore, mi incuriosisce il raccordo col tubo verticale visibile nell'ultima foto, qualcuno me la potrebbe spiegare per favore?
porca miseria che bella!
porca miseria che bella!
porca miseria che bella!
Bellissima, bravo Marco!
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