venerdì 1 luglio 2011

BIANCHI Varazze 1941

continuiamo la presentazione di biciclette per signora, con questa rara Bianchi mod. Varazze di michele da Ferrara! appena giunta da un mercatino nel bolognese. affascinante nelle linee e nei colori. le ruote non sono originali e quindi mancano i mozzi, per cui s'apre la ricerca. alcuni dicono che montasse mozzi SIAMT Sport con ingrassatore a fascetta, altri che portasse mozzi tipo R Bianchi e altri ancora gli F.B. e poi il cambio Simplex oppure no? taluni dicono che il cambio fosse montato di serie dopo la guerra e che prima fosse un accessorio su richiesta. per alleggerire, dettagli in alluminio: parafanghi, carter, morsetti di fermo del manubrio e del reggisella, dadi di chiusura e coni a fiaschetta esterni dei pedali. anche le pedivelle sono alleggerite, scavate all'interno. bellissima bicicletta d'epoca, vento d'estate!





7 commenti:

goretex972 ha detto...

Bellissimo conservato!
bellissimi i parafanghi...quel fregio....DA PAURA!!

Stefano 89 ha detto...

Eccezionalmente conservata...!

Scusa la contraddizione, ma da quanto ne so parafanghi e carter prima della guerra erano in acciaio... come d'altra parte dimostra la costa del carter cromata e l'annerimento del ferro nudo sui parafanghi...!

L'esemplare infatti è sicuramente preguerra (nel dopoguerra le fiamme diventano verdi), e montava mozzi R Bianchi in acciaio (di facile reperibilità) con scritta come quella delle pedivelle (che mi sembrano senza riquadro intorno a "Bianchi").
Solo nel dopoguerra (o forse anche prima, non è certo) compaiono su Varazza e Lido i Siamt flange alluminio, ma conviene montare quelli in acciaio per questioni di reperibilità!
Cerchi in acciaio a profilo R.

Il cambio (come si vede scritto a matita sulla copertina di un catalogo 1941 (https://picasaweb.google.com/Paramanubrio.Forum/Catalogo_Bianchi_1941#) era disponibile come accessorio ma non montato di serie!

Spero di essere stato utile, sempre disposto a chiarimenti e discussione

Stefano

gianluca 96 ha detto...

bellissimo conservato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
secondo me montava le ruote con i freni a tamburo.se ne trovano poche di varazze pre-guerra

Stefano 89 ha detto...

Non credo Gianluca... la freni a tamburo ha le predisposizioni saldate sul telaio, inoltre i freni di questa sono coevi e coerenti con la bicicletta! :-)
Le freni a tamburo in giro (originali) si contano sulle dita di una mano...!

Anonimo ha detto...

A mio modesto parere la più elegante e chiccosa bici da donna mai prodotta. Ne ho avuta solo una conservata e completa, era del 1948 e montava tutti i particolari in alluminio di cui sopra (compresi cerchi marcati Edoardo Bianchi Milano) e cambio Simplex CdM. Non a caso l'ha comprata una gentildonna del New
England - le bici alla fine si accoppiano sempre come si conviene.
Mayno, ti mando un paio di foto giusto per curiosità.

paracorto

Stefano 89 ha detto...

Giustamente, essendo dopoguerra monta molti particolari in alluminio (parafangui, freni, cerchi, flange dei mozzi...)
Diciamo che è stata resa leggera (e quindi veramente sportiva) solo dopo la guerra!!

Anonimo ha detto...

Certo che volerla vendere a 650 euro.. mi sembra un po' troppo!