Grazie a Silvano, che mi ha affidato la bicicletta di suo nonno per rimetterla di nuovo in strada, in memoria di tanti anni di scorrevolissimo servizio.
Antica e affascinante bicicletta che, a partire da una Bianchi del 1911 o 1912 modello D2 Bis, si porta appresso molte storie e ci racconta di un primo ri-allestimento intorno al 1930, con sostituzione della freneria e di un secondo rimessaggio intorno al 1946/7, verso il quarantesimo anno di età del velocipede, quando venne acquistata dal nonno di Silvano.
Per preservare l'immagine della bicicletta del nonno, così com'è viva nei ricordi, si è scelto di rimetterla in ordine senza riportarla all'originalità del 1912, bensì conservandone l'aspetto e l'allestimento di quando la bicicletta si presentò alla terza fase della sua gran carriera ciclistica, nel dopoguerra alla fine degli anni quaranta.
Del modello originario, la bicicletta ha mantenuto telaio, forcella, guarnitura, pedali, reggisella ad espander, supporti per la freneria a leve rovesciate saldati al telaio e altri dettagli, ma sopratutto le inconfondibili e fiere geometrie del suo tempo!
Il numero di telaio originale è stato ri-punzonato, con l'aggiunta di una B, presumibilmente nel 1946/7.
Movimento centrale ammodernato sul finire degli anni venti, così come i freni a fascetta e una calotta dello sterzo.
Forcella originale punzonata 11.Calotte di sterzo marchiate rispettivamente 2 (1912) e 30.
La bicicletta monta ruote grandi 700 A, il mozzo posteriore è originale a 40 fori, ma montato su un cerchio a 36 fori.
Parafanghi risalenti agli anni quaranta.
Un "biancone" tenace e fedele, che ha passato due guerre e ancora rotola e resiste oltre i cent'anni di età!Si torna a casa: