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venerdì 8 giugno 2018

Beltramo ASSO 1956/8

La finezza di un telaio torinese Beltramo è sempre irresistibile, per la precisione delle saldature "a basin" senza congiunzioni e la lunga esperienza dello stimatissimo telarista, per cui ogni bicicletta Beltramo è un capolavoro di alta "sartoria" del ferro!
Bicicletta da corsa Beltramo serie Asso degli anni '50, con oliatore al movimento centrale ed al tubo di sterzo, montata con gruppo Campagnolo Gran Sport, freni e leve Universal brev. 453949, manubrio Ambrosio Champion con pipa in acciaio e piega in alluminio, guarnitura Magistroni con corone in alluminio, movimento centrale Magistroni Zenith / Beltramo, cerchi in alluminio per tubolare Ambrosio con pista frenante zigrinata, ruote montate con raggi "sfinati", pedali in acciaio Sheffield a centro intero con gabbia in alluminio, catena e ruota libera Regina, reggisella in alluminio con morsetto integrato, sella in cuoio Invincibile prod. Italia






lunedì 20 novembre 2017

Umberto Dei 1924 mod. BORDINO

Grazie a Filippo da Parma, che ci presenta la sua rara e pregiata bicicletta Umberto Dei Milano "Modello C Bordino" del 1924, dopo un accurato restauro eseguito negli anni con pazienza, molto impegno, grande passione e competenza, nel recupero e salvataggio di questo grande pezzo di storia velocipedistica italiana che, al momento del ritrovamento, era in discarica già prossimo al baratro della rottamazione!

Il modello Bordino è una bicicletta straordinaria, dove l'eccellenza produttiva Dei presenta una bicicletta sportiva su telaio da corsa, leggerissima con con cerchi in legno e gomme tubolari. 

 Dal catalogo del 1922, con freni a leve rovesciate:
 
Da catalogo di metà anni '20, con manubrio tipo R a leve rigide interne e freni a fascetta Bowden comandati a cavo; da notare, su entrambe le immagini da catalogo degli anni '20, i parafanghi stretti e leggeri, il copricatena ed i pedali a sega in ferro:
Da catalogo degli anni '30, si nota l'evoluzione del modello, con copricatena tubolare chiuso, oliatore alla catena sul tubo sotto-sella, tipico di molti telai da corsa di metà/fine anni '20 e anni '30, freni sportivi a mensola, pedali a cubetti:
 
Andiamo ora ad ammirare la bicicletta di Filippo!
Considerate le pessime condizioni di partenza, sono state necessarie la verniciatura di telaio, copricatena, parafanghi e la nichelatura dei componenti, ad esclusione di mozzi, pedali e struttura dela sella, che sono conservati. Il risultato del lavoro è elegante ed impeccabile!
 Pedali in ferro originali, con oliatore a lancetta

Manubrio elegantissimo!

Freni a fascetta Bowden Touriste con pattini in sughero, per cerchi in legno Vianzone, montati con raggi sfinati da 1.8 mm alle estremità e 1.6 mm al centro
Da notare le aste dei parafanghi vincolate al telaio e la chiusura delle ruote con galletti, dettagli tipici delle biciclette da corsa
Sella in cuoio originale Brooks, manopole in corno







Telaio n. 29747, altezza tubo-sella c/c cm 55.5, tubo orizzontale cm 57, calotte movimento centrale punzonate 24 con diametro mm 40 e sfere mm 7.83, perno centrale marcato 23, cerchi in legno Vianzone sezione mm 32, pneumatici Michelin 28" 1 5/8 x 1/4, corona 44 denti, ruota libera e catena Regina
Ultimo dettaglio, come dessert, mozzo posteriore Umberto Dei Milano da corsa "GIRORUOTA"!

 


martedì 20 dicembre 2016

Taurea 1949

Dalla raffinata officina Taurea di Via Orfane 2 a Torino, bicicletta da corsa professionale del 1949, per cambio Campagnolo a due leve, aggiornata in seguito con cambio Simplex Tour de France, restando comunque sulle 4 velocità. Dell'allestimento orginale rimane traccia nei forcellini posteriori dentati e su una leva lunga Campagnolo sportiva montata sulla sinistra, a mo' di sgancio rapido. Manubrio con pipa in ferro marchiata Taurea e piega in alluminio, freni e leve Balilla, pedali in ferro a centro intero e pedivelle marchiati Taurea, sella Brooks originale, mozzi Campagnolo, cerchi Limone per tubolare in alluminio rigati, montati con raggi sfinati 1,8 - 2 mm. Oltre all'eccellenza della componentistica, se pur molto vissuto, torna a risplendere il telaio finemente lavorato dall'artigiano Pelà. Grazie a Pier, che mi ha affidato il restauro di questa pregiata bicicletta da corsa, che fu di suo padre.















domenica 19 giugno 2016

G E R B I


Domenica di ruggine, là dove un tempo ci fu della gran modernità, specialmente per leggerezza delle tubazioni e cerchi in alluminio, su colore che forse fu brillante rosso diavolo: dalla seconda metà degli anni '30, bicicletta da corsa Gerbi (Asti) con cambio Vittoria, mozzo posteriore "giroruota", freni a mensola, cerchi R stretti Ambrosio in alluminio con raggi sfinati 1.5-1.8 mm, anche detti sgrossati, pipa manubrio in ferro e piega in alluminio, pedali in ferro a centro intero. La catena Way Assauto è fresca, ma dell'epoca, di buon auspicio per il ritorno su strada!
Mozzi originali marchiati G E R B I con galletti originali




Montando due ruote libere triple sul mozzo "giroruota", si poteva arrivare ad avere fino a 6 rapporti, se pur non di agevole cambiata!